CANOTTIERI NAPOLI-SAVONA 7-7 (2-1, 1-2, 2-1, 2-3)
Canottieri Napoli: Vassallo, Del Basso 2, A. Zizza, Tartaro, Marek Tkac, Anello, Confuorto, Campopiano 1, M. Vukicevic 2, Tanaskovic 1, Borrelli 1, Esposito, Altomare. All. P. Zizza
Savona: Soro, A. Patchaliev, Caldieri, Vuskovic 1, L. Bianco, Corio, Boggiano, K. Milakovic 3 (1 rig.), Ricci 1, G. Novara, E. Novara 1, J. Colombo 1, Missiroli. All. Angelini
Arbitri: Ercoli e Severo
Note: spettatori 100 circa. Nel quarto tempo espulso per 3 falli L. Bianco (Savona). Nel terzo espulso Esposito (Napoli) per proteste. Superiorità: Canottieri 4/10, Savona 3/8. Rigori: Savona 1/1
L’arbitro Schiavo con l’auricolare all’orecchio durante Pro Recco-Iren Quinto
La 13a giornata di A1 maschile si apre con una novità: per la prima volta gli arbitri del massimo campionato hanno diretto indossando degli auricolari per comunicare tra loro, un’innovazione già testata durante la scorsa Final Six di Coppa Italia femminile. Quanto ai risultati, a Casoria finisce pari tra Canottieri Napoli e Savona, un 7-7 che fa di sicuro più felici i liguri, capaci di evitare la 6a sconfitta consecutiva a un solo secondo dal gong grazie ad una rete di rabbia e potenza di Kristijan Milakovic. La squadra di Paolo Zizza ritaglia per sé il ruolo della lepre sin dal primo quarto, ma la fuga tarda ad arrivare. Dopo la doppietta iniziale di Milos Vukicevic, infatti, il Savona si riorganizza, trovando il pareggio alla fine del secondo quarto con Colombo, autore del 3-3. Nel terzo parziale i napoletani tornano due volte avanti, ma vengono sempre raggiunti dal team di Angelini, che ribatte colpo su colpo mantenendo la gara su ritmi molto alti. Nell’ultimo quarto è Del Basso a portare per due volte in vantaggio la Canottieri: Milakovic replica su rigore al 6-5 e dopo il 7-6 segnato ancora dall’attaccante salernitano con un potente destro su uomo in più la Canottieri non sfrutta l’uomo in più che avrebbe potuto chiudere la gara, non riuscendo neanche ad andare al tiro. Si va dall’altra parte della vasca: espulsione anche in favore del Savona, che non gestisce bene il pallone ma a un secondo dallo scadere trova il coraggio e la potenza di Milakovic, che mette la sfera alle spalle di Vassallo per il 7-7 conclusivo. Il Savona evita così di essere staccato in classifica dalla Canottieri (i napoletani hanno 2 punti in più), ma ai ragazzi di Zizza il pareggio serve solo a a tirarsi momentaneamente fuori dalla zona playout, in attesa dei risultati di Roma Nuoto e Trieste.
Catania: Risticevic, Lucas 1, F. Jankovic 1, Buzdovacic, Catania, Eu. Russo 1, G. Torrisi 2, Scebba, Kacar, Privitera 3 (1 rig.), D. Presciutti 3, Cuccovillo 4, Castorina. All. Dato
Bogliasco Bene: Di Donna, Ferrero, A. Di Somma 1, Fracas, G. Guidi, Ravina 3, Gambacorta, Monari 1, Guidaldi, M. Guidi 1, Puccio 1, Lanzoni 2 (1 rig.), Prian. All. Magalotti
Arbitri: Scollo e Paoletti
Note: spettatori 400 circa. In porta per Bogliasco Prian da 3.05 del terzo tempo. In porta per Nuoto Catania Castorina a 5.49 del quarto tempo. Ammonita la panchina del Bogliasco nel secondo parziale, ammonita panchina del Catania nel quarto tempo.
Il Catania si prende una delle gare più importanti della giornata battendo alla Scuderi il Bogliasco Bene e lasciando nei guai la squadra di Magalotti. I liguri, già ultimi, scivolano a 6 punti di distanza dagli etnei, che restano comunque la squadra più vicina in classifica: agganciare il treno dei playout diventa ora il vero obiettivo di Alessandro Di Somma e compagni, che oggi hanno messo in acqua una difesa davvero troppo molle per un impegno di tale importanza, agevolando il compito degli etnei. Il Catania, dal canto suo, s’è mostrato spietato e con una gran mira dalla distanza, specie con Privitera e Cuccovillo (nella foto). I liguri sembrano accusare il peso della partita nel primo quarto, lasciato completamente agli avversari. Il Catania difende aggressivo, protetto da un ottimo Risticevic, e colpisce puntuale in avanti, ma il Bogliasco ha la colpa di divorarsi un paio di facili occasioni sul 2-0, anche su uomo in più. Errori pesanti, perché Cuccovillo fa 3-0 con una bella azione personale pochi secondi prima del primo intervallo. Il Bogliasco non c’è e in avvio di secondo parziale finisce sotto di 5 gol per un rigore concesso per interferenza di Fracas e trasformato da Privitera e poi per un uomo in più trasformato con la solita personalità da Giorgio Torrisi. Dopo poco Mario Guidi sblocca il Bogliasco in attacco, ma la squadra di Magalotti continua a concedere troppo in difesa e per il Catania è facile svoltare al 16’ con un largo vantaggio (7-3) e in avvio di terzo vola addirittura sul +6 con un pregevole movimento di Lucas ai due metri (l’olandese si libera di Mario Guidi e mette la palla sopra la testa di Di Donna) e con un siluro di Daniel Presciutti, autore del 9-3. Nei minuti restanti il Bogliasco continua a collezionare errori in difesa e così il Catania dilaga fino al 15-6 prima di chiudere l’incontro sul 15-9.
Lazio: Correggia, Ferrante 1, Colosimo, Biancolilla, Vitale, Antonucci, D. Giorgi, Cannella 1, Leporale 2, Narciso 1, Maddaluno 2, Marini, Garofalo. All. Sebastianutti
Brescia: Del Lungo, Guerrato, C. Presciutti 3, Gallo 1, Rizzo 2, Muslim 3, Nora 2, N. Presciutti 1, Bertoli 1, M. Janovic 2, Vukcevic 2, Morretti. All. Bovo
Arbitri: D. Bianco e Guarracino
Note: Spettatori 400 circa. Sup. num: Lazio 2/7, Brescia 7/8
Seppur senza Figlioli, tenuto a riposo da Bovo, il Brescia sbanca il Foro Italico e tiene il passo della Pro Recco, vittoriosa contro il Quinto. Faticano un po’ in avvio i leoni contro una Lazio che in attacco si muove tanto, riuscendo a segnare 3 gol nei primi 6 minuti. Vukcevic firma il 5-3 a fine primo quarto, poi nel secondo Del Lungo abbassa la saracinesca e il Brescia prende il largo con i gol di Mladjan Janovic e Muslim per il 7-3. Dopo la successiva rete di Leporale, il Brescia piazza il parziale che chiude l’incontro, un 4-0 a cavallo dell’intervallo lungo con le firme di Nora, Nicholas Presciutti, Gallo (spettacolare la sua conclusione dalla distanza) e Bertoli. Il +7 trasforma l’incontro in poco più di un allenamento per i leoni, che chiudono la gara sul 17-7. Ma il k.o. fa poco male alla Lazio, che resta all’8° posto evitando comunque l’aggancio da parte della Canottieri.
Pro Recco: Bijac, F. Di Fulvio 1, Mandic, Bukic, Molina 1, Velotto 2, Aicardi 5, Echenique 2, Renzuto 1, Bodegas, A. Ivovic 2, N. Gitto, Massaro. All. Rudic
Iren Quinto: Pellegrini, Paunovic, N. Vavic, Mugnaini, F. Brambilla 1, Lindhout 2, Gavazzi, Bielik 1, Boero, Bittarello, M. Gitto 1, Amelio, Pellerano. All. Luccianti
Arbitri: Pinato e Schiavo
Note: In porta nel quarto tempo Massaro (P) e Pellerano (Q). Nessuno uscito per limite di falli. Superiorità numeriche: Recco 5/7, Quinto 1/3.
La vittoria sull’Iren Quinto vale il titolo di campione d’inverno per la Pro Recco, che chiude il girone d’andata con gli stessi punti del Brescia, ma con il vantaggio dato dalla vittoria nello scontro diretto. La partita di Sori dura pochissimo, perché i campioni in carica partono con le marce alte e sull’1-1 piazzano un parziale di 10-0 con Aicardi ed Echenique in bella evidenza in zona gol. Il Quinto torna a segnare con Matteo Gitto all’ultimo secondo del terzo quarto (11-2). Finisce 14-5: biancorossi sorpassati dal Posillipo (come la Florentia) e avvicinati dall’Ortigia, ora distante solo un punto.
Roma Nuoto: De Michelis, Ciotti, F. Faraglia, De Santis, J. Camilleri 1, Spione, S. Camilleri, Paskovic 1, M. Lapenna 1, De Robertis, Africano, Innocenzi, D’Ascoli. All. R. Gatto
Posillipo: Negri, Kopeliadis 1, M. Di Martire 2, Silvestri, Picca, G. Di Martire, Marziali, Rossi 1, Papakos, Scalzone, Manzi 2, Saccoia, Sudomlyak. All. Brancaccio
Arbitri: L. Bianco e Brasiliano
Note: spettatori 400 circa. Rossi (P) espulso per tre falli nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Roma 1/9, Posillipo 2/6. Usciti per limite di falli Paskovic e Africano (R) nel quarto tempo.
È un grande Posillipo quello che si presenta al Foro Italico, imponendo il proprio ritmo alla Roma Nuoto e prendendosi tre punti che valgono il controsorpasso alla coppia formata da Florentia e Quinto, con i napoletani di Brancaccio di nuovo al 4° posto dietro le tre big del campionato. L’avvio dei rossoverdi è quasi perfetta, il Posillipo scappa sul 4-0 nei primi 12 minuti trascinato da Manzi, autore di una doppietta. La formazione di Gatto non riesce a incidere, fa una fatica enorme a trovare il primo gol con Jordan Camilleri ma subito dopo becca il 5-1 di Kopeliadis a 2’’ dalla sirena di metà gara. Una mazzata per la Roma Nuoto, che torna a disunirsi e in avanti non riesce a pungere la difesa napoletana, retta al solito da un Negri in gran spolvero. Il team di Brancaccio allunga fino al 6-1 in avvio di ultimo quarto, poi il Posillipo bada più che altro a non prenderle e la Roma Nuoto riesce ad accorciare le distanze con Michele Lapenna e l’ex Paskovic: il montenegrino, però, firma il 6-3 solo a 1’ dalla fine. Troppo tardi: vince il Posillipo, la Roma Nuoto incassa la 5asconfitta consecutiva e resta in zona playout.
Trieste: Oliva, Podgornik 1, Petronio, Ferreccio, A. Giorgi, Panerai 4, Gogov 3, Turkovic, Vico 1, Mezzarobba 3, Spadoni, Rocchi 1, Persegatti. All. Bettini
Ortigia: Caruso, Cassia, Abela, Jelaca 2, Di Luciano 1, Farmer 1, Giacoppo 2, Español 4, Rotondo, Giribaldi, Susak 1, Napolitano 3, Pellegrino. All. Piccardo
Arbitri: Piano e Collantoni
Note: spettatori: 800 circa. Espulso l’allenatore dell’Ortigia Piccardo nel terzo tempo. Uscito per limite di falli: Rotondo (Ortigia) nel terzo tempo. Superiorità numeriche: Trieste 2/8 + 2 rigori, Ortigia 4/8 + 2 rigori.
Fantastica partita alla Bianchi, dove l’Ortigia trova a 31’’ dalla sirena una vittoria pesantissima, che le permette di accorciare sulla zona Final Six, ora distante solo un punto: è Español l’uomo partita per la squadra di Piccardo. I siciliani partono alla grande: Caruso para tutto e 4-0 di parziale con doppietta di Napolitano, che i giuliani non riescono a limitare ai 2 metri. Trieste si sveglia tardi, ma quando lo fa riapre la partita. Merito di Panerai, che si inventa trascinatore segnando anche un gran gol con doppio dribbling su Español. Sua anche la rete del -2 (7-5) con cui si arriva all’intervallo lungo, poi è il talento di casa Mezzarobba a inventare una straordinaria palomba a effetto per il -1 di Trieste. Napolitano replica guadagnando il rigore che Español trasforma nell’8-6, ma la gara resta viva e anche grazie alle parate di Oliva Trieste riesce a completare la sua rimonta: l’8-8, in controfuga, è di Gogov. La squadra di Bettini ci crede e nell’ultimo quarto per tre volte annulla il vantaggio dell’Ortigia. Sull’11-11 arriva il sorpasso, firmato dai due migliori in acqua per i giuliani: Mezzarobba rifinisce su uomo in più, Panerai infila Caruso per il primo vantaggio della squadra di casa. Giacoppo pareggia, poi ancora Mezzarobba trova la rete del nuovo vantaggio triestino. Il finale, però, è tutto di Español, che prima firma il pareggio e poi, a 31’’ dalla fine, approfitta di un errore di inesperienza di Mezzarobba, che gli concede troppo spazio per raddoppiare sul centro: lo spagnolo ringrazia e fredda Oliva, consegnando i tre punti all’Ortigia. Trieste perde una grande occasione per abbandonare la zona playout.
BANCO BPM SPORT MANAGEMENT-FLORENTIA 11-7 (3-1, 5-3, 2-2, 1-1)
Bpm Sport Management: Nicosia, Dolce 1, Damonte 2, Fondelli, E. Di Somma, Drasovic 3, Bruni, C. Mirarchi 1, S. Luongo 2, Casasola 1, Valentino 1, Lazovic. All. Baldineti
Florentia: Cicali, Generini, Eskert, Coppoli 3, F. Turchini, Bini, Chemeri, Dani, Razzi 1, Tomasic, Astarita 1, A. Di Fulvio 2, Maurizi. All. Tofani
Arbitri: Lo Dico e Fraeunfelder
Note: Spettatori 200 circa. Razzi ha fallito un rigore (palo) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Sport Management 2/3, Florentia 0/5. Nessuno uscito per limite di falli.
La Bpm Sport Management continua la sua marcia e piega una Florentia che a tratti è riuscita a creare difficoltà ai mastini. La squadra di Baldineti pare poter far sua la partita già nel primo quarto, chiuso sul 3-1, ma nel secondo subiscono il ritorno dei toscani, in gol con gli ex Coppoli e Andrea Di Fulvio. Baldineti chiede di più e i suoi piazzano un break di 4-0 aperto e chiuso da capitan Stefano Luongo. La Florentia paga anche gli errori su uomo in più (0/5 al termine della gara) e nel terzo parziale precipita sotto 10-4, prima di riequilibrare l’incontro e chiudere sconfitta 11-7.