martedì 22 gennaio 2019

Champions League – Anticipo della 7a giornata – Gruppo A



FERENCVAROS-BRESCIA 8-8  
(3-2, 2-2, 1-2, 2-2)  

Ferencvaros: S. Vogel, Sedlmayer, Kallay 1, Pohl 1, Vamos 3, Mezei, Nemet, Jaksic, Younger 2, De. Varga, Gor-Nagy, S. Mitrovic 1, Gardonyi. All. Z. Varga

Brescia: Del Lungo, Guerrato, C. Presciutti 2, Figlioli 3 (1 rig.), Gallo, Rizzo, Muslim, Nora, N. Presciutti 2, Bertoli, M. Janovic, Vukcevic 1, Morretti. All. Bovo 

Arbitri: Putnikovic (Srb) e Buch (Esp)

Note: sup. num. Ferencvaros 6/12, Brescia 3/8. Rigori: Brescia 1/1

sabato 19 gennaio 2019

Itlia: A1 maschile – Risultati e commenti della 14a giornata



LAZIO-ORTIGIA 9-8 (2-1, 2-2, 3-3, 2-2) 
Lazio: Correggia, Ferrante, Colosimo 1, Sebastiani 1, Vitale, Antonucci, D. Giorgi 1, Cannella 2, Leporale 2, Narciso, Maddaluno 2, Marini, Garofalo. All. Sebastianutti
Ortigia: Caruso, Cassia, Abela, Jelaca 1, Di Luciano 2, Farmer, Giacoppo 1, Español, Rotondo, Giribaldi, Susak 1, Napolitano 3, Pellegrino. All. Piccardo
Arbitri: Savarese e Rovida
Note: Superiorità numeriche: Lazio 6/9, Ortigia 5/15 + un rigore fallito (parato da Correggia). Usciti per limite di falli Antonucci (L) nel terzo tempo, Giorgi (L), Vitale (L) e Cannella (L) nel quarto tempo. Spettatori 300 circa.
Una Lazio più concreta in zona gol ha la meglio sull’Ortigia nel primo match della 14a giornata di A1. I biancocelesti conducono sin dal primo quarto, mostrando una buona mira su uomo in più, a differenza dei siciliani, che conquistano molte espulsioni ma poi non concretizzano. In avvio di terzo quarto Leporale porta i biancocelesti sul +2 (5-3), poi dopo il 5-4 di Napolitano sono Maddaluno (nella foto) e Sebastiani a proiettare la Lazio sul 7-4. Grande la reazione dell’Ortigia, che rimonta fino al 7-7 di Susak in superiorità numerica a 4-37’’ dalla fine. Ma i biancocelesti, ancora su uomo in più, hanno la forza di tornare sul +2 con le conclusioni di Maddaluna e Cannella e grazie a Correggia, che para un rigore. L’Ortigia ci prova, Jelaca trova il gol del -1 solo a 40’’ dalla fine, ma a 2” dallo scadere ancora Correggia salva la Lazio con la parata su Napolitano che fissa il risultato sul 9-8. Per la Lazio si tratta di una vittoria di grande importanza: i biancocelesti salgono a quota 19 punti, a una sola lunghezza dalla squadra di Piccardo, ma soprattutto si portano a +7 sul 10° posto, in attesa dei risultati di Trieste e Roma Nuoto. 

CATANIA-POSILLIPO 8-13 (0-4, 3-3, 1-3, 5-3) 
Catania: Risticevic, Lucas, F. Jankovic, Buzdovacic, Catania, Eu. Russo, G. Torrisi, Scebba 2, Kacar, Privitera 2, D. Presciutti 3, Cuccovillo 1, Castorina. All. Dato
Posillipo: Negri, Kopeliadis, M. Di Martire 3, Silvestri, Picca, G. Di Martire 1, Marziali 3, Rossi 3, Papakos, Scalzone, Manzi, Saccoia 3, Sudomlyak. All. Brancaccio
Arbitri: Castagnola e Colombo
Note: Spettatori: 100 circa. Usciti per limite di falli: Di Martire M. (Posillipo) nel quarto tempo, Scalzone (Posillipo) nel quarto tempo e Manzi (Posillipo) nel 1terzo tempo.Espulso Lucas (Catania) nel secondo tempo (EDCS). Superiorità numeriche: Catania 5/18 più un rigore trasformato da Presciutti, Posillipo 4/9 più un rigore trasformato da Rossi.
 È un Posillipo autorevole quello che va a vincere a Catania, conservando il quarto posto in classifica. Davvero ottima la prestazione dei ragazzi di Brancaccio, attenti in fase difensiva ed estremamente lucidi nella gestione del possesso palla. Praticamente perfetto il primo quarto dei rossoverdi, che volano sul 4-0 con il gol di Marziali, la doppietta di capitan Saccoia – fantastico per potenza e precisione il tiro del 3-0 – e Massimo Di Martire, in gol a 3’’ dalla prima sirena. Il break prosegue nel secondo quarto con il 5-0 ancora del talento classe 2000 in superiorità, poi Scebba sblocca il Catania dopo 14 minuti, ma il Posillipo, pur concedendo qualcosa ai padroni di casa, riesce ad arrivare al 16’ con 4 reti di scarto, per poi segnare l’8-3 con una bella sciarpa di Marziali in avvio di terzo quarto. I napoletani ritrovano la quadratura in difesa, il Catania continua a commettere errori in difesa e così gli ospiti allungano ancora fino al 10-4 di Massimo Di Martire. Gli etnei si innervosiscono e Lucas viene espulso per gioco violento. Ultimo quarto di pura attesa per il fischio finale: bella prova di squadra del Posillipo, in cui spiccano Saccoia, Massimo Di Martire e l’instancabile Rossi; il Catania perde una buona occasione per allungare sul fanalino di coda Bogliasco Bene.   

BANCO BPM SPORT M.-ROMA NUOTO 9-8 (2-1, 4-2, 2-2, 1-3)
Banco Bpm Sport Management: Lazovic, Dolce, Damonte 1, Alesiani 1, Barbetta, E. Di Somma 3, Drasovic 1, Bruni, C. Mirarchi, S. Luongo 2, Casasola, Valentino 1, Nicosia. All. Baldineti
Roma Nuoto: De Michelis, Ciotti, F. Faraglia 1, De Santis, J. Camilleri, Spione 1, S. Camilleri 1, Paskovic 1, M. Lapenna 1, De Robertis 2, Africano, Innocenzi 1, D’Ascoli. All. R. Gatto
Arbitri: Alfi e Pascucci
Note: a 4.15 del secondo tempo Lazovic (S) para un rigore a Camilleri S. (R). Nicosia in porta per la Sport Management nel terzo tempo. Spettatori: 100 circa. Superiorità numeriche: Sport Management 2/7, Roma Nuoto 5/7 + 2 rigori.  
Rischia un incredibile pari casalingo la Banco Bpm Sport Management, che solo a 3’’ dalla fine riesce a piegare una grande Roma Nuoto, sconfitta per la 6a sconfitta consecutiva. Nella seconda frazione la Roma Nuoto rimonta da 3-1 a 3-3 con i gol di Stevie Camilleri e Innocenzi, poi a fine quarto il team di Baldineti riprende in mano la partita, ma il merito è anche di Lazovic, che sul 3-3 para un rigore a Stevie Camilleri. Scampato il pericolo, la Banco Bpm – oggi priva di Fondelli – alza l’intensità delle ripartenze e piazza un parziale di 3-0 con Alesiani e Edoardo Di Somma, autore di una doppietta. Sotto 6-3, la Roma Nuoto non demorde ed evita che i mastini prendano il largo. Si arriva all’ultimo quarto sull’8-5 per la Banco Bpm, che però poi s’addormenta: i giallorossi ci credono, aggiustano la mira su uomo in più (5/7 il dato finale per i capitolini) e riaprono l’incontro. De Robertis e Spione accorciano, Michele Lapenna firma l’incredibile pareggio, a 1’37’’ dalla sirena. Rischia grosso la Sport Management, a regalare la vittoria è Valentino, che a 3’’ dalla sirena, in superiorità, batte De Michelis per il soffertissimo successo dei mastini. Sono 9 le vittorie di fila: questa, di sicuro, è stata la più complicata per il team di Baldineti. La Roma Nuoto esce ancora sconfitta dall’acqua, ma a testa altissima.     

FLORENTIA-SAVONA 9-3 (1-0, 3-1, 1-0, 4-2) 
Florentia: Cicali, Generini, Eskert 2, Coppoli 3, F. Turchini, Bini, Chemeri, Dani, Razzi, Tomasic 1, Astarita 2, A. Di Fulvio 1, Maurizi. All. Tofani
Savona: Soro, A. Patchaliev, Caldieri, Vuskovic 1, L. Bianco, Corio, Piombo, K. Milakovic 1, Ricci, G. Novara, E. Novara, J. Colombo 1, Missiroli. All. Angelini
Arbitri: Gomez e Carmignani
Note: superiorità numeriche: Florentia 4/7 + un rigore fallito da Eskert nel terzo tempo (tiro alto) e Savona 1/8. Spettatori 450 circa
Missione compiuta per la Florentia, che imbriglia senza troppe difficoltà un Savona apparso assai meno battagliero rispetto alla prestazione di una settimana fa che è valsa ai ragazzi di Angelini il pari in casa della Canottieri. Le due squadre iniziano a ritmi piuttosto bassi, chiuse a zona e stando molto attente a non concedere controfughe all’avversario. Coppoli, lasciato libero di fintare, sblocca la gara su uomo in più, poi bisogna attendere il secondo quarto perché il break dei toscani prosegua: segnano Astarita dalla distanza ed Eskert con un gran movimento ai due metri. Con il passare dei minuti il Savona pare perdere ulteriore convinzione nella propria manovra offensiva e così nel terzo quarto la Florentia può anche permettersi il lusso di sbagliare un rigore con Eskert prima di portarsi sul 5-1 con Coppoli. Fila tutto liscio per i toscani, che nell’ultima frazione dilagano fino al 9-3 conclusivo e tengono così il passo del Posillipo, staccando nel contempo il Quinto, sconfitto a Trieste.     

TRIESTE-IREN QUINTO 10-9 (2-4, 3-1, 2-1, 3-3) 
Trieste: Oliva, Podgornik 1, Petronio 2, Ferreccio, A. Giorgi, Panerai 2, Gogov 1, Turkovic, Vico 2, Mezzarobba 2, Spadoni, Rocchi, Persegatti. All. Bettini
Iren Quinto: Pellegrini, Paunovic 2, N. Vavic 2, Mugnaini, F. Brambilla, Lindhout 3, Gavazzi, Bielik, Boero, Bittarello, M. Gitto 1, Amelio 1, Pellerano. All. Luccianti
Arbitri: Petronilli e Paoletti
Note: Uscito per limite di falli Rocchi (T) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Trieste 5/10 e Quinto 4/15. Spettatori 400 circa
Come una settimana fa contro l’Ortigia, contro l’Iren Quinto Trieste si rende protagonista di una grande rimonta, coronata stavolta dalla vittoria, guadagnata in un ultimo minuto folle: a 31’’ dalla sirena i genovesi erano avanti 9-8. Dopo due sconfitte, il ritorno al successo vale doppio per la squadra di Bettini, l’unica a far punti nella zona calda della classifica: i giuliani sono ora al 9° posto, fuori dai playout, salvo miracoli della Canottieri contro il Brescia. Come una settimana fa, la squadra di Bettini si rende protagonista di una partenza piuttosto pigra che favorisce i genovesi, subito sul 2-0 grazie a Nikola Vavic e Lindhout. Podgornik prova a svegliare Trieste, ma il Quinto non sembra avere grosse difficoltà a trovare la via del gol, scappando sul 5-2 in avvio di secondo quarto grazie al sigillo di Paunovic su uomo in più. Come già accaduto sabato scorso, a dare la scossa ai padroni di casa è il talento di casa Mezzarobba: doppietta e Trieste che si rifà sotto (5-4), per poi agguantare il pareggio con il mancino Panerai, autore del 5-5 con cui si arriva all’intervallo lungo. Dal terzo quarto si gioca un’altra gara: Matteo Gitto riporta avanti il Quinto, Vico risponde per Trieste, che sul finire di frazione trova il primo vantaggio ancora con un’invenzione di Panerai: 7-6. Nell’ultimo quarto succede di tutto: Paunovic pareggia, Vico rimette avanti Trieste, che poi incassa un micidiale uno-due dalla coppia d’oro del Quinto, Vavic-Lindhout. L’olandese segna il 9-8 a 1’29’’ dalla sirena, la squadra di Luccianti pensa di avercela fatta e, invece, nell’ultimo minuto Trieste trova due gol. Gogov tira fuori dal cilindro il 9-9 a 31’’ dalla sirena, poi, proprio allo scadere, è Petronio (nella foto in alto), in superiorità, a regalare a Trieste una vittoria pesantissima in chiave salvezza. Il Quinto, sconfitto, scivola dal 5° al 6° posto, staccato dalla Florentia.  

PRO RECCO-BOGLIASCO BENE 16-3 (4-1, 2-0, 6-0, 4-2)
Pro Recco: Bijac, F. Di Fulvio 2, Renzuto 1, Bukic 2, Molina, Velotto, Aicardi 1, Echenique 5, Figari 1, F. Filipovic 3, A. Ivovic, Bodegas 1, Tempesti. All. Rudic 
Bogliasco Bene: Di Donna, Ferrero, A. Di Somma 1, Fracas 1, G. Guidi, Ravina, Gambacorta, Monari, Guidaldi, M. Guidi 1, Puccio, Lanzoni, Prian. All. Magalotti
Arbitri: Braghini e Centineo
Note: Spettatori 200.
Derby dall’esito scontato a Sori, dove la notizia è l’esordio in campionato di Filip Filipovic, che ha rimpiazzato Mandic nel roster della Pro Recco in A1: 3 gol per il fuoriclasse capitano della Serbia in questa sua prima uscita, il top scorer è però Echenique, autore di una cinquina. La squadra di Rudic fa valere la propria superiorità sin dal primo quarto e per il Bogliasco Bene non c’è partita: sull’1-1 sono Renzuto, Bodegas e Figari a lanciare i campioni d’Italia, che poi proseguono il loro allungo per un parziale complessivo di 12-0 che annichilisce il Bogliasco.  


CANOTTIERI NAPOLI-BRESCIA (ore 20, arbitri: Romolini e Collantoni) Diretta streaming pagina Facebook Videoplay

sabato 12 gennaio 2019

Italia: A1 maschile – Risultati e commenti della 13a giornata


CANOTTIERI NAPOLI-SAVONA 7-7 (2-1, 1-2, 2-1, 2-3) 
Canottieri Napoli: Vassallo, Del Basso 2, A. Zizza, Tartaro, Marek Tkac, Anello, Confuorto, Campopiano 1, M. Vukicevic 2, Tanaskovic 1, Borrelli 1, Esposito, Altomare. All. P. Zizza
Savona: Soro, A. Patchaliev, Caldieri, Vuskovic 1, L. Bianco, Corio, Boggiano, K. Milakovic 3 (1 rig.), Ricci 1, G. Novara, E. Novara 1, J. Colombo 1, Missiroli. All. Angelini
Arbitri: Ercoli e Severo
Note: spettatori 100 circa. Nel quarto tempo espulso per 3 falli L. Bianco (Savona). Nel terzo espulso Esposito (Napoli) per proteste. Superiorità: Canottieri 4/10, Savona 3/8. Rigori: Savona 1/1
L'arbitro Schiavo con l'auricolare all'orecchio durante Pro Recco-Iren Quinto
L’arbitro Schiavo con l’auricolare all’orecchio durante Pro Recco-Iren Quinto
La 13a giornata di A1 maschile si apre con una novità: per la prima volta gli arbitri del massimo campionato hanno diretto indossando degli auricolari per comunicare tra loro, un’innovazione già testata durante la scorsa Final Six di Coppa Italia femminile. Quanto ai risultati, a Casoria finisce pari tra Canottieri Napoli e Savona, un 7-7 che fa di sicuro più felici i liguri, capaci di evitare la 6a sconfitta consecutiva a un solo secondo dal gong grazie ad una rete di rabbia e potenza di Kristijan Milakovic. La squadra di Paolo Zizza ritaglia per sé il ruolo della lepre sin dal primo quarto, ma la fuga tarda ad arrivare. Dopo la doppietta iniziale di Milos Vukicevic, infatti, il Savona si riorganizza, trovando il pareggio alla fine del secondo quarto con Colombo, autore del 3-3. Nel terzo parziale i napoletani tornano due volte avanti, ma vengono sempre raggiunti dal team di Angelini, che ribatte colpo su colpo mantenendo la gara su ritmi molto alti. Nell’ultimo quarto è Del Basso a portare per due volte in vantaggio la Canottieri: Milakovic replica su rigore al 6-5 e dopo il 7-6 segnato ancora dall’attaccante salernitano con un potente destro su uomo in più la Canottieri non sfrutta l’uomo in più che avrebbe potuto chiudere la gara, non riuscendo neanche ad andare al tiro. Si va dall’altra parte della vasca: espulsione anche in favore del Savona, che non gestisce bene il pallone ma a un secondo dallo scadere trova il coraggio e la potenza di Milakovic, che mette la sfera alle spalle di Vassallo per il 7-7 conclusivo. Il Savona evita così di essere staccato in classifica dalla Canottieri (i napoletani hanno 2 punti in più), ma ai ragazzi di Zizza il pareggio serve solo a a tirarsi momentaneamente fuori dalla zona playout, in attesa dei risultati di Roma Nuoto e Trieste.

CATANIA-BOGLIASCO BENE 15-9 (3-0, 4-3, 6-3, 2-3)
Catania: Risticevic, Lucas 1, F. Jankovic 1, Buzdovacic, Catania, Eu. Russo 1, G. Torrisi 2, Scebba, Kacar, Privitera 3 (1 rig.), D. Presciutti 3, Cuccovillo 4, Castorina. All. Dato
Bogliasco Bene: Di Donna, Ferrero, A. Di Somma 1, Fracas, G. Guidi, Ravina 3, Gambacorta, Monari 1, Guidaldi, M. Guidi 1, Puccio 1, Lanzoni 2 (1 rig.), Prian. All. Magalotti
Arbitri: Scollo e Paoletti
Note: spettatori 400 circa. In porta per Bogliasco Prian da 3.05 del terzo tempo. In porta per Nuoto Catania Castorina a 5.49 del quarto tempo. Ammonita la panchina del Bogliasco nel secondo parziale, ammonita panchina del Catania nel quarto tempo.
Il Catania si prende una delle gare più importanti della giornata battendo alla Scuderi il Bogliasco Bene e lasciando nei guai la squadra di Magalotti. I liguri, già ultimi, scivolano a 6 punti di distanza dagli etnei, che restano comunque la squadra più vicina in classifica: agganciare il treno dei playout diventa ora il vero obiettivo di Alessandro Di Somma e compagni, che oggi hanno messo in acqua una difesa davvero troppo molle per un impegno di tale importanza, agevolando il compito degli etnei. Il Catania, dal canto suo, s’è mostrato spietato e con una gran mira dalla distanza, specie con Privitera e Cuccovillo (nella foto).  I liguri sembrano accusare il peso della partita nel primo quarto, lasciato completamente agli avversari. Il Catania difende aggressivo, protetto da un ottimo Risticevic, e colpisce puntuale in avanti, ma il Bogliasco ha la colpa di divorarsi un paio di facili occasioni sul 2-0, anche su uomo in più. Errori pesanti, perché Cuccovillo fa 3-0 con una bella azione personale pochi secondi prima del primo intervallo. Il Bogliasco non c’è e in avvio di secondo parziale finisce sotto di 5 gol per un rigore concesso per interferenza di Fracas e trasformato da Privitera e poi per un uomo in più trasformato con la solita personalità da Giorgio Torrisi. Dopo poco Mario Guidi sblocca il Bogliasco in attacco, ma la squadra di Magalotti continua a concedere troppo in difesa e per il Catania è facile svoltare al 16’ con un largo vantaggio (7-3) e in avvio di terzo vola addirittura sul +6 con un pregevole movimento di Lucas ai due metri (l’olandese si libera di Mario Guidi e mette la palla sopra la testa di Di Donna) e con un siluro di Daniel Presciutti, autore del 9-3. Nei minuti restanti il Bogliasco continua a collezionare errori in difesa e così il Catania dilaga fino al 15-6 prima di chiudere l’incontro sul 15-9.

LAZIO-BRESCIA 7-17 (3-5, 1-4, 2-4, 1-4)
Lazio: Correggia, Ferrante 1, Colosimo, Biancolilla, Vitale, Antonucci, D. Giorgi, Cannella 1, Leporale 2, Narciso 1, Maddaluno 2, Marini, Garofalo. All. Sebastianutti
Brescia: Del Lungo, Guerrato, C. Presciutti 3, Gallo 1, Rizzo 2, Muslim 3, Nora 2, N. Presciutti 1, Bertoli 1, M. Janovic 2, Vukcevic 2, Morretti. All. Bovo
Arbitri: D. Bianco e Guarracino
Note: Spettatori 400 circa. Sup. num: Lazio 2/7, Brescia 7/8
Seppur senza Figlioli, tenuto a riposo da Bovo, il Brescia sbanca il Foro Italico e tiene il passo della Pro Recco, vittoriosa contro il Quinto. Faticano un po’ in avvio i leoni contro una Lazio che in attacco si muove tanto, riuscendo a segnare 3 gol nei primi 6 minuti. Vukcevic firma il 5-3 a fine primo quarto, poi nel secondo Del Lungo abbassa la saracinesca e il Brescia prende il largo con i gol di Mladjan Janovic e Muslim per il 7-3. Dopo la successiva rete di Leporale, il Brescia piazza il parziale che chiude l’incontro, un 4-0 a cavallo dell’intervallo lungo con le firme di Nora, Nicholas Presciutti, Gallo (spettacolare la sua conclusione dalla distanza) e Bertoli. Il +7 trasforma l’incontro in poco più di un allenamento per i leoni, che chiudono la gara sul 17-7. Ma il k.o. fa poco male alla Lazio, che resta all’8° posto evitando comunque l’aggancio da parte della Canottieri.  

PRO RECCO-IREN QUINTO 14-5 (4-1, 3-0, 4-1, 3-3) 
Pro Recco: Bijac, F. Di Fulvio 1, Mandic, Bukic, Molina 1, Velotto 2, Aicardi 5, Echenique 2, Renzuto 1, Bodegas, A. Ivovic 2, N. Gitto, Massaro. All. Rudic 
Iren Quinto: Pellegrini, Paunovic, N. Vavic, Mugnaini, F. Brambilla 1, Lindhout 2, Gavazzi, Bielik 1, Boero, Bittarello, M. Gitto 1, Amelio, Pellerano. All. Luccianti
Arbitri: Pinato e Schiavo
Note: In porta nel quarto tempo Massaro (P) e Pellerano (Q). Nessuno uscito per limite di falli. Superiorità numeriche: Recco 5/7, Quinto 1/3.
La vittoria sull’Iren Quinto vale il titolo di campione d’inverno per la Pro Recco, che chiude il girone d’andata con gli stessi punti del Brescia, ma con il vantaggio dato dalla vittoria nello scontro diretto. La partita di Sori dura pochissimo, perché i campioni in carica partono con le marce alte e sull’1-1 piazzano un parziale di 10-0 con Aicardi ed Echenique in bella evidenza in zona gol. Il Quinto torna a segnare con Matteo Gitto all’ultimo secondo del terzo quarto (11-2). Finisce 14-5: biancorossi sorpassati dal Posillipo (come la Florentia) e avvicinati dall’Ortigia, ora distante solo un punto.

ROMA NUOTO-POSILLIPO 3-6 (0-2, 1-3, 0-0, 2-1)
Roma Nuoto: De Michelis, Ciotti, F. Faraglia, De Santis, J. Camilleri 1, Spione, S. Camilleri, Paskovic 1, M. Lapenna 1, De Robertis, Africano, Innocenzi, D’Ascoli. All. R. Gatto
Posillipo: Negri, Kopeliadis 1, M. Di Martire 2, Silvestri, Picca, G. Di Martire, Marziali, Rossi 1, Papakos, Scalzone, Manzi 2, Saccoia, Sudomlyak. All. Brancaccio
Arbitri: L. Bianco e Brasiliano
Note: spettatori 400 circa. Rossi (P) espulso per tre falli nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Roma 1/9, Posillipo 2/6. Usciti per limite di falli Paskovic e Africano (R) nel quarto tempo.
 È un grande Posillipo quello che si presenta al Foro Italico, imponendo il proprio ritmo alla Roma Nuoto e prendendosi tre punti che valgono il controsorpasso alla coppia formata da Florentia e Quinto, con i napoletani di Brancaccio di nuovo al 4° posto dietro le tre big del campionato. L’avvio dei rossoverdi è quasi perfetta, il Posillipo scappa sul 4-0 nei primi 12 minuti trascinato da Manzi, autore di una doppietta. La formazione di Gatto non riesce a incidere, fa una fatica enorme a trovare il primo gol con Jordan Camilleri ma subito dopo becca il 5-1 di Kopeliadis a 2’’ dalla sirena di metà gara. Una mazzata per la Roma Nuoto, che torna a disunirsi e in avanti non riesce a pungere la difesa napoletana, retta al solito da un Negri in gran spolvero. Il team di Brancaccio allunga fino al 6-1 in avvio di ultimo quarto, poi il Posillipo bada più che altro a non prenderle e la Roma Nuoto riesce ad accorciare le distanze con Michele Lapenna e l’ex Paskovic: il montenegrino, però, firma il 6-3 solo a 1’ dalla fine. Troppo tardi: vince il Posillipo, la Roma Nuoto incassa la 5asconfitta consecutiva e resta in zona playout. 

TRIESTE-ORTIGIA 13-14 (1-4, 4-3, 5-3, 3-4)
Trieste: Oliva, Podgornik 1, Petronio, Ferreccio, A. Giorgi, Panerai 4, Gogov 3, Turkovic, Vico 1, Mezzarobba 3, Spadoni, Rocchi 1, Persegatti. All. Bettini
Ortigia: Caruso, Cassia, Abela, Jelaca 2, Di Luciano 1, Farmer 1, Giacoppo 2, Español 4, Rotondo, Giribaldi, Susak 1, Napolitano 3, Pellegrino. All. Piccardo
Arbitri: Piano e Collantoni
Note: spettatori: 800 circa. Espulso l’allenatore dell’Ortigia Piccardo nel terzo tempo. Uscito per limite di falli: Rotondo (Ortigia) nel terzo tempo. Superiorità numeriche: Trieste 2/8 + 2 rigori, Ortigia 4/8 + 2 rigori.
Fantastica partita alla Bianchi, dove l’Ortigia trova a 31’’ dalla sirena una vittoria pesantissima, che le permette di accorciare sulla zona Final Six, ora distante solo un punto: è Español l’uomo partita per la squadra di Piccardo. I siciliani partono alla grande: Caruso para tutto e 4-0 di parziale con doppietta di Napolitano, che i giuliani non riescono a limitare ai 2 metri. Trieste si sveglia tardi, ma quando lo fa riapre la partita. Merito di Panerai, che si inventa trascinatore segnando anche un gran gol con doppio dribbling su Español. Sua anche la rete del -2 (7-5) con cui si arriva all’intervallo lungo, poi è il talento di casa Mezzarobba a inventare una straordinaria palomba a effetto per il -1 di Trieste. Napolitano replica guadagnando il rigore che Español trasforma nell’8-6, ma la gara resta viva e anche grazie alle parate di Oliva Trieste riesce a completare la sua rimonta: l’8-8, in controfuga, è di Gogov. La squadra di Bettini ci crede e nell’ultimo quarto per tre volte annulla il vantaggio dell’Ortigia. Sull’11-11 arriva il sorpasso, firmato dai due migliori in acqua per i giuliani: Mezzarobba rifinisce su uomo in più, Panerai infila Caruso per il primo vantaggio della squadra di casa. Giacoppo pareggia, poi ancora Mezzarobba trova la rete del nuovo vantaggio triestino. Il finale, però, è tutto di Español, che prima firma il pareggio e poi, a 31’’ dalla fine, approfitta di un errore di inesperienza di Mezzarobba, che gli concede troppo spazio per raddoppiare sul centro: lo spagnolo ringrazia e fredda Oliva, consegnando i tre punti all’Ortigia. Trieste perde una grande occasione per abbandonare la zona playout.  

BANCO BPM SPORT MANAGEMENT-FLORENTIA 11-7 (3-1, 5-3, 2-2, 1-1)
Bpm Sport Management: Nicosia, Dolce 1, Damonte 2, Fondelli, E. Di Somma, Drasovic 3, Bruni, C. Mirarchi 1, S. Luongo 2, Casasola 1, Valentino 1, Lazovic. All. Baldineti
Florentia: Cicali, Generini, Eskert, Coppoli 3, F. Turchini, Bini, Chemeri, Dani, Razzi 1, Tomasic, Astarita 1, A. Di Fulvio 2, Maurizi. All. Tofani
Arbitri: Lo Dico e Fraeunfelder
Note: Spettatori 200 circa. Razzi ha fallito un rigore (palo) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Sport Management 2/3, Florentia 0/5. Nessuno uscito per limite di falli.
La Bpm Sport Management continua la sua marcia e piega una Florentia che a tratti è riuscita a creare difficoltà ai mastini. La squadra di Baldineti pare poter far sua la partita già nel primo quarto, chiuso sul 3-1, ma nel secondo subiscono il ritorno dei toscani, in gol con gli ex Coppoli e Andrea Di Fulvio. Baldineti chiede di più e i suoi piazzano un break di 4-0 aperto e chiuso da capitan Stefano Luongo. La Florentia paga anche gli errori su uomo in più (0/5 al termine della gara) e nel terzo parziale precipita sotto 10-4, prima di riequilibrare l’incontro e chiudere sconfitta 11-7.  

mercoledì 9 gennaio 2019

LEN Champions, 6a giornata: risultati e commenti

Image result for LEN CHAMPIONS LEAGUE 


Gruppo A


STELLA ROSSA-FERENCVAROS 6-15 (1-3, 1-1, 1-4, 3-7)
Stella Rossa: Kralj, Martinovic, M. Maksimovic, Ljubenovic, Perkovic, D. Vasic 2, Bitadze 1, Milojevic, Ilic 1, B. Popovic II 2, Sulc, M. Radovic, Todorovski. All. A. Filipovic 
Ferencvaros: S. Vogel, Sedlmayer, Kallay, Pohl, Vamos 1, Mezei 1, Gor-Nagy 2, Jaksic, Younger 4 (1 rig.), De. Varga 4 (1 rig.), S. Jansik 2, S. Mitrovic 1, Gardonyi. All. Z. Varga
Arbitri: Bender (Ger) e D. Bianco (Ita)
Note: sup. num. Stella Rossa 1/4, Ferencvaros 3/4. Rigori: Ferencvaros 2/2
Il Ferencvaros torna a vincere lontano da Budapest – a Bucarest il 3 novembre l’altra vittoria in trasferta dei magiari – sbancando la vasca della Stella Rossa. Nonostante la differenza tecnica, atletica e d’esperienza tra le due squadre, solo nel terzo quarto il team di Zsolt Varga riesce a scrollarsi di dosso i serbi, capaci di rimontare da 4-1 a 4-3 nella fase centrale dell’incontro. Il Ferencvaros non ha voglia però di giocare punto a punto fino alla fine dell’incontro e aumenta l’aggressività difensiva, piazzando un break di 4-0 trascinato da Younger. Il 15-6 finale permette ai magiari di avvicinare la coppia formata al secondo posto da Brescia e Barceloneta, ma, fattore ancora più importante, di staccare l’Eger, quinto con 6 punti di ritardo dalla truppa di Zsolt Varga.     

DINAMO MOSCA-STEAUA BUCAREST (posticipo 11 gennaio, ore 17:15) Diretta streaming Len Tv
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Gruppo B

SZOLNOK-WASPO HANNOVER 10-10 (2-1, 1-2, 4-3, 3-4) 
Szolnok: V. Nagy, Angyal 1, Batori, Zalanki 3, D. Jansik 1, Szatmari, Aleksic, V. Rasovic 1, Prlainovic 3, D. Lazic 1, Kis, Teleki, Kardos. All. Gocic
Waspo Hannover: Schenkel, Corusic 1, Moog, Real 1, Ban, A. Radovic 4, Jokic, Schütze 1, Sekulic 1, Estrany, Giorgetti, Winkelhorst 2, Goetz. All. Seehafer 
Arbitri: Teixido (Esp) e Rovida (Ita)
Note: sup. num. Szolnok 4/11, Waspo Hannover 4/13
Continua la crisi dello Szolnok, che non riesce a battere neanche la Waspo Hannover, per di più oggi priva di Darko Brguljan, oltre che del senatore Bukowski. Spinti dal solito Zalanki, gli ungheresi comandano il punteggio nei primi minuti, ma alla lunga soffrono il lavoro di Winkelhorst, che regala molte superiorità alla Waspo. A furia di insistere, poco prima del 16’ Sasha Radovic pareggia: 3-3. E il peggio non è ancora arrivato per lo Szolnok, con i tedeschi che nel corso del terzo quarto si ritrovano addirittura in vantaggio di 2 gol con il 6-4 segnato dal mancino montenegrino Sekulic. David Jansik accorcia, poi Prlainovic si mette lo Szolnok sulle spalle riportando avanti gli ungheresi con una doppietta (7-6). Quando Djordje Lazic, a 5’ dalla fine, mette dentro l’8-6, pare che sia fatta per i magiari e invece la Waspo rimonta ancora con Real e Sasha Radovic (8-8). I tedeschi non mollano e negli ultimi due minuti per annullano altri due vantaggi dello Szolnok: Sasha Radovic risponde a Viktor Rasovic, poi è Winkelhorst, in superiorità, a replicare ad Angyal segnando il definitivo 10-10 a 33’’ dalla sirena. Il pareggio – il terzo in Europa quest’anno per la Waspo – è un’occasione persa per lo Szolnok, a quota 6 punti dopo 6 giornate e soprattutto a 5 lunghezze di distanza dall’Olympiacos e, ad oggi, dalla qualificazione alla Final Eight di Hannover.      

OLYMPIACOS-JADRAN SPALATO 13-7 (5-3, 2-2, 3-1, 3-1)
Olympiacos: Pavic, Mylonakis, Skoumpakis, Gennidounias 4, Fountoulis 1, Kakaris, Dervisis 1, Buslje 1, Mourikis, Gounas 5, Argyropoulos 1, P. Obradovic, Galanopoulos. All. Vlachos 
Jadran Spalato: Anic, Zovic 2, Krapic 1, Butic 2, Pejkovic, Power 1, B. Popovic I 1, Viskovic, Milardovic, Setka, M. Podrug. All. Asic  
Arbitri: Voevodin (Rus) e Vogel (Hun)
Note: sup. num. Olympiacos 7/8, Jadran Spalato 2/9
Dopo il pari di Szolnok, l’Olympiacos torna al successo piegando lo Jadran Spalato, arrivato al Pireo senza due giocatori importanti come l’esperto Kunac e il talentuoso Delic. Pur concedendo qualcosa di troppo ai croati, i campioni d’Europa riescono a guadagnare un buon break già nei primi 12 minuti, spinti dalle qualità balistiche del duo GounasGennidounias. Lo Jadran tiene botta, riesce a rimontare fino al -1 nel corso del secondo parziale (6-5 dell’interessantissimo 20enne Butic), ma poi la difesa dei greci fa la differenza, reggendo in meno per 3 volte di fila e permettendo all’attacco di produrre un nuovo parziale di 4-0 firmato da Fountoulis e dai soliti Gounas e Gennidounias. Il 10-5 del numero 4 è la pietra tombale sull’incontro, anche perché la panchina corta fiacca i tentativi di rimonta dello Jadran. L’Olympiacos tiene così il passo della Bpm (più su di 2 punti) e stacca la Mladost, quarta con tre punti di ritardo e al momento fuori dalla Final Eight.

JUG-MLADOST 14-11 (3-3, 3-3, 4-3, 4-2)
Jug: Popadic, Macan, L. Fatovic 2 (1 rig.), Loncar, Jokovic 2, J. Garcia 3, Lozina 1, Merkulov 2, Culina, Zuvela, Benic 1, Papanastasiou 3, Vukojevic. All. Kobescak
Mladost: Marcelic, Radu 2, Milos, Cagalj 1, Mi. Cuk 1, A. Petkovic 3, Herceg 1, F. Lazic, L. Bajic, Biljaka, Buljubasic, Kharkov 3, Jurlina. All. Z. Basic
Arbitri: Alexandrescu (Rou) e Stavridis (Gre)
Note: sup. num. Jug 5/10, Mladost 5/10. Rigori: Jug 1/1
Dopo il k.o. in Regional Liga e la vittoria nella finale di Coppa di Croazia, lo Jug batte la Mladost nel derby croato di Champions League, restando a punteggio pieno nel gruppo B e facendo un favore a Sport Management e Olympiacos, che guadagnano entrambe terreno sul team di Zoran Bajic.  Nonostante le due squadre si conoscano benissimo, non sono le difese le protagoniste della gara, almeno in avvio. La Mladost inizia meglio, scappando sul 5-3 nel secondo quarto grazie ai gol di Cagalj e a un sinistro del russo Kharkov, ispiratissimo in avvio, ma Garcia e Merkulov, su alzo e tiro, rimediano per il 5-5. Nel terzo quarto arriva il sorpasso dello Jug, avanti 7-6 grazie a un rigore guadagnato da Loncar e trasformato da Loren Fatovic, e poi sul +2 con un siluro di Benic in superiorità. La Mladost risponde – il talentino Herceg accorcia, Antonio Petkovic fa 8-8 – ma il finale di quarto è ancora dello Jug che ritrova il doppio vantaggio con le reti di Loren Fatovic (deviazione su uomo in più) e Lozina, che fa 10-8 in controfuga. E nell’ultimo parziale sono ancora le ripartenze del team di Dubrovnik a fare la differenza: sullo sviluppo di una velocissima controfuga Javi Garcia mette dentro la rete del +3 (12-9). Stavolta il gap è troppo ampio da recuperare per la Mladost.

lunedì 7 gennaio 2019

Pro Recco, ecco Luca Cupido: “Per Rudic gioco ovunque”

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Luca Cupido

È nato a Santa Margherita Ligure, ma alle Olimpiadi ci andrà (di nuovo) con gli Stati Uniti. È Luca Cupido, nuovo rinforzo della Pro Recco per la Champions League: il 23enne attaccante italo-americano ha concluso gli studi in Urbanistica all’Università di Berkeley ed è tornato in Italia per giocare da straniero nella massima competizione europea. Fisico, nuoto, gran tiro e ottima visione di gioco, Cupido è un’arma in più a disposizione di Ratko Rudic, che oggi lo ha allenato per la prima volta. 
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Luca Cupido
“Sono stato accolto benissimo – dichiara nell’intervista video al canale YouTube della Pro Recco – , mi sono sentito subito a mio agio in acqua nonostante il fuso orario da smaltire. Sono arrivato in una squadra di grandi campioni e sono entusiasta di poter imparare da loro in ogni allenamento. Darò tutto me stesso, sono pronto a giocare in qualsiasi posizione voglia mister Rudic. La Champions League? Non è semplice arrivare a stagione iniziata, ma con compagni di questo livello tutto sarà più facile. L’anno scorso la coppa ci è è sfuggita di poco. È una competizione molto diversa rispetto al campionato, c’è maggiore intensità e le squadre sono più preparate”. 
 

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