Girone A
UNGHERIA-RUSSIA 10-8 (4-1, 2-2, 3-2, 1-3)
Ungheria: V. Nagy, Angyal, K. Manhercz 1, Sedlmayer 3, Vamos 1, Nemet 1, D. Jansik, Ge. Kovacs, Erdelyi 1, De. Varga 2, Batori 1, Bedo, Csoma. All. Marcz
Russia: Fedotov, Suchkov, Kiselev, Dereviankin, Koptsev, Kharkov 3, Merkulov 2, Nagaev, Vasilev, Kholod 1, Lisunov 1, Shepelev 1, Statchenko. All. Evstigneev
Arbitri: Schappers (Ned) e Kourtidis (Gre)
Note: sup. num. Ungheria 3/10, Russia 2/11. Rigori: Ungheria 0/1
Manhercz in azione contro l’Ungheria. In alto Sedlmayer (Foto Waterpolo.hu)
L’Ungheria vince aritmeticamente il girone A imponendosi sulla Russia a Gyor. La formazione di Marcz, che continua a ruotare giocatori, va subito sotto 1-0 colpita da Lisunov, ma poi Viktor Nagy serra la propria porta e permette ai magiari di mettere su un parziale di 6-0 che li mette saldamente al comando della gara. Una flessione nella parte centrale dell’incontro, unita alla vena del mancino della Mladost Kharkov, autore di 3 gol di fila, consente alla Russia di rientrare in partita (6-4). La squadra di Evstigneev resta in scia fino a portarsi sul -1 con Merkulov a 3’39’’ dalla fine, poi Sedlmayer, tra i migliori, firma in superiorità il 10-8 che poi Nagy difenderà fino alla sirena conclusiva.
MALTA-GERMANIA 9-18 (3-5, 3-4, 1-5, 2-4)
Germania: Gotz, Reibel 3, Schipper 1, Küppers 2, Preuss 1, Jüngling 2, Strelezkij 2, Schütze 4, Korbel 1, Restovic 2, Rotermund, Thom. All. H. Stamm
Arbitri: Paoletti (Ita) e Inesta (Esp)
La Germania vittoriosa a Malta.
Seppur decimata dall’influenza e con due esordienti minorenni in formazione – il 17enne Rotermund e il 16enne Schipper, entrambi dei White Sharks Hannover – la Germania va a vincere a Malta e opera il sorpasso alla Russia, tornando in corsa per un posto alla Final Eight di Zagabria: decisivo sarà lo scontro diretto in programma in casa dei tedeschi, ad Hamm, nell’ultima giornata del 12 marzo.
LA CLASSIFICA: Ungheria 14, Germania 7, Russia 6, Malta 0.
***
Girone B
OLANDA-GRECIA 6-12 (3-3, 2-3, 1-3, 0-3)
Olanda: Wagenaar, Veenhuis, Winkelhorst, Van den Burg, Nispeling 1, Lindhout 3 (1 rig.), Gottemaker, M. Filipovic, T. de Mey 1, Janssen, Koopman 1, Lucas, De Koff. All. Van Galen
Grecia: Zerdevas, Gennidounias 2, Skoumpakis, Papanastasiou 1, Fountoulis 4 (1 rig.), Kapotsis, Dervisis, Argyropoulos 1, Mourikis 1, Kolomvos, Gounas 1, Vlachopoulos 2, Flegkas. All. Vlachos
Arbitri: Calabrò (Ita) e Colominas (Esp)
Note: Rigori: Olanda 1/1, Grecia 1/1
Papanastasiou, attaccante classe ’99 della Grecia
Grazie al successo di Amersfoort sull’Olanda, la Grecia stacca il biglietto per la Final Eight di Europa Cup. La vittoria del team di Vlachos è maturata solo nella seconda metà della gara, nelle prime due frazioni gli Oranje restano incollati agli ellenici grazie soprattutto alle proprie qualità balistiche e ad uno Zerdevas non sempre impeccabile. Nel terzo quarto il break decisivo, con la Grecia che passa dal 7-5 al 9-5 con le reti di Papanastasiou e Argyropoulos. Nel finale, poi, il team di Vlachos prende il largo fino al 12-6 conclusivo.
SPAGNA-UCRAINA 17-2 (1-0, 5-1, 4-1, 7-0)
Spagna: Lorrio, S. Cabanas 2, Granados, Corbalan 1, De Toro 1, Sanahuja 4, Barroso 5, Pericas, Asensio 2, Paul 2, G. Garcia, A. Bustos, Lloret. All. D. Martin
Ucraina: Nikolskyi, Osyka, Mamentyev 2, Abramov, Dyadyura 1 (rig.), Dzhura, Apostol, Yevstratov, Gusakov, Voitenko, Alieksiesev, Kechadzhy, Babskyi. All. Zavizion
Arbitri: Schopp (Ger) e Gransjean (Ned)
Note: Rigori: Spagna, Ucraina 1/1
Anche la Spagna vola aritmeticamente a Zagabria grazie al largo successo di Barcellona sull’Ucraina, che resiste comunque un quarto prima di cedere ad alla giovanissima formazione schierata da David Martin, che schiera ben 6 giocatori tra i 18 e i 20 anni. È l’ex Acquachiara Barroso, insieme al talentino del Terrassa Sanahuja, a dare il là al successo degli iberici, primi nel girone B grazie alla migliore differenza reti negli scontri diretti con la Grecia.
LA CLASSIFICA: Spagna 12, Grecia 12, Olanda 6, Ucraina 0.
***
Girone C
riposa MONTENEGRO
LA CLASSIFICA: Italia 10 (4 giocate), Montenegro 5 (3), Francia 0 (3).
***
Girone D
SERBIA-ROMANIA 13-6 (3-1, 4-1, 4-2, 2-2)
Serbia: G. Pijetlovic, Mandic 3, Tankosic, M. Radovic, D. Lazic 1, Tomic, Drasovic 2, Lukic 2, M. Jankovic 2, Vucinic 1, Stojanovic 1, Velkic 1, Dobozanov. All. Savic
Romania: Tic, Vanczik, Gergelfyi, Gheorghe 2, Fulea, Georgescu, Prioteasa 1, Dragomirescu 1, Calin, Oanta 1, I. Szabo 1, Antipa, Abrudan. All. Iordache
Arbitri: Achladiotis (Gre) e Kovacs-Csatlos (Hun)
Note: sup. num. Serbia 3/9, Romania 2/6
Marko Radovic, 17enne mancino della Serbia, in azione contro la Romania
Festa grande per la Serbia a Subotica. Contro la Romania Dejan Savic rinuncia anche a Filip Filipovic e schiera i soli Mandic e Gojko Pijetlovic tra gli olimpionici a disposizione, mandando in acqua anche gli esordienti Velkic, centroboa 20enne del Sabac, e Marko Radovic, mancino di appena 17 anni della Stella Rossa. La qualità dei Delfini non ne risente e nei primi due quarti il dominio è assoluto: sono proprio gli “italiani” Mandic e Drasovic a guidare i campioni d’Europa sul 7-2 di metà gara. Con questo successo la Serbia scavalca la Croazia e torna prima nel gruppo D in attesa dello scontro diretto di Sisak del 12 marzo.
riposa CROAZIA
LA CLASSIFICA: Serbia 8 (3 giocate), Croazia 7 (3), Romania 0 (4).
***