Aleksandar Leka Ivovic
PRO RECCO-SZOLNOK 8-5 (3-2, 2-1, 1-2, 2-0)
Pro Recco: Tempesti, F. Di Fulvio, Mandic 2, Alesiani, Molina, Bodegas, A. Ivovic 2, Echenique 1, Figari 1, F. Filipovic 1, Aicardi, N. Gitto 1, Volarevic. All. Vujasinovic
Szolnok: V. Nagy, Gocic, Batori, Zalanki, D. Jansik, Mezei, Aleksic 1, Younger 4, Prlainovic, Mi. Cuk, Kis, Fulop, Kardos. All. Cseh
Arbitri: Alexandrescu (Rou) e Stampalija (Cro)
Note: Pro Recco 6/9, Szolnok 1/5
La vendetta è servita: davanti ai mille della Sciorba – in tribuna anche Carolina Marcialis Antonio Cassano, e anche l’ex calciatore dell’Inter Dejan Stankovic, appassionato di pallanuoto e amico dei campioni serbi di Vujasinovic – la Pro Recco impone una severa lezione allo Szolnok, campione d’Europa in carica, maltrattato dalla difesa ligure. Ritmo lento, mani addosso, contatti esasperati: la Pro Recco fa buon viso al gioco duro e si prende una vittoria prestigiosa, che elimina dalla corsa al primo posto del gruppo B la squadra di Cseh e le restituisce la sconfitta dell’andata. Quel k.o. è servito per motivare Filipovic e compagni, che oggi hanno vinto tutti i duelli individuali, offrendo una prestazione difensiva impressionante e facendo propri tutti i momenti chiave della partita. Strepitosa la prova di tutti i difensori, da Figari a Gitto, grandioso Tempesti, chirurgici i serbi, strepitoso Ivovic, il motore e l’anima di questa Pro Recco europea.
Vujasinovic tiene fuori Bruni, puntando su Aicardi e Bodegas ai due metri. Scelta azzeccata, dato che la coppia azzurra ripaga il tecnico serbo dominando i difensori magiari in avvio di partita. Dall’altro lato della vasca, accade esattamente l’opposto: i difensori recchelini vincono i duelli con Kis e Mezei, obbligandoli per di più a veloci rientri difensivi una volta persa la palla: l’1-0 di Gitto nasce proprio così. Ma la supremazia recchelina si esprime anche attraverso l’uomo in più: 4/4 nei primi 16 minuti, con conclusioni veloci, poco palleggio e conclusioni perfette degli attaccanti recchelini. Nascono così il 2-0 di Ivovic, il 3-1 di Mandic, il 4-2 di Figari e il 5-2 ancora di Mandic, che spedisce la palla nel sette con una potenza portentosa. Lo Szolnok è in difficoltà, ma viene tenuto a galla dal solito Younger, una spina nel fianco della Pro Recco anche all’andata: l’australiano firma i primi 3 gol degli ospiti, che arrivano sul 5-3 al 16’ e poco prima dell’intervallo lungo sfiorano anche il -1 in doppia superiorità con David Jansik, stoppato da un super Tempesti. Il gol del 5-4 arriva lo stesso, in avvio di quarto, grazie a una bordata di Aleksic che sorprende Tempesti.
Il portierone si rifà poco dopo, negando il pari in inferiorità numerica a Prlainovic, ma la Pro Recco non riesce a scrollarsi di dosso i magiari, fallendo due superiorità consecutive. E lo Szolnok, sornione, ne approfitta: alla prima conclusione affrettata dei recchelini, ecco scattare la controfuga di Younger, che in uno contro zero fa 5-5. A 15’’ dall’ultimo intervallo, però, Echenique forza una superiorità e tiene i suoi avanti di un gol. La partita ora è assai più complicata, perché il contributo di Aicardi e Bodegas si affievolisce e la difesa ungherese tiene i liguri lontani dalla porta di Viktor Nagy. Serve la scossa di un fuoriclasse: la dà Ivovic, che riparte su Kis, si propone in entrata, riceve e scaraventa in porta il 7-5. Il gol carica la Pro Recco, che in difesa non molla un centimetro e a 2’ dalla fine, in superiorità, trova la rete dell’8-5 di Filipovic che piega le ultime resistenze dei campioni d’Europa.
“Abbiamo retto alla grande il loro impatto fisico, quello che ci era mancato in Ungheria nella partita di andata – il commento di Vujasinovic -. Era importante chiudere questo ciclo di gare con una prestazione così importante in preparazione della Final Eight di Genova”.