Kecskemet, Spalato, Palermo. Le tre sedi scelte dalla Len per la prima fase del torneo maschile dell’Europa Cup, al via domani, dovrebbero assicurare una degna cornice di pubblico alla competizione, nata proprio per promuovere lo spettacolo della pallanuoto. Obiettivo fallito nella prima parte della competizione femminile: a Volos, in particolare, i vuoti sugli spalti sono stati piuttosto ampi. A prescindere dal pubblico presente, l’Europa Cup maschile prevede da subito grandi scontri tra le big della pallanuoto internazionale, il che dovrebbe garantire lo spettacolo. Anche qui, però, i meccanismi di qualificazione non promuovono la competitività: passano alla Super Final le prime 3 dei gironi A e B (composti da 5 team) e le prime 2 del gruppo C (clicca qui per il calendario completo della prima fase). Andiamo a vedere come si presentano le varie nazionali a questa competizione, iniziando dalle avversarie del Settebello a Palermo.
DIRETTA STREAMING. Ricordiamo che tutte le partite della prima fase di Europa Cup verranno trasmesse in diretta web: per ogni girone trovate il corrispettivo link per lo streaming.
GRUPPO C
MONTENEGRO. Il Settebello ha affrontato gli Ajkula di Vladimir Gojkovic nella sua ultima gara ai Mondiali di Budapest, la finale per il 5° posto persa per 5-4. Rispetto ad allora il c.t. montenegrino ha perso Darko Brguljan, allontanato dalla nazionale per motivi disciplinari, ma ha ritrovato Leka Ivovic, che si era preso un periodo di riposo, e Klikovac, che ha risolto i suoi problemi fisici e proverà a riconquistare un posto nei 13 a scapito di uno tra Misic e Murisic. Gli altri “anziani” sono il portiere Scepanovic (che si alternerà tra i pali con Lazovic, numero uno della Bpm), il difensore dell’Eger Cuckovic, il bomber Sasha Radovic, l’ex Acquachiara Draskovic e l’altro Brguljan, Drasko. Per il resto, squadra composta dai tanti giovani di talento che, ormai, possono vantare anche una buona esperienza internazionale: è il caso del mancino Ukropina o dell’attaccante Vidovic. La sensazione è che il Settebello si giocherà la testa del girone C proprio con il Montenegro.
Il roster del Montenegro: Lazovic, Scepanovic (portieri), B. Banicevic, M. Petkovic, Vidovic, D. Radovic, A. Ivovic, Dr. Brguljan, Misic, Klikovac, Cuckovic, Draskovic, Murisic, Ukropina, A. Radovic. All. Gojkovic
RUSSIA. Dopo l’8° posto agli ultimi Mondiali il c.t. russo Evstigneev ha proseguito il suo lavoro nel segno della continuità, senza però riuscire finora ad alzare il livello della sua squadra. La Russia rimane una formazione discontinua, ma con grandi potenzialità, una sorta di mina vagante che in un girone a quattro (si qualificano le prime due) può pensare di infastidire le favorite. Merkulov, bomber dello Jadran Herceg Novi, rimane la punta di diamante di una formazione con due ottimi centroboa, Lisunov e Dereviankin, e giocatori di qualità internazionale come il mancino Nagaev, il difensore Kholod o il veloce contropiedista Shepelev. La pesante sconfitta di ieri contro la Croazia in World League (17-9) non inganni, in una giornata buona la Russia può mettere in difficoltà anche nazionali più forti: ne sa qualcosa la Spagna, eliminata agli ottavi degli ultimi Mondiali.
Il roster della Russia: Ivanov, Fedotov (portieri), Kiselev, Odintsov, Dereviankin, Koptsev, Kharkhov, Merkulov, Nagaev, Bychkov, Kholod, Lisunov, Shepelev. All. Evstigneev
GERMANIA. Quella tedesca è una nazionale in ricostruzione e l’Europa Cup servirà soprattutto per preparare lo spareggio di qualificazione agli Europei di Barcellona contro la Polonia, in programma la prossima settimana. La coppia di c.t. composta da Hagen Stamm e Uwe Brinkmann ha portato a Palermo una squadra dall’età media piuttosto bassa e priva di due punti di riferimento come il centroboa dello Spandau Mateo Cuk, giustiziere di Szolnok e Eger in Champions League, attualmente infortunato, e il capitano Real. Anche tra i tedeschi, però, ci sono giocatori da seguire, come il ’97 Reibel e il ’98 Strelezkij, attaccante che fu capocannoniere dei Giochi Europei di Baku del 2015.
Il roster della Germania: Schenkel, Gotz (portieri), Jüngling, Reibel, Restovic, M. Stamm, Strelezkij, Korbel, Schulz, Zech, Eidner, Illinger, Preuss, Van der Bosch. All. H. Stamm-Brinkmann
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GRUPPO A
UNGHERIA. L’Ungheria è la padrona di casa a Kecskemet, ovvio dunque che sia la favorita nonostante, dopo l’argento ai Mondiali di Budapest, abbia perso dei pezzi da novanta come Denes Varga, Hosnyanszky e Harai, tutti in pausa dalla nazionale (potrebbero tornare per gli Europei di luglio). Vamos e il portiere Viktor Nagy sono le uniche grande stelle in organico, mentre ai potenziali fuoriclasse Manhercz e Zalanki è chiesto di fare il salto di qualità e divenire degli autentici trascinatori. Il c.t. Marcz ha rivoluzionato uno dei settori chiave per il 2° posto di Budapest, quello dei difensori: per l’Europa Cup sono rimasti a casa i tre dei Mondiali – Adam Decker, Torok e Gor-Nagy, anche loro potrebbero tornare a Barcellona -, al loro posto Angyal e i due Jansik, Szilard e David. Ai 2 metri, infine, senza Harai ci sarà tanta forza ma meno qualità: Bedo, Nemet e Mezei (che era a Budapest) restano difficili da marcare, ma non possiedono la tecnica della stella dell’Eger. Seppur ringiovanita, l’Ungheria non presenta comunque veri debuttanti: da Batori a Salamon, tutti i magiari hanno già una buona esperienza internazionale. La vera novità, allora, potrebbe essere Soma Vogel, portiere di riserva che pare già pronto a raccogliere l’eredità di Nagy.
Il roster dell’Ungheria: V. Nagy, S. Vogel (portieri), Angyal, Batori, Bedo, Erdelyi, S. Jansik, D. Jansik, Ge. Kovacs, Nemet, K. Manhercz, Mezei, Salamon, Vamos, Zalanki. All. Marcz
SPAGNA. Continuità è la parola chiave per la Spagna di David Martin, che a Kecskemet ha portato 11/13 della squadra vista agli ultimi Mondiali. Gli esclusi sono due senatori che di sicuro rivedremo più avanti in questa stagione con la Roja, ovvero il portiere Lopez-Pinedo e il tuttofare Fernandez. Al loro posto, Martin in Ungheria testerà il numero uno del Barcelona Lorrio e due esterni diversi tra loro, il difensore del Barceloneta Larumbe e l’attaccante del Sabadell Sergi Cabanas. I punti fermi della Spagna restano Munarriz, 23enne universale chiamato a raccogliere l’eredità di Molina, e il centroboa Tahull, ’97 che fa parte ormai da tre anni della sua nazionale. Escludendo il mancino Mallarach e l’ex Posillipo Minguell, nessuno degli altri spagnoli ha il posto assicurato in vista degli Europei in casa, ai quali la Spagna dovrebbe presentarsi – Fina permettendo – con l’aggiunta di un fuoriclasse come Felipe Perrone (la sua naturalizzazione dovrebbe completarsi a giugno): aspettiamoci, dunque, una Roja motivatissima.
Il roster della Spagna: Lorrio, Motos (portieri), Barroso, A. Bustos, S. Cabanas, De Toro, Español, Granados, V. Gutierrez, Larumbe, Mallarach, Minguell, Munarriz, Tahull. All. D. Martin
LE ALTRE. Come per la Germania, per Romania, Francia e Georgia l’Europa Cup rappresenta un test in vista degli spareggi per gli Europei: con tre pass qualificazione a disposizione per la Super Final, però, a Spalato si assisterà ad un mini-torneo per il terzo posto. Dopo la mancata qualificazione alle Olimpiadi di Rio, nella scorsa stagione il c.t. rumeno Stanojevic ha inserito un gran numero di nuovi giocatori accanto a pochi senatori, come l’intramontabile Radu (36 anni) e Negrean, bomber dello Spandau. Assente in Ungheria Gheorghe, forse il talento più interessante sfornato dalla pallanuoto rumena degli ultimi anni: è da poco rientrato nello Steaua dopo un infortunio alla spalla e non è al meglio. Il portiere Tic, 21 anni, è il giocatore da seguire. La grande novità della Francia è il c.t., Nenad Vukanic, coach montenegrino che ha preso il posto di Hrvoje Hrestak dopo i Mondiali di Budapest, chiusi al 14° posto. Volti noti in squadra, dal campione d’Europa con lo Szolnok Crousillat all’esperto Marzouki, fino ai vari Khasz, Kovacevic, Garsau e Saudadier. La vera novità è Thomas Vernoux, attaccante/centroboa che compirà 16 anni il prossimo 21 marzo: per Paolo Malara, che l’ha promosso stabilmente in prima squadra al Marsiglia, è una promessa da seguire con molta attenzione. Tra le tre outsider del gruppo A la Georgia è forse quella con il potenziale tecnico minore. Tuttavia la nazionale caucasica, che ha cambiato c.t. a settembre, sostituendo Jovan Popovic con la leggenda nazionale Revaz Chomakhidze, può comunque far punti grazie a individualità come gli “italiani” Jelaca, Bitadze e Imnaishvili o al mancino Tsrepulja.
Il roster della Romania: Tic, Gavris (portieri), Radu, Negrean, Fulea, Szabo, Prioteasa, Teohari, Chioveanu, Cretu, Oanta, Ghiban, Georgescu, All. Stanojević.
Il roster della Francia: Garsau, Fontani (portieri), Canonne, Crousillat, Denux, Dino, Khasz, I. Kovacevic, Lepoint, Marzouki, Olivon, Rocchietta, Saudadier, Vanpeperstraete, Vernoux. All. Vukanic
Il roster della Georgia: Shubladze, Razmadze (portieri), Kavtaradze, Baghaturia, Imnaishvili, Meskhi, Magrakvelidze, Chikvaidze, Rurua, Jelaca, Tsrepulja, Bitadze, Gegelashvili. All. Chomakhidze
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GRUPPO B
CROAZIA. Dopo l’oro di Budapest, la Croazia puntava ad aprire un ciclo di successi, ma i problemi cardiaci di Sukno hanno necessariamente ridimensionato le aspirazioni dei Barakuda. Senza l’ex recchelino, dominare la pallanuoto mondiale sarà molto più complicato. Complicato, ma non impossibile, anche perché nel frattempo l’addio al Brasile di Josip Vrlic ha messo a disposizione del c.t. Tucak, che già poteva contare su un totem come Loncar, una coppia di centroboa da urlo, probabilmente la migliore al mondo in questo momento. Oltre ai centri, i punti di forza rimangono la coppia di mancini Jokovic-Javi Garcia, il dinamismo di Loren Fatovic e naturalmente Bijac, miglior giocatore Len della passata stagione. A Spalato, Tucak schiererà 11 campioni del mondo: oltre a Sukno, l’altro assente sarà Buslje. Il roster è completato dal mancino della Mladost Zovic, dal difensore Benic – occhio a lui, sempre più protagonista nello Jug – e dall’ex Posillipo Marinic-Kragic, autore di una bella stagione con lo Jadran Spalato.
Il roster della Croazia: Bijac, Marcelic (portieri), Macan, L. Fatovic, Loncar, Jokovic, Buljubasic, Vukicevic, Benic, Marinic-Kragic, J. Vrlic, Setka, J. Garcia, Zovic, Krapic. All. Tucak
SERBIA. Il confronto tra la Croazia e la Serbia è sicuramente uno dei temi più interessanti di questa prima fase di Europa Cup. Savic, però, ha deciso di nascondere un po’ la sua squadra, lasciando a casa fuoriclasse come Prlainovic, Stefan Mitrovic e Aleksic, per dare spazio a giocatori che sgomitano per un posto nella nazionale maggiore. In primis Strahinja Rasovic, 26enne attaccante di razza che non ha mai disputato una competizione maggiore con la Serbia perché chiuso dai protagonisti del Grande Slam serbo. O come i ventenni Drasovic, Stojanovic, Subotic e Djordje Lazic: per tutti loro l’Europa Cup rappresenta un’occasione per farsi notare e provare a guadagnarsi un posto per competizioni più importanti. Anche se con dei “rincalzi” (mai virgolette furono più adeguate), la Serbia resta una corazzata: a Mandic, Filipovic e Dusko Pijetlovic il compito di trascinare i Delfini a Spalato. P.s.: Randjelovic, colpito al volto da Radu martedì in World League, non è al meglio.
Il roster della Serbia: G. Pijetlovic, B. Mitrovic (portieri), Mandic, V. Rasovic, F. Filipovic, M. Cuk, Stojanovic, Subotic, S. Rasovic, Jaksic, Drasovic, Randjelovic, Ubovic, D. Pijetlovic, D. Lazic. All. Savic
GRECIA. Priva dell’infortunato Gounas e con Delakas lasciato a casa dal c.t. Vlachos, la Grecia si presenta al debutto in Europa Cup con una squadra ringiovanita: le due novità rispetto ai Mondiali di Budapest sono il difensore Skoumpakis, classe ’98, e l’attaccante Papanastasiou, ’99 che ha fatto sfracelli a livello giovanile in campo internazionale. Il peso della squadra, però, verterà ancora sulla coppia di centroboa Mourikis-Kolomvos (da verificare la brillantezza di quest’ultimo dopo mezza stagione all’Enka, in Turchia) e soprattutto sul trio di esterni composto da Fountoulis, Gennidounias e Vlachopoulos. È alla loro maestria tecnica che la Grecia si affida per continuare a splendere nella grande pallanuoto.
Il roster della Grecia: Flegkas, Zerdevas (portieri), Fountoulis, Gennidounias, Skoumpakis, Dervisis, Kapotsis, Pontikeas, Argyropoulos, Mourikis, Kolomvos, Papanastasiou, Vlachopoulos. All. Vlachos
LE ALTRE. Le chance di Olanda e Malta di rubare un posto in Super Final a una tra Croazia, Serbia e Grecia sono ridotte allo zero. Le due outsider hanno comunque interesse a ben figurare in vista degli spareggi per gli Europei di Barcellona della prossima settimana. Individualmente gli Oranje non sono male, ma costruire una squadra non è facile per il c.t. Van Galen considerato che la quasi totalità dei propri giocatori milita in campionati stranieri, tra Romania, Ungheria, Spagna e Italia. Proprio gli “italiani” Lindhout e Lucas rimangono i punti di riferimento di un gruppo che ormai da anni non riesce a mettere a frutto il suo potenziale e a cui, per motivi disciplinari, continua a mancare Gielen, difensore dello Spandau con centimetri e qualità. Per Malta, invece, il problema è tecnico. La nazionale di Izzo è indietro sul piano della qualità dei singoli: fare esperienza e limitare i danni dovrà essere l’obiettivo principale dei maltesi.
Il roster dell’Olanda: Wagenaar e De Koff (portieri), Veenhuis, Winkelhorst, Van den Burg, Van der Horst, Lindhout, Gottemaker, Van Ijperen, Muller, B. Hoepelman, Koopman, Lucas. All. Van Galen.
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