Gruppo A
WASPO HANNOVER-OLYMPIACOS 7-12 (1-3, 2-1, 2-3, 2-4)
Waspo Hannover: Schenkel, Corusic, Bukowski, Real 2, Da. Brguljan 1, A. Radovic 1, Jokic 1, Preuss, Sekulic, Estrany 1, Ban 1, Winkelhorst, Sucic. All. Seehafer
Olympiacos: Pavic, Mylonakis 2, Delakas 1, Gennidounias 1, Fountoulis 3, Nikolaidis 1, Dervisis, Buslje 1, Mourikis 1, Gounas 2, Argyropoulos, P. Obradovic, Galanopoulos. All. Vlachos
Arbitri: Severo (Ita) e Marosvari (Hun)
Note: sup. num. Waspo Hannover 3/7, Olympiacos 2/8
Dopo la sconfitta di Dubrovnik, l’Olympiacos torna a vincere battendo in trasferta la Waspo Hannover e consolidando così il primato del gruppo A della Champions League. I greci non riescono a servire con continuità i propri centroboa, ma fanno male dal perimetro e riescono sin dal primo quarto (2-0 con doppietta del rientrante Gounas) a prendere il comando di una partita che la Waspo Hannover interpreta con attenzione difensiva maggiore rispetto al solito. I tedeschi riescono a restare incollati al team di Vlachos fino al terzo quarto: sul 5-4 una bordata dalla distanza di Gennidounias e una controfuga di Fountoulis lanciano l’Olympiacos sul +3. I greci potrebbero prendere il largo, se non fosse per un’insolita imprecisione su uomo in più (addirittura 1/7 il loro score al 24’). Solo in avvio di ultimo quarto Fountoulis, su alzo e tiro, realizza il +4 che mette in sicurezza la vittoria dei biancorossi.
BARCELONETA-PARTIZAN 16-5 (4-2, 2-2, 6-1, 4-0)
Barceloneta: Linares, Famera 2, Granados 2, Munarriz 1, J. Vrlic, Larumbe 1, Paul 1, F. Fernandez 2, Tahull 1, Perrone 3, Mallarach 3, A. Bustos, Lopez Pinedo. All. C. Martin
Partizan: Risticevic, Vucinic 1, F. Jankovic, Lukic, D. Lazic, Tomic 1, M. Jankovic 1, Andrejevic, Manojlovic, Radanovic 1, N. Radonjic 1, Aksentijevic, Belopavlovic. All. S. Ciric
Arbitri: Kun (Hun) e Butz (Ned)
Note: sup. num. Barceloneta 11/14, Partizan 4/8
Continua a volare il Barceloneta, che affonda il Partizan e centra il 7° risultato utile consecutivo in Europa, scavalcando il Brescia al secondo posto. Grande concentrazione in avvio dei catalani, che sfruttano le prime due superiorità e scappano sul 4-1 lanciati da una doppietta dello slovacco Famera. Il Partizan, però, resta in partita giocando su Djordje Lazic e sfruttando poi l’arma dell’uomo in più (3/4 al 16’), arrivando a metà gara con sole 2 reti di distacco (6-4). Nel terzo parziale, però, il Barceloneta prende il largo grazie a un parziale di 5-0 aperto da un gol in superiorità di Munarriz: il Partizan non riesce a reagire, il finale di partita è poco più di un allenamento.
ORVOSI-JUG DUBROVNIK 4-7 (2-2, 1-2, 1-2, 0-1)
Orvosi: Bisztritsanyi, Dr. Brguljan, Gor-Nagy, Randjelovic, Salamon 1, Ga. Kovacs, Hegedus, Seman, Erdelyi 3 (1 rig.), M. Toth, Bundschuh, Ubovic, Barabas. All. L. Toth
Jug Dubrovnik: Bijac, Macan, L. Fatovic 4 (1 rig.), Loncar, Jokovic 2, J. Garcia, Ivankovic, V. Rasovic, Renzuto 1, Pavlicevic, Benic, Lozina, Jarak. All. Kobescak
Arbitri: Teixido (Esp) e Koryzna (Pol)
Note: sup. num. Orvosi, Jug. Rigori: Orvosi 1/1, Jug 1/1
Lo Jug non si ferma e vince anche a Budapest, in casa dell’Orvosi, restando in zona Final Eight. Con una doppietta nel primo quarto il solito Loren Fatovic consegna ai croati il ruolo della lepre. L’Orvosi resta incollata allo Jug nei primi 8’, ma nel secondo parziale un’invenzione del rientante Renzuto e un rigore trasformato da Fatovic permettono alla squadra di Kobescak, protetta dalle parate di Bijac, di piazzare il primo break (4-2). Dopo il gol del 4-3 di Salamon poco prima dell’intervallo lungo, nel terzo quarto lo Jug scappa sul +3, spinta dal quarto centro della gara di Fatovic, da una bordata di Jokovic per il 6-3 e da un uomo in meno giocato con grande intensità. L’Orvosi prova a rientrare, ma continua a sbattere contro la grande difesa in inferiorità dello Jug: nei secondi 16’ solo Erdelyi, su rigore, riesce a battere Bijac. E così il 7-4 di jokovic, a 4’20’’ dalla fine, risulta essere il punto esclamativo dello Jug, che vince e tiene il passo del Barceloneta.
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Gruppo B
SZOLNOK-JADRAN HERCEG NOVI 13-10 (6-3, 1-3, 2-2, 4-2)
Szolnok: V. Nagy, Gocic, Batori 1, Zalanki 1, D. Jansik 1, Mezei, Aleksic 4, Younger 2, Prlainovic 3, Mi. Cuk 1, Kis, Fulop, Kardos. All. Cseh
Jadran Herceg Novi: Kandic, Ukropina 1, Popadic 1, Krijestorac 1, D. Banicevic, Merkulov 1, B. Banicevic, Gardasevic, D. Radovic 2, Spaic, Draskovic 3 (1 rig.), M. Petkovic 1, Tesanovic. All. Gojkovic
Arbitri: Rakovic (Srb) e Khrizhanovskiy (Rus)
Note: sup. num. Szolnok 5/10, Jadran 2/4. Rigori: Szolnok 0/1, Jadran 1/1
Lo Szolnok batte soffrendo lo Jadran Herceg Novi ed evita una vera e propria crisi di risultati (veniva da due k.o. di fila con l’Eger in Champions). Gli ungheresi si abbattono con rabbia sui montenegrini nel primo quarto, la squadra di Cseh riesce a segnare 6 gol nei primi 8’: sul 3-2 il break di 3-0 con le reti di Aleksic, Younger e Zalanki. Lo Jadran, però, è squadra di carattere: Gojkovic la riorganizza e i montenegrini avviano la rimonta, conclusa dal 6-6 di Marko Petkovic in superiorità numerica. Sul 7-7 Prlainovic si lascia scappare il pallone alla battuta di un rigore e lo Jadran ne approfitta per operare il sorpasso con un gran tiro da posizione 4 di Krijestorac. Lo stesso Prlainovic rimedia con la rete dell’8-8 in transizione, poi è Aleksic, a 5’’ dalla fine del terzo quarto, a segnare il 9-8 ancora al termine di un 6 contro 5. Lo Jadran non si scolla, raggiungendo per 2 volte il pareggio nell’ultimo quarto: negli ultimi 3 minuti sono Prlainovic (gran gol da posizione 4 dopo essersi liberato della marcatura) e il solito Younger (micidiale il suo alzo e tiro) a regalare la vittoria ai campioni d’Europa, prima del 13-10 finale di Milos Cuk. Gli ungheresi restano comunque a -6 dalla Pro Recco.
SPANDAU BERLINO-STEAUA BUCAREST 11-9 (1-2, 1-2, 7-3, 2-2)
Spandau Berlino: Baksa, Saudadier, Gielen 4, Kueppers, Negrean 2, Juengling 1, Tadin, Dedovic 2, M. Stamm 2, Reibel, Restovic, Pjesivac, Peterfy. All. P. Kovacevic
Steaua Bucarest: M. Diakonow, D. Filipovic, Chioveanu, Gheorghe 1, Radoi 1, Bulijubasic 1, Delgado 1, Murisic 4 (1 rig.), Popescu, Robu, Ghiban 1, Goanta, Dragusin. All. Iosep
Arbitri: Golosoun (Blr) e Fogel (Isr)
Note: sup. num. Spandau 7/11, Steaua 5/7. Rigori: Steaua 1/1
Come a Bucarest, lo Spandau Berlino soffre la fisicità della Steaua, ma alla fine la spunta grazie alla sua maggiore qualità. Rumeni più cinici nei primi due quarti, la squadra di Iosep scappa sul +2 (4-2 di Buljubasic). Nella terza frazione, però, lo Spandau si trasforma in un uragano, colpendo ripetutamente dal perimetro con i suoi micidiali tiratori: Marko Stamm apre le danze, con lo Spandau che vola fino al 9-6 realizzato da Dedovic. Inutile il tentativo di rimonta dei rumeni, una doppietta di Gielen nell’ultimo quarto chiude il match.
AZC ALPHEN-EGER 4-14 (1-2, 1-4, 2-4, 0-4)
AZC Alphen: Urosevic, L. Nagy, T. De Mey, P. Ivosevic, Stienstra, De Zwaan, Van Gulik, Van Mil 1, Mandolini, Miralis 1, Indijic 1, M. Filipovic 1, Smith. All. Stevanovic
Eger: B. Mitrovic, Angyal 2, S. Rasovic 4, Avramovic 1, Hosnyanszky, Lorincz 1, Ad. Decker 3, Ge. Kovacs, B. Biros 1, Vlachopoulos 1, Bedo 1, Harai, Csiszar. All. Dabrowski
Arbitri: Boudramis (Gre) e Castagnola (Ita)
Note: sup. num. AZC Alphen 2/5, Eger 2/7.
L’Eger conserva il secondo posto del gruppo B, a 5 punti dalla Pro Recco, vincendo in casa dell’AZC Alphen. Olandesi in partita per un quarto, poi nel secondo Strahinja Rasovic e Vlachopoulos allargano la forbice per gli ungheresi: punteggio sul 6-2 a metà gara, 10-4 al 24’, 14-4 il finale.