Jadran Herceg Novi: Kandic, Ukropina 1, Popadic, Krijestorac 1, D. Banicevic, Merkulov 1, B. Banicevic, Gardasevic 1, D. Radovic, Mijuskovic, Draskovic 1, M. Petkovic, Tesanovic. All. Gojkovic
Pro Recco: Tempesti, F. Di Fulvio 4, Mandic 2, Bruni, Molina 1, Bodegas, A. Ivovic 4, Echenique 1, Alesiani 1, F. Filipovic 1, Aicardi 1, Tempesti. All. Vujasinovic
Arbitri: Alexandrescu (Rou) e Buch (Esp)
Note: sup. num. Jadran 1/2, Pro Recco 4/5. Rigori: Jadran 0/1
Stefano Tempesti
Dopo la caduta di Szolnok la Pro Recco si rialza e lo fa da grande
squadra, in casa di uno Jadran Herceg Novi che finora aveva fatto vedere
ottime cose in Champions League e che guidava il girone B da imbattuto.
I liguri, soprattutto, vincono nonostante le tante assenze. Oltre a
Sukno e Figari oggi Vujasinovic ha fatto a meno dello squalificato
Niccolò Gitto e ha tenuto in panchina per tutta la gara Bruni, reduce da
un colpo all’orecchio. In compenso s’è rivisto un gran Tempesti, che
tra Champions e campionato finora era sceso in acqua solo nella
trasferta di Catania: il capitano para il rigore che nel primo quarto
cambia il corso della gara, poi si trasforma in un muro per i ragazzini
dello Jadran. Pregevole ancora una volta la prestazione di Molina,
mentre Di Fulvio e Ivovic si sono ritagliati il ruolo di top scorer (4
gol), mostrando tutti i pezzi del loro ampio repertorio. La Pro Recco
torna a vincere, dunque, e si riprende la testa del gruppo B,
scavalcando proprio lo Jadran, penalizzato oggi dall’assenza del
centroboa Spaic, bloccato da un problema alla spalla: senza di lui, il
team di Gojkovic è parso privo di riferimenti.
Eppure in avvio lo Jadran è riuscito a spaventare la Pro Recco. I
liguri vanno sotto su alzo e tiro di Draskovic, poi trascorrono tutto il
quarto senza riuscire a servire il centroboa – Vujasinovic tiene fuori
dallo starting seven Aicardi, alternando gli esterni sui due metri – e
impensierendo Kandic solo con tiri prevedibili dalla distanza. Di Fulvio
pareggia dopo una respinta corta del portiere, ma Merkulov trova ancora
su alzo e tiro il 2-1. Il momento di difficoltà è fotografato dalle
urla di Molina, che dopo essere costretto al fallo da rigore su Popadic
in seguito a un rilancio sballato, se la prende con i compagni invocando
calma. La sfuriata funziona: Tempesti para il rigore di Merkulov, poi
Ivovic (in superiorità) e Filipovic in entrata ribaltano il punteggio
(3-2). Lo stesso Molina confeziona il +2 in avvio di secondo quarto:
“giostra” su Draskovic e Kandic in uscita battuto di sinistro. Privo di
Spaic, lo Jadran fatica ai 2 metri e allora prova a fare movimento per
liberare gli esterni, ma Tempesti si dimostra prontissimo sui tiri dal
perimetro.
La Pro Recco aspetta l’attimo buono per la fuga, lo trova al 14’, con
Mandic che guadagna espulsione e immediatamente fredda Kandic per il
5-2 con cui si arriva al 16’. Il break prosegue dopo l’intervallo lungo
grazie a Di Fulvio, a segno prima con un tiro cadendo all’indietro degno
del miglior Michael Jordan e poi in controfuga per il 7-2: 6-0 di
parziale per i recchelini, poi Ukropina rompe il digiuno dello Jadran
durato 14 minuti. Il terzo quarto si chiude sull’8-3, nell’ultimo la Pro
Recco dilaga in transizione, concludendo il match addirittura sul 15-5.
Liguri di nuovo al comando del gruppo B insieme allo Szolnok e alla
sorpresa Spandau.
Dopo la caduta di Szolnok la Pro Recco si rialza e lo fa da grande
squadra, in casa di uno Jadran Herceg Novi che finora aveva fatto vedere
ottime cose in Champions League e che guidava il girone B da imbattuto.
I liguri, soprattutto, vincono nonostante le tante assenze. Oltre a
Sukno e Figari oggi Vujasinovic ha fatto a meno dello squalificato
Niccolò Gitto e ha tenuto in panchina per tutta la gara Bruni, reduce da
un colpo all’orecchio. In compenso s’è rivisto un gran Tempesti, che
tra Champions e campionato finora era sceso in acqua solo nella
trasferta di Catania: il capitano para il rigore che nel primo quarto
cambia il corso della gara, poi si trasforma in un muro per i ragazzini
dello Jadran. Pregevole ancora una volta la prestazione di Molina,
mentre Di Fulvio e Ivovic si sono ritagliati il ruolo di top scorer (4
gol), mostrando tutti i pezzi del loro ampio repertorio. La Pro Recco
torna a vincere, dunque, e si riprende la testa del gruppo B,
scavalcando proprio lo Jadran, penalizzato oggi dall’assenza del
centroboa Spaic, bloccato da un problema alla spalla: senza di lui, il
team di Gojkovic è parso privo di riferimenti.
Eppure in avvio lo Jadran è riuscito a spaventare la Pro Recco. I
liguri vanno sotto su alzo e tiro di Draskovic, poi trascorrono tutto il
quarto senza riuscire a servire il centroboa – Vujasinovic tiene fuori
dallo starting seven Aicardi, alternando gli esterni sui due metri – e
impensierendo Kandic solo con tiri prevedibili dalla distanza. Di Fulvio
pareggia dopo una respinta corta del portiere, ma Merkulov trova ancora
su alzo e tiro il 2-1. Il momento di difficoltà è fotografato dalle
urla di Molina, che dopo essere costretto al fallo da rigore su Popadic
in seguito a un rilancio sballato, se la prende con i compagni invocando
calma. La sfuriata funziona: Tempesti para il rigore di Merkulov, poi
Ivovic (in superiorità) e Filipovic in entrata ribaltano il punteggio
(3-2). Lo stesso Molina confeziona il +2 in avvio di secondo quarto:
“giostra” su Draskovic e Kandic in uscita battuto di sinistro. Privo di
Spaic, lo Jadran fatica ai 2 metri e allora prova a fare movimento per
liberare gli esterni, ma Tempesti si dimostra prontissimo sui tiri dal
perimetro.
La Pro Recco aspetta l’attimo buono per la fuga, lo trova al 14’, con
Mandic che guadagna espulsione e immediatamente fredda Kandic per il
5-2 con cui si arriva al 16’. Il break prosegue dopo l’intervallo lungo
grazie a Di Fulvio, a segno prima con un tiro cadendo all’indietro degno
del miglior Michael Jordan e poi in controfuga per il 7-2: 6-0 di
parziale per i recchelini, poi Ukropina rompe il digiuno dello Jadran
durato 14 minuti. Il terzo quarto si chiude sull’8-3, nell’ultimo la Pro
Recco dilaga in transizione, concludendo il match addirittura sul 15-5.
Liguri di nuovo al comando del gruppo B insieme allo Szolnok e alla
sorpresa Spandau.
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