Gruppo A
WASPO HANNOVER-JUG DUBROVNIK 6-13 (3-4, 1-4, 1-0, 1-5)
Waspo Hannover: Schenkel, Corusic 1, Bukowski, Real, Da. Brguljan 2, A. Radovic 3 (1 rig.), Jokic, Preuss, Sekulic, Estrany, Ban, Winkelhorst, Sucic. All. Seehafer
Jug Dubrovnik: Bijac, Macan 1, L. Fatovic 2, Loncar, Jokovic 3, J. Garcia 2, Ivankovic, V. Rasovic 1, Renzuto 2 (1 rig.), Pavlicevic, Benic 2, Lozina, Jarak. All. Kobescak
Arbitri: Naumov (Rus) e Alexandrescu (Rou)
Note: sup. num. Waspo Hannover 2/9, Jug 6/10. Rigori: Waspo Hannover 1/2, Jug 1/1
La 3a giornata della fase a gironi di Champions League si apre con il primo successo esterno dello Jug, che passa in casa dellaWaspo Hannover, assai meno combattiva del match d’esordio contro il Brescia. In avvio si segna praticamente ad ogni azione, conRenzuto che apre le danze su rigore. Dopo il 3-3 di Darko Brguljan, però, lo Jug sistema le cose davanti a Bijac – pessimo l’inizio di gara del duo Benic-Macan – e costruisce la sua fuga. Loren Fatovic fa doppietta con l’uomo in più a cavallo del primo intervallo, poi un paio di parate di Bijac permettono a Benic, dalla distanza, di “battezzare” Schenkel per il 6-3. Garcia completa l’opera in superiorità per il 7-3, poi Benic, ancora su uomo in più (e sono 5/5 al 16’ per lo Jug), risponde all’alzo e tiro di Radovic, ribadendo il +4 con cui si arriva all’intervallo lungo. Nel terzo parziale l’attacco dei croati s’inceppa e tocca a Bijac evitare il ritorno della Waspo: dopo l’8-5 di Darko Brguljan, il portierone para un rigore al montenegrino ex Canottieri, assicurando allo Jug un tranquillo ultimo quarto. Macan, ancora Renzuto (bel tiro da posizione 5) e Viktor Rasovic in controfuga chiudono la gara che poi si conclude sul 13-6.
PARTIZAN-DINAMO MOSCA 10-14 (2-2, 3-4, 4-4, 1-4)
Partizan: Bevlopavlovic, Vucinic 1, F. Jankovic 2, Lukic 1, D. Lazic 1, Tomic, M. Jankovic 1, Andrejevic 1 (rig.), Manojlovic 1, Radanovic, Radonjic 1, Aksentijevic 1 1. All. S. Ciric
Dinamo Mosca: Ivanov, Lazarev 2, Koptsev, Subotic 1, Latypov 1, D. Pijetlovic 1, Bychkov 2, Nagaev 2, Radjen, Kholod 3, Lisunov 1, Shepelev, Kostrov. All. M. Zakirov
Arbitri: Gomez (Esp) e Spanudis (Gre)
Note: sup. num. Partizan 5/15, Dinamo Mosca 7/12. Rigori: Partizan 1/1
Prima vittoria esterna anche per la Dinamo Mosca, che passa a Belgrado contro il Partizan, oggi privo del portiere titolare Risticevic(in porta il secondo Bevlopavlovic). I russi – oggi con Lisunov e non Dereviankin ad alternarsi a Dusko Pijetlovic ai due metri – alternano cose positive a momenti di black out, come quando a fine primo quarto incassano 2 gol in 36’’, per il 2-2 dei primi 8’. Il copione si ripete nel secondo quarto, con il Partizan che passa dal 2-5 al 4-5 nel giro di appena 14’’, tenendo viva la partita. In avvio di terzo quarto il 19enne Vucinic firma addirittura il pareggio (6-6): a caricarsi sulle spalle la Dinamo Mosca è il capitano Kholod, con una tripletta nel giro di 5 minuti che lancia i russi sul 10-8. Nell’ultimo quarto, il break decisivo con Latipov e i mancini Nagaev e Lazarev che portano la Dinamo sul 13-9, piegando la resistenza di un buon Partizan, che paga però i troppo errori su uomo in più (5/15).
BARCELONETA-ORVOSI 12-6 (2-1, 4-1, 3-0, 3-4)
Barceloneta: Lopez Pinedo, Famera, Granados 1, Munarriz 4 (1 rig.), J. Vrlic, Larumbe 1, Paul, F. Fernandez 1, Tahull, Perrone 2, Mallarach 2, A. Bustos 1, Linares. All. C. Martin
Orvosi: Bisztritsanyi, Dr. Brguljan 1, Gor-Nagy, Randjelovic, Salamon 1, Ga. Kovacs, Hegedus, Seman 1, Erdelyi 1, M. Toth 1, Juhasz 1 (rig.), Ubovic, Barabas. All. Petik
Arbitri: Stavridis (Gre) e Schwartz (Isr)
Note: sup. num. Barceloneta 4/6, Orvosi 2/6. Rigori: Barceloneta 1/2, Orvosi 1/1
Partita da incorniciare per il Barceloneta, che contro l’Orvosi centra la prima vittoria stagionale in Champions League e conferma il grande equilibrio del gruppo A: fino ad oggi, gli ungheresi erano l’unico team a punteggio pieno del girone. Da incorniciare la prova difensiva dei catalani, che dopo il 2-2 di Drasko Brguljan al minuto numero 9 sigillano la porta di Lopez Pinedo (grandiosa la sua prestazione) per 15 minuti. L’Orvosi ha le sue colpe: la squadra di Petik viaggia a ritmo troppo basso, non riesce a innescare i propri centroboa e sbaglia anche gol molto facili. Il Barceloneta, trascinato da Munarriz e Perrone, infila un terrificante parziale di 8-0 che infiamma il pubblico catalano e demolisce psicologicamente l’Orvosi. Nell’ultimo quarto Chus Martin dà spazio anche al secondo portiere Linares, ma l’andamento della gara non cambia: 12-6 il punteggio finale.
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Gruppo B
JADRAN HERCEG NOVI-EGER 4-4 (1-0, 0-2, 2-1, 1-1)
Jadran Herceg Novi: Kandic, Ukropina 1, Popadic, Krijestorac, D. Banicevic, Merkulov 1, B. Banicevic, Gardasevic, D. Radovic 1, Spaic 1, Draskovic, M. Petkovic, Tesanovic. All. Gojkovic
Eger: B. Mitrovic, Angyal, S. Rasovic 1 (rig.), Avramovic, Hosnyanszky 2 (1 rig.), Lorincz, Ad. Decker, Ge. Kovacs, Cuckovic, Vlachopoulos 1, Bedo, Harai, Csiszar. All. Dabrowski
Arbitri: Voevodin (Rus) e Severo (Ita)
Note: sup. num. Jadran 1/7, Eger 0/5. Rigori: Eger 2/2
Ancora un grande risultato dello Jadran Herceg Novi, che pareggia con l’Eger e resta imbattuto nel girone B, conservando così 3 punti di vantaggio sui magiari. Primo quarto di grande sofferenza (specie in attacco) per gli ungheresi, che si ritrovano sotto 1-0 dopo 8’, colpiti dal centroboa Spaic. Nel secondo quarto la premiata ditta Vlachopoulos-Strahinja Rasovic ribalta il risultato, ma l’Eger continua a faticare con la palla in mano, specie su uomo in più. Nel terzo quarto un rigore di Hosnyanszky proietta gli ungheresi sul 3-1, ma lo Jadra non molla: i mancini Ukropina e Djuro Radovic confezionano il 3-3 prima dell’ultimo intervallo, in cui vanno a segno Merkulov e ancora Hosnyanszky. Dopo il 4-4 Kandic e Brane Mitrovic blindano le rispettive porte: è pareggio.
SPANDAU BERLINO-SZOLNOK 10-9 (5-4, 1-3, 2-1, 2-1)
Spandau Berlino: Baksa, Saudadier, Gielen, Ma. Cuk 3, Negrean 2, Juengling, Strelezkji, Dedovic 2, M. Stamm 1, Reibel 1, Restovic 1, Pjesivac, Peterfy. All. P. Kovacevic
Szolnok: V. Nagy, Gocic, Batori 1, Zalanki 3, D. Jansik, Mezei, Aleksic 1, Younger 1, Prlainovic 1, Mi. Cuk 1, Kis 1, Fulop, Kardos. All. Cseh
Arbitri: Calabrò (Ita) e Virijevic (Srb)
Note: sup. num. Spandau 3/9, Szolnok 5/9
Incredibile a Berlino: lo Spandau riesce a battere i campioni d’Europa dello Szolnok, incapaci di fermare ai due metri e sui pali Mateo Cuk (nella foto in alto), colossale centroboa di origine croata, naturalizzato tedesco, che in un rocambolesco minuto finale si toglie la soddisfazione di segnare il gol partita. È una vittoria clamorosa, quella della squadra di Petar Kovacevic, che in casa si conferma una grande realtà della pallanuoto europea. Non solo, il 10-9 finale è anche un clamoroso regalo alla Pro Recco, che battendo la Steaua potrà prendersi il primato solitario del gruppo B. Guidata da Negrean e Dedovic, la squadra di Petar Kovacevic si ritrova addirittura in vantaggio di 2 gol in avvio di secondo quarto (6-4). Avvertito il pericolo, lo Szolnok cambia marcia in avanti, trovando il pari con i gol di Younger e Aleksic e poi operando il sorpasso con Batori, ma la difesa dei magiari continua a fare acqua e così nel terzo quarto lo Spandau riprende in mano la partita con il gol in superiorità di Mateo Cuk e la staffilata di Marko Stamm per l’8-7. Milos Cuk pareggia per lo Szolnok, in avvio di ultimo quarto è ancora Mateo Cuk a punire Nagy, stavolta in superiorità numerica. Dopo il 9-8 dello Spandau, gli ungheresi falliscono tre uomini in più per agganciare il pareggio prima di un finale da infarto: a 45’’ dalla fine Zalanki infila il 9-9, ma nel suo ultimo possesso lo Spandau trova con Marko Cuk la rete della vittoria. I campioni cadono a Berlino.
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