Due squadre rivoluzionate, nella qualità e nel numero degli uomini. Parliamo di Grecia e Spagna, che si presenteranno ai Mondiali di Budapest con formazioni profondamente rinnovate, anche se in maniera differente. Due squadre che si confronteranno direttamente nel gruppo C, con Serbia e Sudafrica.
ADDII DOLOROSI. La Grecia di Vlachos, ad esempio, ha cambiato appena tre giocatori rispetto alle Olimpiadi di Rio de Janeiro… ma che giocatori. A Budapest, infatti, gli ellenici si presenteranno senza Christos Afroudakis e Emmanouil Mylonakis, praticamente le due menti pensanti della squadra negli ultimi anni, ritiratisi dalla nazionale dopo i Giochi brasiliani. Al loro posto il giovane talento dell’Olympiacos Argyropoulos e l’attaccante Kapotsis, compagno di Afroudakis nel Vouliagmeni, mentre Vlachos ha sostituito il secondo portiere Galanopoulos con Zerdevas, ex numero 1 dell’U20. La regia passerà interamente nelle mani dell’ex posillipino Vlachopoulos, a questo punto stella assoluta della Grecia, mentre in fase conclusiva l’apporto di Gounas e di Gennidounias (reduci entrambi da una grande stagione) sarà ancora più importante. Mourikis e Kolomvos restano un punto di forza ai due metri, ma senza più Afroudakis e Mylonakis servire i centroboa nei test pre-Mondiali è stato assai più complicato. Intatto il pacchetto di difensori, con Delakas, Dervisis e Pontikeas, ma molto in difesa dipenderà dalla crescita di Flegkas.
La Grecia ai Mondiali di Budapest: portieri: Konstantinos Flegkas, Emmanouil Zerdevas; difensori: Evangelos Ioannis Delakas, Georgios Dervisis, Kyriakos Pontikeas; attaccanti: Konstantinos Gennidounias, Ioannis Fountoulis, Marios Kapotsis, Stylianos Argyropoulos Kanakakis, Alexandros Gounas, Angelos Vlachopoulos; centroboa: Konstantinos Mourikis, Christodoulos Kolomvos. All. Vlachos.
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