giovedì 29 giugno 2017
mercoledì 28 giugno 2017
Playoff A2: Catania, bentornata in A1
Gara 2
TGROUP ARECHI-CATANIA 9-12 (2-2, 4-3, 2-6, 1-1) [serie chiusa sullo 0-2]
Tgroup Arechi: D. Busà, M. Luongo 2, Giordano 2, G. Esposito, Mutariello, C. Esposito 1, R. Busà 1, Iannicelli 1, L. Spinelli, De Rosa, Baldi 1, Massa 2, Ferrigno. All. Grieco
Catania: Graziano, Catania 1, Maiolino, La Rosa 3, Sparacino 1, Ferlito, Torrisi 3, Condemi, Kacar 2, Privitera 1, Russo 1, Stojcic, Pellegrino. All. Dato
Arbitri: Ceccarelli e Castagnola
Note: spettatori 300 circa. Luongo M. (TGA) fallisce un rigore ad 1.20 del 1 tempo.
Dopo cinque anni di serie A2 il Nuoto Catania fa ritorno nella massima serie di pallanuoto. A Salerno la squadra allenata da Giuseppe Dato ha vinto per 12-9 gara 2 della finale playoff contro la Tgroup Arechi, andando così a chiudere sul 2-0 la serie e ottenendo una meritata promozione: secondo nel girone Sud al termine della regular season, il Catania ha ottenuto 4 vittorie in 4 partite dei playoff (Lavagna eliminato in semifinale). L’Arechi non è riuscito a pareggiare il verdetto di gara 1: ad influire sulla sconfitta della squadra di Mario Grieco l’assenza del montenegrino Lobov, infortunato, e le condizioni non ottimali di altri elementi della squadra. La gara di oggi s’è decisa in avvio di terzo quarto, quando il Catania ha ribaltato il punteggio con un secco parziale di 4-0, passando dal 5-6 al 9-6: break aperto da Catania, poi in gol Torrisi, Privitera e La Rosa. L’Arechi ha provato a rientrare in partita, senza riuscirci: il gran gol dalla distanza di Russo per il 12-8, al 29’, ha di fatto chiuso l’incontro e ha dato il via alla festa etnea.
Settebello a Barcellona tra amarcord e futuro
Il 25° anniversario della finale olimpica di Barcellona ’92 tra il Settebello e la Spagna cadrà il 9 agosto, ma allora le due nazionali saranno in pausa, dopo le fatiche dei Mondiali di Budapest. Proprio in vista dell’appuntamento un Ungheria, i due team hanno pensato di anticipare le celebrazioni a oggi, approfittandone per un’amichevole di preparazione che si disputerà alle ore 19:30 alla Bernat Picornell, la piscina in cui l’Italia di Ratko Rudic entrò nella leggenda. Stasera, in tribuna, ci sarà anche lui, il maestro croato, che abbandonerà l’HaBaWaBa International Festival, dove figura tra gli ospiti speciali, per poi farvi ritorno giovedì. “Quella gara è stata tra le più emozionanti della mia carriera”, ci ha detto rievocando la finale olimpica del ’92.
ITALIA 1992
ITALIA DI OGGI
Anche Sandro Campagna fu tra i protagonisti di quell’evento, decisivo in diversi momenti della partita: alla Picornell l’attuale c.t. conquistò la prima medaglia olimpica della sua carriera, altre due (un argento e un bronzo) sarebbero poi arrivati da allenatore. La gara di stasera gli servirà per verificare lo stato di forma del Settebello dopo l’argento in World League e valutare anche la condizione dei 5 azzurri che sono rimasti a lavorare in Italia: non sappiamo se Nicholas Presciutti, Andrea Fondelli, Jacopo Alesiani, Lorenzo Bruni e Vincenzo Dolce saranno tutti della gara, di certo sono in corsa per soffiare un posto in squadra a chi a Ruza c’è andato.
L’Italia si troverà di fronte una Spagna in piena ricostruzione dopo gli addii di Molina, Echenique e Sziranyi, tre elementi chiave della squadra che l’ex c.t. Gabi Hernandez portò a Rio de Janeiro. Il nuovo commissario tecnico David Martin ha rinnovato il gruppo, pur non rinunciando ad alcuni elementi di esperienza come il portiere Lopez Pinedo e l’attaccante Español. Munarriz e Tahull sono gli astri nascenti della Roja, arrivata seconda dietro l’Ungheria nella Samartzidis Cup giocata la scorsa settimana: è principalmente a loro che l’Italia dovrà badare stasera. “Affrontiamo una buona partita per preparare il Mondiale – ha dichiarato Martin in una bella intervista a Mundo Deportivo – La squadra sta bene e l’Italia è sempre un avversario dalla grande reputazione. Sarà importante vedere a che livello siamo. Una rivincita del ’92? No, sarà una festa per ricordare quella partita, una delle migliori della storia”.
Il Settebello tornerà domani dalla Spagna e farà tappa a Siracusa, dove resterà in collegiale fino al 10 luglio. Dal 6 al 9 è in programma il torneo Sei Nazioni insieme a Usa, Australia, Croazia, Grecia e Russia.
Questi gli azzurri a disposizione del c.t. Campagna: Marco Del Lungo, Zeno Bertoli, Alessandro Nora e Nicholas Presciutti (Brescia), Vincenzo Renzuto (Posillipo), Alessandro Velotto e Vincenzo Dolce (Canottieri Napoli), Goran Volarevic, Matteo Aicardi, Michael Bodegas, Lorenzo Bruni, Francesco Di Fulvio, Jacopo Alesiani e Niccolò Gitto (Pro Recco), Valentino Gallo, Andrea Fondelli e Cristiano Mirarchi (Bpm Sport Management), Pietro Figlioli (senza squadra).
domenica 25 giugno 2017
World League Super Finale 2017 - Ruza (RUS)
Peccato Settebello: oro alla Serbia
ITALIA-SERBIA 9-10 (4-1, 0-2, 2-5, 3-2)
Italia: Del Lungo, F. Di Fulvio 3, N. Gitto 1, Figlioli 3, Mirarchi, Velotto, Nora, Gallo 1, Renzuto, Bodegas 1, Aicardi, Bertoli, Volarevic. All. Campagna
Serbia: B. Mitrovic, Subotic 2, V. Rasovic, Randjelovic, M. Cuk, D. Pijetlovic 3, Ubovic, Aleksic, Drasovic, F. Filipovic 1, Prlainovic 1 (rig.), S. Mitrovic 3, G. Pijetlovic. All. Savic
Arbitri: Buch (Esp) e Alexandrescu (Rou)
Note: sup. num. Italia 6/12, Serbia 7/9. Rigori: Serbia 1/1
La maledizione del Settebello in World League continua. Come nel 2011, gli azzurri vengono battuti in finale dalla Serbia e mancano ancora una volta l’appuntamento con l’unico oro che manca alla bacheca della pallanuoto maschile italiana, dovendosi accontentare del terzo argento dopo quelli del 2003 e del 2011. Stavolta, però, il team di Campagna c’è andato davvero vicino, pur non giocando una gara perfetta, quella che normalmente servirebbe per piegare un avversario come la Serbia. D’altra parte siamo in fase di preparazione per i Mondiali e nessun team, Settebello compreso, può ancora considerarsi al top. Il 10-9 finale regala ai serbi la 5a World League consecutiva, l’11a su 16 edizioni, e lascia l’amaro in bocca all’Italia, arrivata a giocarsela fino all’ultimo secondo contro i campioni olimpici. E protagonista di una partenza strabiliante, che l’ha proiettata sul 4-0 dopo 7’: da quel momento il Settebello s’è allontanato e avvicinato più volte all’oro, senza mai mollare. Per raggiungerlo, forse, avrebbe dovuto dare qualcosa in più in difesa: il 7/9 in inferiorità è un dato che pesa, specie se si pensa che 5 dei gol serbi in superiorità sono arrivati dai pali. Alla vigilia Campagna sperava di capire quanto il Settebello disti da Serbia e Croazia: la gara di oggi di sicuro gli ha fornito delle indicazioni utili (clicca qui per il commento post-gara del c.t.).
Dopo i primi 7’ serve qualche pizzicotto per capire che la partita degli azzurri non è sognata, ma reale. Il Settebello difende con grande abilità sui centroboa serbi, raddoppiando con ordine, e l’aggressività sugli esterni e in inferiorità numerica (0/2) impedisce a Filipovic e compagni di prendere tiri comodi. In avanti, l’Italia è spietata. Di Fulvio dalla distanza, poi Figlioli e Gitto (dimenticato dai Delfini) in superiorità (2/2), infine Bodegas che con coraggio (o incoscienza) sceglie di non difendere su un alzo e tiro di Filipovic per involarsi in controfuga uno contro zero. Mirarchi stoppa, Brane Mitrovic esce dai pali e l’italo-francese segna in palomba il 4-0 ai campioni olimpici: incredibile. Le urla di Savic nel time out che segue svegliano la Serbia, che si sblocca all’8’ in superiorità con il tiro dal piano di sopra di Stefan Mitrovic. Nel secondo quarto i Delfini rientrano in gara, anche perché l’Italia commette l’errore di dimenticarsi per due volte Dusko Pijetlovic davanti a Del Lungo: il centroboa segna il 4-2, poi guadagna il rigore che Prlainovic trasforma nel 4-3 con cui si arriva al 16’. A differenza della semifinale di ieri contro la Croazia, stavolta il Settebello impiega tempo per reagire agli errori e quasi rischia di soccombere. L’Italia fallisce 5 superiorità di fila, proprio mentre la Serbia, con Gojko Pijetlovic per Brane Mitrovic tra i pali – cambia marcia con l’uomo in più. Subotic segna il 4-4 in superiorità (e sono 3/3 di fila per i Delfini), poi viene perso in transizione dagli azzurri e può firmare comodamente anche il sorpasso. Figlioli, su uomo in più, sblocca l’Italia dopo 13’, ma la Serbia ha ormai preso in mano l’inerzia della gara.
In movimento dal palo Stefan Mitrovic detta legge – ma quanta libertà per lui -, sua la doppietta da altezza siderale che porta gli slavi sul 7-5. Di Fulvio accorcia, Filipovic ribadisce dalla distanza: 8-6 a 8’ dalla fine. L’intervallo restituisce lucidità agli azzurri, che in avvio di ultimo quarto infilano un terrificante parziale di 3-0: lo apre un superlativo Di Fulvio con una spettacolare controfuga, poi sono le bordate di Gallo e Figlioli, in superiorità, a costruire il 9-8 per l’Italia. Il Settebello c’è, ma nel finale, purtroppo, riemergono le difficoltà in inferiorità numerica: Pijetlovic segna due gol in fotocopia uscendo dal palo (6/6 dei serbi con l’uomo in più dal 9′ al 32′) e regala alla Serbia l’oro. La squadra di Savic è ancora la più forte: vedremo tra qualche settimana, ai Mondiali di Budapest.
sabato 24 giugno 2017
Pripreme za Svjetsko Prvenstvo Budimpesta 2017
HUNGARY - MONTENEGRO /2-3, 2-1, 4-0, 1-2/ 6-9
Sudije: Evans (CAN) - Galindo (ESP)
HUNGARY: Nagy, Zalanki (2), Batori, Salomon (1), Vamos (2), Hosnyanszky, Decker Ad. (1), Gro-Nagy (1), Turok, Varga De. (2), Mezei, Harai, Decker At. All. Marcz
MONTENEGRO: Lazovic, Drguljan Dr. (1), Banicevic, Krijestorac (2), Vidovic, Djurdjic, Draskovic, Ukropina (1), Radovic Dj., Misic (1), Cuckovic (1), Spaic, Kandic. All. Gojkovic
/1-0, 1-1, 2-1, 2-2, 2-3/ 3-3, 4-3, 4-4/ 5-4, 6-4, 7-4, 8-4/ 8-5, 9-5, 9-6/
Italia: Playoff A2: Catania-Arechi, atto primo
Finale promozione, capitolo uno. Catania e Tgroup Arechi scendono oggi in vasca alla piscina Scuderi per gara 1 della finale playoff di A2 maschile, primo round di una sfida che decreterà chi, tra etnei e salernitani, giocherà il prossimo anno nella massima serie. L’altra sfida promozione, quella tra Roma Nuoto e Florentia, inizierà invece solo il 28 giugno, a causa dell’assenza di Andjelo Setka, bomber dei giallorossi attualmente impegnato in World League con la Croazia.
Catania-Arechi è anche una sfida tra club e squadre molto diversi. Dagli anni ’90 in poi, la formazione etnea ha ripetutamente oscillato tra A1 e A2: la prima storica promozione avvenne nel 1991, l’ultimo campionato disputato nella massima serie risale alla stagione 2011/12. Guidata in panchina da Giuseppe Dato, ha concluso l’ultima regular season al secondo posto, superando la semifinale playoff contro il Lavagna senza grosse difficoltà.
L’Arechi, invece, è la grande novità della pallanuoto salernitana e campana: nel corso degli ultimi anni ha costruito un vivaio solido, dal quale ha tratto giocatori fondamentali per l’exploit di questa stagione, a cui ha affiancato elementi di esperienza e alta caratura tecnica, come Michele Luongo. Il team allenato da Mario Grieco è la grande rivelazione dei playoff: dopo il quarto posto in regular season ha sorpreso l’Imperia in semifinale e ora punta alla prima promozione in A1: un traguardo eccezionale se si pensa che il club presieduto da Gianluca De Rosa è nato appena nel 2010. Peccato che i salernitani non arrivino al top della condizione: mancherà per infortunio il montenegrino Lobov, mentre lo stesso Luongo e il 18enne Baldi non sono al meglio.
Infine è da sottolineare un dato importante: a prescindere da come terminerà questa finale, l’A1 acquisterà una piazza di grande valore. Catania e Salerno sono città in cui la pallanuoto ha storia, praticanti e in cui il pubblico in piscina non manca. Una buona notizia per il nostro movimento.
A2 maschile – Playoff – Finali
Gara 1
CATANIA-TGROUP ARECHI (ore 16, arbitri: Petronilli e Severo) [gara 2 il 28/6, ev. gara 3 il 1/7]
ROMA NUOTO-FLORENTIA [gara 1 il 28/6, gara 2 il 1/7, ev. gara 3 il 5/7]
Mercato: Trieste made in Partizan: arriva Vico
Nemanja Vico
Sarà un Trieste alla serba quello che vedremo nel prossimo campionato di A1 maschile. Dopo l’attaccante Drasko Gogov, il d.s. giuliano Andrea Brazzatti ha portato a termine l’ingaggio di un altro elemento cresciuto e svezzato dal Partizan di Belgrado: si tratta di Nemanja Vico, centroboa classe ’94 che nella passata stagione ha militato nel Vouliagmeni, risultando tra i protagonisti della vittoria a sorpresa sull’Olympiacos nella finale della Coppa di Grecia.
Vico, 191 cm per 100 kg, ha vinto due campionati serbi con il Partizan e nelle ultime due stagioni è entrato nel giro della nazionale allenata da Dejan Savic. “Già l’anno scorso ero sul punto di arrivare a Trieste – spiega il centroboa nel comunicato diffuso da Trieste – poi sono finito al Vouliagmeni. Ma adesso mi sento pronto per questa avventura, sono convinto che potremo fare una bella stagione e cercherò di dare il massimo ad ogni partita. Conosco bene Drasko Gogov, abbiamo giocato insieme nel Partizan per tanto tempo. Conosco anche il tecnico Krstovic, ha un ottimo metodo di allenamento. L’obiettivo di quest’anno sarà quello di piazzarci in una posizione di classifica tranquilla”.
Lo stesso Krstovic descrive Vico come un giocatore completo. “È un centroboa moderno, molto mobile, in possesso di ottime qualità fisiche e tecniche, è molto bravo anche in difesa. In Serbia è dietro soltanto a due campioni come Pijetlovic e Ubovic. Si tratta di un ragazzo che ha ancora notevoli margini di miglioramento, lui e Gogov potranno darci tantissimo a livello di carica agonistica e talento”.
venerdì 23 giugno 2017
World League 2017 - Ruza (RUS) Super Final, quarti: risultati e commenti
SERBIA-GIAPPONE 19-10 (4-1, 6-0, 4-3, 5-6)
Serbia: B. Mitrovic, Subotic 3, V. Rasovic 1, Randjelovic 1, M. Cuk 1, D. Pijetlovic 1, Ubovic 4, Aleksic 1, Drasovic 1, F. Filipovic 2, Prlainovic 1, S. Mitrovic 3, G. Pijetlovic. All. Savic
Giappone: Tanamura, Adachi, Kawamoto, Shiga 2, Yoshida, Iida, Shimizu 1, Takata, Arai 2, Inaba 1, Okawa 3, Araki 1, Fukushima. All. Omoto
Arbitri: Ortega (Usa) e Temirkanov (Rus)
Note: sup. num. Serbia 3/3, Giappone 1/5
La Serbia vola sul 10-1 nel secondo quarto contro il Giappone, poi si rilassa in difesa e chiude il match sul 19-10. L’ex bresciano Ubovic (nella foto in alto) il miglior marcatore dei Delfini con 4 gol.
KAZAKISTAN-CROAZIA 3-19 (0-6, 2-3, 0-6, 1-4)
Kazakistan: Makhmetov, Medvedev, Shvedov 1, Pilipenko, Altayev, Shmider, Shakenov 2, Verdesh, Ukumanov, Rudaj, Manafov, Turlykhanov, Shlemov. All. Knezevic.
Croazia: Bijac, Macan, A. Petkovic 2, Loncar 2, Jokovic 2, Buljubasic, Vukicevic 3, Buslje, L. Fatovic 2, Krapic 1, Setka 5, J. Garcia 2, Marcelic. All. Tucak
La Croazia non incontra problemi contro il Kazakistan e con il 6-0 del primo quarto risolve la pratica della qualificazione alla semifinale contro il Settebello. Setka è ancora una volta il più attivo in zona gol: ben 5 i centri del romanista.
STATI UNITI-RUSSIA 8-6 (2-1, 4-2, 2-1, 0-2)
Stati Uniti: Baron, Hooper 2, De Trane, Obert, Hallock, M. Vavic 1, Dunstan, Carniglia 2, Bowen 1, Ramirez 2, Roelse, Irving, Holland. All. D. Udovicic
Russia: Korneev, Lazarev, Vasiliyev, Derevyankin, Bugaychuk 1, Ashaev, Merkulov 2, Nagaev 2, Suchkov, Kholod 1, Lisunov, Shepelev, Ivanov. All. Evstigneev
Arbitri: Mercier (Fra) e Vlasic (Cro)
Gli Stati Uniti fanno sfumare i sogni dei padroni di casa della Russia, eliminandoli ai quarti di finale. Gli americani piazzano il break decisivo nel secondo quarto, passando dal 2-2 al 6-2 con i gol di Bowen, Marko Vavic, Ramirez e Carniglia. I russi provano a rientrare, ma la rimonta non si completa. Per gli americani, ora, c’è la Serbia.
***
Semifinali 5° posto (domani, 24 giugno)
AUSTRALIA-KAZAKISTAN (ore 15)
GIAPPONE-RUSSIA (ore 16:20)
Semifinali (domani, 24 giugno)
ITALIA-CROAZIA (ore 17:40)
SERBIA-STATI UNITI (ore 19)
Grcka: ‘’Samarcidis Kup’’: Remi Crne Gore i Španije u prvom kolu
Crna Gora – Španija /1:2, 2:2, 1:1, 1:0/ 5:5
Crna Gora: Lazović, Draško Brguljan, Banićević, Popadić, Vidović, Đurđić 1, Drašković, Ukropina 1, Đuro Radović 2, Mišić 1, Čučković, Murišić, Šćepanović.
Španija: Lopez, Munaris 1, Granados, Del Toro, Bustos 1, Kavanos, Baroso 2, Espanjol, Taulj 1, Larumbe, Maljarać, Gutijeres, Motos.
Raspored turnira u Grčkoj:
Petak, 23. jun:
8:45h Crna Gora – Španija 5:5
10:00h Kanada – Grčka
18:45h Mađarska – Kanada
20:00h Grčka – Španija
Subota, 24. jun:
8:45h Kanada – Španija
10:00h Mađarska – Crna Gora
18:45h Kanada – Crna Gora
20:00h Grčka – Mađarska
Nedjelja, 25. jun:
8:45h Mađarska – Španija
10:00h Grčka – Crna Gora
giovedì 22 giugno 2017
Wold League Super Final - 3a giornata: risultati e commenti
Gruppo A
SERBIA-STATI UNITI 15-8 (4-3, 6-1, 2-1, 3-3)
Serbia: B. Mitrovic, Subotic, V. Rasovic 1, M. Cuk, D. Pijetlovic 2, Ubovic 1, Aleksic 1, Drasovic 1, F. Filipovic 2, Prlainovic 3, S. Mitrovic 4, G. Pijetlovic. All. Savic
Stati Uniti: Baron, Hooper, De Trane, Obert, Hallock 3, M. Vavic 2, Dunstan 2, Carniglia, Bowen, Ramirez, Roelse, Irving 1, Holland. All. D. Udovicic
Arbitri: Alexandrescu (Rou) e Krizanovski (Rus)
Note: sup. num. Serbia 2/4, Stati Uniti 1/8
La Serbia, pur priva dell’acciaccato Randjelovic, non fa prigionieri e affonda anche gli Stati Uniti, concludendo con 9 punti il girone: scontato il successo nei quarti di domani contro l’ultima del gruppo B (probabilmente il Giappone), i campioni olimpici sono già in semifinale. I giovani statunitensi hanno tenuto testa per un tempo ai Delfini di Savic: il terrificante parziale di 6-1 del secondo quarto, con Prlainovic autore di 3 gol, ha trasformato la gara in un allenamento. Decisiva la solita abilità con l’uomo in meno dei serbi – Brane Mitrovic e Gojko Pijetlovic hanno giocato due quarti a testa -, 1/8 lo score in superiorità degli americani.
LA CLASSIFICA: Serbia 9, Italia 5, Stati Uniti 4, Kazakistan 0.
***
Gruppo B
CROAZIA-AUSTRALIA 8-3 (3-0, 0-1, 3-0, 2-2)
Croazia: Bijac, Macan 1, A. Petkovic 1, Loncar, Jokovic, Buljubasic 1, Vukicevic, Buslje 1, L. Fatovic, Krapic, Setka 3, J. Garcia 1, Marcelic. All. Tucak
Australia: Slade, Putt, G. Ford, Kayes, Power 1, Edwards, Gilchrist, Younger 1, A. Ford, Fannon, Hollis, Brooks 1, Hrysanthos. All. E. Fatovic
La Croazia chiude a punteggio pieno il gruppo B della Super Final di World League domando anche l’Australia. Ancora una volta, è la difesa a fare la differenza per i Barakuda, che concedono appena un gol agli Aussie nei primi tre quarti di gioco. Davanti ispirato il romanista Setka (nella foto in alto), autore di una tripletta.
GIAPPONE-RUSSIA 5-12
LA CLASSIFICA: Croazia 9, Russia 6, Australia 3, Giappone 0.
***
Quarti di finale (domani, 23 giugno)
ITALIA-AUSTRALIA (ore 15)
SERBIA-GIAPPONE (ore 16:20)
KAZAKISTAN-CROAZIA (ore 17:40)
STATI UNITI-RUSSIA (ore 19)
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