BPM SPORT MANAGEMENT-SAVONA 9-6 (2-2, 2-1, 3-1, 2-2)
Bpm Sport Management: Lazovic, Gallo, N. Gitto 1, Valentino, Blary, A. Petkovic 4, S. Luongo, Jelaca, Mirarchi 2, Bini 1, Razzi, Deserti 1, Viola. All. Baldineti
Savona: Antona, J. Colombo 1, Damonte, Conterno, L. Bianco 1, Ravina 1, Grosso, K. Milakovic 2, G. Bianco, Gounas, Piombo, Sadovyy 1, Missiroli, All. Angelini
Arbitri: Lo Dico e Ceccarelli
Note: sup. num. Sport Management 5/7, Savona 1/7.
Come un anno fa, la Bpm Sport Management batte il Savona nei quarti della Final Six Scudetto: in semifinale se la vedrà ancora con il Brescia, in un match che si annuncia bollente. Freddino, invece, l’ambiente del Palazzo del Nuoto, oggi semivuoto: vani gli sforzi dell’organizzazione, se un quarto di finale tra due squadre che non appartengono alla città ospitante si gioca alle ore 19 di un giovedì, è davvero complicato che la piscina si riempia. Il pericolo a questo punto è che le semifinali scudetto di domani, in programma alle ore 15:30 e alle 17, si giochino davanti ad un pubblico addirittura inferiore e che solo il playout che vede coinvolto il Torino, squadra di casa, e la finale scudetto riescano a attirare spettatori. Un eventualità, questa, già verificatasi a Sori un anno fa: Torino non presenta le stesse difficoltà logistiche della cittadina ligure e dunque un’eventuale flop in termini di presenze non avrebbe giustificazioni legate alla sede dell’evento. Federnuoto e società, pertanto, hanno il dovere di riflettere sull’opportunità di riproporre la formula della Final Six nella prossima stagione. O, almeno, di riproporla così com’è oggi.
Quanto alla partita, si gioca a ritmi piuttosto lenti, con il Savona che nei primi due quarti riesce a tenere testa alla Bpm grazie ad una buona difesa e alla qualità dei suoi tiratori, bravi a fare male dalla distanza. Sul 2-2, nel secondo quarto, Petkovic da posizione 2 e Bini in superiorità firmano il primo break della Sport Management, ma Milakovic tiene in corsa i liguri. Nel terzo quarto, però, la squadra di Baldineti trova il modo di scrollarsi di dosso i liguri: dopo il botta e risposta Mirarchi-Colombo, i mastini vanno sul 7-4 con la deviazione volante di Deserti (gran movimento ai due metri il suo) e una rete in superiorità di Mirarchi. Lazovic non si fa più sorprendere dalla distanza e così per il Savona la gara si fa complicata. Milakovic rompe il digiuno, poi la doppietta di Petkovic in superiorità (5/7 della Bpm) porta la squadra di Baldineti sul 9-5 e di fatto chiude la gara con largo anticipo. Una prodezza di Sadovyy l’ultimo sussulto di una gara che il Savona perde anche per la pessima media con l’uomo in più (1/7). La Bpm, invece, non tradisce: per i mastini è arrivato il momento più importante della stagione.
“Ci aspettavamo questo tipo di partita – ha dichiarato Baldineti alla fine – I ragazzi sono stati bravi ad uscire alla distanza e a portare a casa la vittoria. Non sono stato d’accordo con alcune decisioni arbitrali, a mio avviso molto dubbie. Ora, però, pensiamo al Brescia. Ci aspetta una partita molto difficile”.
POSILLIPO-CANOTTIERI NAPOLI 8-9 (4-3, 1-3, 1-1, 2-2)
Posillipo: Negri, Cuccovillo, Rossi, Foglio, Klikovac, G. Mattiello 3, Renzuto, Subotic 1, Vlachopoulos 1, Marziali, Dervisis, Saccoia 3, Sudomlyak. All. Occhiello
Canottieri Napoli: Vassallo, Buonocore, Maccioni, Baviera, Giorgetti 2 (1 rig.), Borrelli, Dolce 2, Campopiano, M. Gitto 1, Velotto, Baraldi 4, Esposito, Rossa. All. Zizza
Arbitri: D. Bianco e L. Bianco
Note: sup. num. Posillipo 6/12, Canottieri Napoli 5/10. Rigori: Canottieri 1/1. Espulso Renzuto a 25’30’’ per gioco violento
Il Palazzo del Nuoto non riempie neanche per il derby e questo sì è un vero peccato. Non ce ne vogliano Bpm e Savona, ma la gara tra Posillipo e Canottieri Napoli si gioca su altri ritmi e regala più emozioni. La vince la squadra di Zizza, nonostante Velotto tenuto sorprendentemente in panchina pur non essendo infortunato. Il “10” è entrato in acqua solo nel primo quarto e nel finale di gara: “con la testa non era in partita” spiegherà poi Zizza. Le semifinali – e la finale per il 5° posto – saranno dunque le stesse di un anno fa: il Posillipo manca l’ingresso tra le top 4 per il terzo anno di fila. In una gara con tanti fischi ai due metri, non tutti azzeccati da parte dei due Bianco, la Canottieri fa valere la forza di Baraldi, tornato in gran forma dopo una stagione di alti e bassi. Bene anche Dolce, in regia e al tiro, e Vassallo. Al Posillipo non è bastata la voglia con cui aveva iniziato la partita.
Una rabbiosa e spettacolare doppietta di Saccoia apre la gara e un primo quarto scoppiettante, che conta 7 reti in meno di 6 minuti. Il Posillipo va tre volte sul +2, perché anche Mattiello segna due gol, ma la Canottieri si tiene in scia, grazie al 3/4 su uomo in più che mette in luce la mira di Dolce. L’unico uomo in più fallito è quello del potenziale 4-4, che arriva comunque nel secondo quarto: lo segna Giorgetti in controfuga. Nei minuti seguenti il Posillipo perde brillantezza con l’uomo in più (passa da 2/2 a 3/6), mentre i centroboa rossoverdi faticano contro i difensori di Zizza più di quanto faccia Baraldi con quelli di Occhiello: dopo il 5-4 di Vlachopoulos, il gigante di Carpi ribalta il punteggio con due splendide giocate che valgono il 6-5 della Canottieri con cui si arriva all’intervallo lungo. Nel terzo quarto le difficoltà offensive del Posillipo si aggravano, mentre dall’altra parte Baraldi continua a dominare ai due metri: dopo una prima superiorità sprecata, i giallorossi trovano con il loro centroboa, ben assistito da Campopiano, la rete del 7-5. I giallorossi sprecano addirittura per due volte l’uomo in più del +3: il secondo errore pesa, perché rianima il Posillipo, che alla prima occasione in superiorità firma il -1 con Subotic.
Nell’ultimo quarto succede di tutto: la Canottieri si riporta sul +3, con un passante di Gitto e un rigore trasformato da Giorgetti, concesso per interferenza di Renzuto, espulso per un calcio a Baraldi; il Posillipo risponde con 2/2 sulle superiorità successive, segnate da Saccoia e Mattiello. Sul 9-8 la Zizza rispedisce in acqua Velotto, ma è il Posillipo ad avere ancora l’opportunità di pareggiare: dopo il time out di Occhiello, però, i rossoverdi gestiscono male il possesso e forzano un tiro che Vassallo controlla. Bravo il portiere salernitano anche sull’ultimo tiro di Subotic, la Canottieri chiude il derby dei quarti con il pallone in mano dopo l’ultimo time out della partita. In semifinale contro la Pro Recco, come un anno fa, ci va la squadra di Zizza, ma il Posillipo a fine gara presenta ricorso per 3” che sarebbero spariti dal tabellone dopo l’ultimo time out degli avversari.
“È stata una grande vittoria – il commento a caldo di Zizza -, una vittoria di cuore. I ragazzi hanno mostrato spirito di squadra, di sacrificio, ricompattandosi in un momento di difficoltà. La semifinale è giusto premio tutti loro, specie ai giovani, che in queste occasioni crescono sempre di più. Velotto? Con la testa non è entrato in partita e ho preferito tenerlo fuori. Baraldi? È stato strepitoso: nonostante le difficoltà e la decisione di lasciarci ha dimostrato di essere un signor giocatore e di saper incidere nei momenti importanti”.
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