Gruppo A
WASPO HANNOVER-PARTIZAN 16-6 (5-2, 4-0, 4-2, 3-2)
Waspo Hannover: Schenkel, Corusic, Bukowski 2 (1 rig.), Real 3
(1 rig.), Da. Brguljan 3, A. Radovic 6 (2 rig.), Jokic 2, Preuss,
Sekulic, Ban, Ma. Tkac, Winkelhorst, Sucic. All. Seehafer
Partizan: Risticevic, Vucinic 2, F. Jankovic 1, Lukic, D.
Lazic 1, Tomic, M. Jankovic, Andrejevic 2, Kasum, Radanovic, N.
Radonjic, Aksentijevic, Belopavlovic. All. S. Ciric
Arbitri: Birakis (Gre) e Golikov (Rus)
Note: sup. num. Waspo Hannover 4/6, Partizan 2/6. Rigori: Waspo Hannover 4/4
Dopo tre sconfitte consecutive la Waspo Hannover torna a vincere in Champions League travolgendo il Partizan per 16-6. I tedeschi allungano già nel primo quarto, con un parziale di 4-1 aperto dalle reti di Jokic e
Darko Brguljan e rifinito, dopo il 3-2 di Djordje Lazic, dai gol in
superiorità di Bukowski e Real. Il break prosegue nel secondo quarto,
ancora con Real, Darko Brguljan e Sasha Radovic: i montenegrini
segnano entrambi una doppietta, con il tabellone che, al 17’, dice 10-2
per la Waspo Hannover. La goleada prosegue anche nel finale: Radovic il miglior marcatore, ben 6 i sigilli dell’ex Posillipo.
ORVOSI-OLYMPIACOS 6-10 (2-3, 1-2, 2-4, 1-1)
Orvosi: Bisztritsanyi, Dr. Brguljan, Gor-Nagy, Randjelovic,
Salamon 3, M. Toth, Hegedus, Seman 1, Erdelyi 1, Juhasz, Bundschuh 1,
Ubovic, Barabas. All. Petik
Olympiacos: Pavic, Mylonakis, Delakas, Gennidounias 3,
Fountoulis 2, Nikolaidis 1, Dervisis, Buslje, Mourikis 1, Gounas 2 (1
rig.), Argyropoulos, P. Obradovic 1, Galanopoulos. All. Vlachos
Arbitri: Teixido (Esp) e Severo (Ita)
Note: sup. num. Orvosi 3/10, Olympiacos 3/6
L’Olympiacos conferma la propria leadership nel gruppo A vincendo anche a Budapest, in casa dell’Orvosi, e restando così l’unica squadra imbattuta in Champions League. Partita durissima sin dal primo fallo, il team di Vlachos conduce nel punteggio ma solo nel secondo quarto riesce a piazzare il primo vero break. Ci pensa il solito Gennidounias,
l’uomo dei gol pesanti, che sul 3-3 infila una doppietta per il +2
protetto poi dalle parate di Pavic. Nel terzo quarto l’Olympiacos
allarga la forbice grazie ai suoi centroboa: Mourikis guadagna il rigore
che Gounas trasforma nel 6-3, il giovane Nikolaidis firma il 7-3. Fountoulis completa l’opera con la rete dell’8-3 che pare spegnere del tutto l’Orvosi, ripetutamente stoppato dalle parate di Pavic. Gli ungheresi provano a rientrare, i minuti seguenti servono solo a rendere meno pesante il passivo.
BARCELONETA-DINAMO MOSCA 7-7 (1-3, 2-2, 3-0, 1-2)
Barceloneta: Lopez Pinedo, Famera, Granados, Munarriz 3, J.
Vrlic, Larumbe, Paul, F. Fernandez, Tahull, Perrone 1, Mallarach 3, A.
Bustos, Linares. All. C. Martin
Dinamo Mosca: Ivanov, Lazarev 4, Koptsev, Dereviankin, Latypov
1, Subotic, Bychkov, Nagaev 2 (1 rig.), Radjen, Kholod, Lisunov,
Shepelev, Kostrov. All. M. Zakirov
Arbitri: Stavridis (Gre) e Peris (Cro)
Note: sup. num. Barceloneta 4/11, Dinamo Mosca 1/4. Rigori: Dinamo Mosca 1/1
Il primato dell’Olympiacos è rafforzato dal pareggio tra Barceloneta
e Dinamo Mosca, risultato che lascia i russi al secondo posto con 10
punti, ma con 3 lunghezze di ritardo dai campioni di Grecia. Nonostante
l’assenza di Dusko Pijetlovic – Zakirov punta sul duo di centri della nazionale russa Lisunov-Dereviankin
– la Dinamo parte fortissimo, trascinata come al solito dalla sua
coppia di straordinari tiratori mancini: subito doppietta per Nagaev, poi Lazarev fa 3-0 dopo 5’ di gioco. È Perrone
a svegliare il Barceloneta, poi arriva la doppietta di Mallarach per il
3-3: tutto da rifare per la Dinamo, che conduce nel punteggio fino alla
fine del terzo quarto. A 36’’ dall’ultimo intervallo Munarriz mette la freccia per il Barceloneta con il gol del 6-5. Il pubblico catalano si infiamma, lo spegne il solito Lazarev
con un fantastico gol del 6-6 dalla distanza, seguito dal 7-6 in
transizione. Ancora il solito Munarriz, su alzo e tiro, agguanta il
pareggio. Ivanov fa buona guardia nel finale e nell’ultimo minuto è la
Dinamo a sprecare la superiorità della possibile vittoria. Per il
Barceloneta è il terzo pareggio in 5 gare di Champions League.
***
Gruppo B
SPANDAU BERLINO-EGER 10-9 (3-4, 4-3, 2-0, 1-2)
Spandau Berlino: Baksa, Saudadier, Gielen 1, Ma. Cuk, Negrean
2, Juengling, Kueppers, Dedovic 1, M. Stamm 2, Reibel 3, Restovic,
Pjesivac 1, Peterfy. All. P. Kovacevic
Eger: B. Mitrovic, Angyal, S. Rasovic 1, Avramovic,
Hosnyanszky 1, Lorincz, Ad. Decker, Ge. Kovacs 1, Cuckovic, Vlachopoulos
2, Bedo 1, Harai 3, Csiszar. All. Dabrowski
Arbitri: Petronilli (Ita) e Margeta (Slo)
Note: sup. num. Spandau 7/10, Eger 5/11
Lo Spandau Berlino continua a fare meraviglie in Champions League: dopo lo Szolnok, la squadra di Petar Kovacevic affonda anche l’Eger,
volando in testa alla classifica insieme alla Pro Recco e allo
Szolnok; l’Eger, invece, è quinto a 3 punti dalla quarta del gruppo B,
lo Jadran Herceg Novi. Gli ungheresi partono determinatissimi e
trascinati da Vlachopoulos (doppietta nei primi 4’) scappano sul
3-0. Lo Spandau, però, non è squadra che si arrende. Il team di Petar
Kovacevic ricuce lo strappo grazie all’ottima interpretazione dell’uomo
in più: a 41’’ dalla fine del primo quarto Marko Stamm segna il -1 (4-3), poi lo Spandau resta in scia fino ad agguantare il pareggio al 12’ con il rumeno Negrean (7-7). Nel terzo quarto i tedeschi mettono la freccia: il centroboa montenegrino Pjesivac firma il sorpasso, l’olandese Gielen
trova il 9-7 su alzo e tiro, per il 4-0 di parziale ai danni dell’Eger.
Sotto di due gol, la squadra di Dabrowski prova ad alzare il ritmo, ma
spreca troppo su uomo in più e fatica a rientrare. Il 10-7 segnato dal
20enne Reibel a 6’37’’ dalla fine (ben 3 gol per il talento di
casa) complica la situazione degli ungheresi, rianimati nel finale da
una doppietta di Harai, Finale all’assalto, ma Baksa respinge il pericolo e regala allo Spandau un’altra storica vittoria.
AZC ALPHEN-SZOLNOK 6-17 (1-4, 4-5, 1-5, 0-3)
AZC Alphen: Urosevic, Coric 1, De Mey, P. Ivosevic, Stienstra,
L. Nagy, Van Gulik, Van Mil 1, Mandolini, Miralis, Indijic 2, M.
Filipovic 2, Smith. All. Van der Wild
Szolnok: V. Nagy, Hangay 1, Batori 1, Zalanki, D. Jansik 2,
Mezei, Aleksic 3, Younger 4, Prlainovic 3, Mi. Cuk 1, Kis 1, Fulop 1,
Kardos. All. Cseh
Arbitri: Mercier (Fra) e Spanoudis (Gre)
Note: sup. num. AZC Alphen 2/8, Szolnok 6/8
Lo Szolnok vince in casa dell’AZC Alphen, fanalino di
coda del gruppo B, e torna in testa in compagnia della Pro Recco e della
sorpresa Spandau Berlino. Cseh tiene a riposo Gocic – al suo posto c’è Hangay
– e Viktor Nagy, schierando il secondo Kardos tra i pali. Il 4-0 in
avvio (con doppietta di Aleksic) mette la gara in discesa per gli
ungheresi, ma nel secondo parziale l’AZC Alphen si sveglia, rimontando
fino al -2 (7-5) di Indjic al 12’. Lo Szolnok non vuole correre
pericoli e così in un minuto Younger e Prlainovic rimettono i campioni
d’Europa a distanza di sicurezza. Il resto della gara è pura accademia,
gli ungheresi si impongono per 17-6.