Gruppo A
OLYMPIACOS-BRESCIA 8-4 (2-2, 2-0, 1-2, 3-0)
Olympiacos: Pavic, Mylonakis 2, Delakas, Gennidounias, Fountoulis 1, Buslje, Pontikeas, Ntoskas 1, Mourikis 1, Kolomvos 1, M. Janovic 1, Español 1, Galanopoulos. All. Vlachos
Brescia: Del Lungo, Guerrato, C. Presciutti, Randjelovic, Paskovic, Rizzo, Muslim, Nora, N. Presciutti 3, Bertoli, Ubovic, Napolitano 1, Dian. All. Bovo
Note: sup. num. Olympiacos 5/8, Brescia 4/9
Mettiamola così: da qui in poi, per il Brescia, è tutto in discesa. La squadra di Bovo non poteva iniziare la fase a gironi della Champions League su campo peggiore del Pireo, casa dell’Olympiacos, ovvero una delle candidate alla vittoria finale di questa competizione. I greci ci andarono vicini l’anno scorso, battuti in finale dallo Jug: quest’anno hanno deciso di ritentare con una formula diversa, meno greci e più campioni internazionali, come Mladjan Janovic, Buslje e Español. Il loro potenziale è enorme. Detto questo, il Brescia ci gioca alla pari, e questo è il dato positivo da trarre per Bovo. Specie in fase difensiva, con il Brescia che riesce a lungo a limitare i pericolosi centroboa ellenici. I problemi, semmai, sono davanti: in fase di ripartenza, i lombardi non strappano, permettendo ai greci di rientrare ai loro ritmi; con l’uomo in più, poi, subiscono l’aggressività degli avversari, senza riuscire a velocizzare il palleggio. Il 4/9 finale su uomo in più è un dato che pesa. In avvio pare andare bene, anche grazie a un ispirato Nicholas Presciutti, autore nel complesso di una gran partita. Sul 2-2 arriva il primo strappo dell’Olympiacos, grazie a una controfuga di Ntoskas e a un gol in superiorità di Janovic. Il Brescia resta in scia e sul 5-3, nel terzo quarto, sembra poter rientrare: prima annulla ai greci l’uomo in più del +3, poi Napolitano trasforma la superiorità del 5-4. In avvio di ultimo quarto Fountoulis dalla distanza rimette sul +2 il team di Vlachos, aiutato da un Del Lungo oggi non impeccabile. Poi la differenza la fa la difesa ellenica, guidata da un ottimo Pavic. Kolomvos e Mylonakis chiudono i giochi nel finale, ma l’8-4 è forse troppo severo per il Brescia.
ORVOSI-SZOLNOK 8-9 (2-2, 1-3, 2-2, 3-2)
Orvosi: Barabas, Dr. Brguljan, Batori 2, A. Nagy 1, Salamon 1, Zalanki 1, Hegedus, Seman 1, Gor-Nagy, Juhasz, Bundschuh 1, Nikic 1, Bisztritsanyi. All. Vincze
Szolnok: V. Nagy, Gocic, Crousillat, Vamos 4, Jansik, Mezei, Aleksic, Younger 2, Prlainovic 1 (rig.), De. Varga 1, Kis, Fulop 1, Kardos. All. Cseh
Arbitri: Gomez (Ita) e Buch (Esp)
Note: sup. num. Orvosi 5/11, Szolnok 4/7. Rigori: Szolnok 1/1. Uscito 3 f. Bundschuh, Prlainovic e Jansik nel III quarto, Younger nel IV
Il derby magiaro del gruppo A lo vince lo Szolnok, in un finale assolutamente da brivido. L’Orvosi non può che disperarsi perché, dopo una gara ad inseguire gli avversari, era riuscito ad agguantare il pareggio a 7’’ con una rete di Batori in superiorità numerica. Gara finita? Niente affatto: sulla sirena Vamos pesca il jolly e confeziona la beffa dell’anno ai danni dell’Orvosi.
OLYMPIC NIZZA-SPANDAU BERLINO 6-8 (1-1, 1-2, 3-2, 1-3)
Olympic Nizza: Garsau, Bachelier, Mutambayi, Cakic 1, Monneret 1, Rocchietta, Hansen 1, Izdinsky 1, Crosetti, Laversanne 2, Bruyere, Chandieu, Guilloteau. All. Nardon
Spandau Berlino: Baksa, Saudadier 1, Gielen, Mateo Cuk 2, Preuss, Jungling, Marzouki 2, Dedovic 2, M. Stamm 1, Kueppers, Restovic, Hamby, Hoehne. All. P. Kovacevic.
Arbitri: Putnikovic (Srb) e Severo (Ita)
Note: sup. num. Nizza 2/8, Spandau 1/4.
Lo Spandau Berlino ce l’ha fatta: arriva in casa dell’Olympic Nizza la prima vittoria dei tedeschi nella fase a gironi della Champions League. I tedeschi devono sudarsela: solo negli ultimi due minuti e mezzo riescono a scrollarsi di dosso la squadra di Nardon: decisive, sul 6-6, le reti di Dedovic e Mateo Cuk.
LA CLASSIFICA: Olympiacos 3, Szolnok 3, Spandau Berlino 3, Orvosi 0, Olympic Nizza 0, Brescia 0.
***
Gruppo B
BARCELONETA-PARTIZAN 12-5 (5-1, 3-1, 1-1, 3-2)
Barceloneta: Lopez Pinedo, Famera, S. Rasovic 3, Munarriz 2 (1 rig.), Larumbe, Minguell 4, A. Bustos, V. Rasovic 1, Tahull, F. Fernandez 1, Mallarach 1, Linares. All. Martin
Partizan: Dobozanov, Lukic, Jankovic, Repanovic, Lazic, Toholj, Drasovic, Andrejevic, Jaksic 3, F. Radojevic 2, Stojanovic, Jankovic, Belopavlovic. All. Milenkovic
Arbitri: Alexandrescu (Rou) e Kun (Hun)
Note: sup. num. Barceloneta 2/4, Partizan 1/6. Rigori: Barceloneta 1/1. Uscito 3 f. Bustos nel III quarto
Non c’è storia tra i campioni di Spagna del Barceloneta e i giovani ragazzi del Partizan, incapaci di trovare contromisure all’attenta difesa dei catalani davanti alla porta di Lopez Pinedo. Davanti è Minguell a vestire i panni del trascinatore: 4 gol per il difensore ex Posillipo, ma in avvio sono Munarriz e Strahinja Rasovic, con una doppietta a testa, a lanciare il Barceloneta verso la vittoria.
JUG DUBROVNIK-EGER 10-6 (3-2, 3-2, 3-1, 1-1)
Jug Dubrovnik: Bijac, Macan, L. Fatovic 1, Loncar 1, Jokovic 2, J. Garcia 2, J. Vrlic, Ivankovic, Pavlicevic, Perrone 4, Benic, Obradovic, Jarak. All. Kobescak
Eger: B. Mitrovic, Angyal, A. Decker, Cuckovic, Hosnyanszky, Lorincz, M. Cuk, Ge. Kovacs, Erdelyi 4, Vapenski 2, Bedo, B. Biros, Csiszar. All. Dabrowski
Arbitri: Teixido (Esp) e Naumov (Rus)
Note: sup. num. Jug 4/13, Eger 5/8. Rigori: Eger 0/1. Uscito 3 f. Angyal nel III quarto, Vapenski nel IV quarto
Una vittoria che è anche un messaggio: i campioni in carica dello Jug hanno ancora fame. La squadra di Kobescak doma l’Eger alla Gruz e lo fa con le sue solite armi: la concentrazione difensiva, le parate di Bijac e la grande concretezza nei momenti clou della partita. Gli ungheresi restano al palo sul 4-4, nel secondo quarto: con i gol di Perrone, Javi Garcia e Jokovic lo Jug scappa sul +3 e a quel punto riprenderlo diventa complicato. Bijac blinda la porta, guadagnandosi le ovazioni dei suoi tifosi, per cui è l’eroe di Budapest, l’uomo dell’ultima Champions insieme a Perrone. È proprio il brasiliano a chiudere il match con la rete del 10-6: alla 2a giornata c’è già la sfida con la Pro Recco.
PRO RECCO-WASPO HANNOVER 18-8 (6-2, 4-2, 3-2, 5-2)
Pro Recco: Tempesti, E. Di Somma, Mandic, Figlioli 2, Molina 1, D. Pijetlovic 6, Sukno 1, Echenique 3, Figari 1, F. Filipovic 2, Bodegas 2, A. Ivovic, Volarevic. All. Vujasinovic
Waspo Hannover: Kong, Corusic, Bukowski, Ban, Da. Brguljan, Radovic, Jokic, Winkelhorst, Sekulic, Estrany, Marek Tkac, Pickert, Sucic. All. Seehafer
Arbitri: Stavridis (Gre) e Margeta (Slo)
Note: sup. num. Pro Recco 2/4, Waspo 2/5. Rigori: Waspo 0/1
Difesa, ritmo, spettacolo. La Pro Recco versione europea piace – e non poteva essere altrimenti – al pubblico della piscina di Albaro. Piace e vince contro una Waspo Hannover che si pensava potesse impensierire almeno per un quarto la squadra di Vujasinovic. In fondo il team tedesco s’è presentato con 10 stranieri e alcuni giocatori di alto livello come i montenegrini Radovic e Darko Brguljan. Non è stato così: troppo concentrato il team ligure – schierato dal tecnico serbo con tutti i suoi stranieri e 3 mancini – troppa la voglia di giocare e di vincere degli stranieri “di coppa”. D’altra parte per alcuni la Final Six di Budapest brucia ancora e quest’anno il riscatto è l’obiettivo principale. Pijetlovic realizza 3 gol nel 5-0 di parziale che apre la partita. Gara non più in discussione, c’è spazio per lo spettacolo: di Figlioli, con una mezza finta che si trasforma in lob a Kong, la rete più bella dell’incontro (11-4). C’è gloria anche per Tempesti, che para un rigore nel terzo quarto, e nell’ultimo quarto per il debutto europeo con i liguri di Volarevic: la Pro Recco chiude il match sul 18-8, Pijetlovic si prende il ruolo di top scorer della serata con addirittura 6 gol. Ah, mancavano Di Fulvio, Aicardi, Bruni, Alesiani e Fondelli. Giusto per ricordare l’abbondanza a disposizione di Vujasinovic nel cammino verso Budapest.
LA CLASSIFICA: Pro Recco 3, Barceloneta 3, Jug Dubrovnik 3, Eger 0, Waspo Hannover 0, Partizan 0.
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