Il Giappone maschile e la Cina femminile sono le squadre che hanno trionfato agli ultimi Campionati Asiatici, disputati a Tokyo. La squadra nipponica, che ben figurò alle ultime Olimpiadi di Rio de Janeiro, ha superato in finale il Kazakistan per 7-6, conquistando così il titolo di campione. Il Giappone aveva vinto tutte le gare del girone, così come la squadra caucasica: secondo il regolamento Fina, entrambe hanno guadagnato la qualificazione ai Mondiali di Budapest 2017. Ha mancato il pass la Cina, terza.
LE QUALIFICATE A BUDAPEST 2017
Sono già 13 le nazionali che hanno staccato il biglietto per la prossima rassegna iridata: Serbia e Stati Uniti, in quanto finaliste dell’ultima World League; Croazia, Italia, Montenegro e Grecia, grazie al piazzamento olimpico (la Serbia, già qualificata grazie alla World League, ha lasciato posto agli ellenici, quinti a Rio de Janeiro); l’Ungheria, che è il paese ospitante; Spagna, Russia e Francia, grazie ai piazzamenti ottenuti agli Europei di Belgrado (rispettivamente 5°, 8° e 9° posto, che sono bastati a causa delle qualificazioni ottenute dalle altre squadre europee nelle altre competizioni come World League e Olimpiadi); l’Australia, unica iscritta alle qualificazione tra le federazioni dell’Oceania.
Restano liberi altri 3 posti (i Mondiali prevedono la partecipazione di 16 squadre): 2 verranno assegnati alle migliori squadre americane tra quelle che parteciperanno alla Uana Cup (ma gli Usa sono già qualificati); uno è destinato ad una federazione africana. Nel caso in cui il Sud Africa, il team più accreditato per parteciparvi, d ecidesse di rinunciare, potrebbe trovare spazio la Romania, piazzatasi al 10° posto agli Europei di Belgrado.
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TRE POSTI DA ASSEGNARE TRA LE DONNE
In campo femminile, la Cina ha vinto i Campionati Asiatici piazzandosi prima nel girone unico di Tokyo grazie a 6 vittorie in altrettante partite. Sul podio sono salite il Giappone e il Kazakistan: le ultime due hanno ottenuto la qualificazione ai Mondiali di Budapest (la Cina era già qualificata grazie al 7° posto a Rio). Da segnalare l’ottimo 5° posto raggiunto dalla Thailandia di Daniele Ferri, all’esordio nella competizione. Giappone e Kazakistan vanno ad unirsi alle altre 11 squadre già qualificate per Budapest: si tratta di Stati Uniti eSpagna, in quanto finaliste dell’ultima World League; Ungheria, padrona di casa; Italia, Russia, Australia e Cina, grazie al piazzamento olimpico; Olanda, Grecia e Francia, grazie al piazzamento agli ultimi Europei di Budapest (rispettivamente 2°, 5° e 7° posto); Nuova Zelanda, unica rimasta tra le federazioni dell’Oceania.
Restano liberi altri tre posti (anche i Mondiali femminili sono a 16 squadre): 2 verranno assegnati alle migliori squadre americane tra quelle che parteciperanno alla Uana Cup (ma gli Usa sono già qualificati); uno è destinato ad una federazione africana. In caso di forfait di team africani, potrebbe essere la Germania a ottenere la qualificazione, grazie all’8° posto a Belgrado.
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