ORADEA-CANOTTIERI NAPOLI 11-7 (1-2, 3-0, 2-3, 5-2)
Oradea: G. Pijetlovic, Gheorghe 1, Negrean 4 (1 rig.), Diaconu 2, Chioveanu 1, Prioteasa 2, Pavlovic, I. Szabo, A. Cretu, Georgescu 1, Costa, Remes, F. Cretu. All. Kadar
Canottieri Napoli: Vassallo, Buonocore, Maccioni, Baviera, Giorgetti 1, Borrelli, Dolce, Campopiano 2, M. Gitto, Velotto 2, Baraldi 1, Esposito 1, Rossa. All. Zizza
Arbitri: Tkachenko (Rus) e Franulovic (Cro)
Note: sup. num. Oradea 3/7, Canottieri 4/13. Rigori: Oradea 1/1. Uscito 3 f. Gheorghe nel III quarto, Remes e A. Cretu nel IV
I quarti di finale di Euro Cup non si aprono bene per le squadre italiane. La Canottieri Napoli, infatti, torna da Oradea con 4 gol da rimontare. Le qualità dei rumeni erano note, così come si sapeva che i giallorossi avrebbero potuto rimediare una sconfitta: difficile, però, immaginare un passivo così pesante dopo i primi 32’. I ragazzi di Zizza hanno pagato la scarsa esperienza in scontri di questo livello in campo europeo, l’impatto fisico degli avversari – specie in relazione agli arbitraggi internazionali – ma soprattutto la propria imprecisione con l’uomo in più: il 4/13 in superiorità è il dato che brucia di più. Sin dal primo quarto, la Canottieri mostra qualche difficoltà con l’uomo in più, aprendo il match con uno 0/2 che non le impedisce, comunque, di portarsi sul 2-1 a fine primo quarto grazie ai gol di Velotto e Campopiano. Nel secondo, però, gli errori si fanno pesanti: al 16’ i giallorossi sono sullo 0/5 in superiorità, mentre i rumeni piazzano un break di 3-0 portandosi sul 4-2. Particolarmente pesante l’ultimo gol di Gheorghe, arrivato proprio sulla sirena di metà gara. Nel terzo quarto la Canottieri rimedia agli errori con l’uomo in più, riportandosi ripetutamente sul -1, ma nell’ultima frazione la squadra di casa riesce nuovamente a scappare via, stavolta fino al 9-5 realizzato da Negrean a 4’51’’ dalla fine. Velotto realizza il 9-6, poi Esposito risponde al quarto centro di Negrean, l’uomo partita. Il gol del 10-7 arriva a 2’32’’ dalla fine, la Canottieri avrebbe ancora il tempo per ridurre il passivo e presentarsi alla Scandone con uno svantaggio meno grave. Invece proprio la fretta induce i giallorossi a concedere ancora un gol ai rumeni, stavolta in gol con Diaconu, e poi a sprecare l’ennesima superiorità della propria partita. Finisce 11-7, passivo troppo severo per la squadra di Zizza che il 10 dicembre avrà bisogno di una partita perfetta per rimontare lo scarto incassato oggi e centrare l’accesso alla semifinale.
VASUTAS-BPM SPORT MANAGEMENT 13-14 (2-5, 3-3, 3-1, 5-5)
Vasutas: Gyorke, Czigany 2, Csapo 1, B. Szabo 1, Varnai, Torok 3, Letay 2, Ambrus, P. Kovacs 1, Pasztor 3, Sugar, L. Szabo, Szakonyi. All. Marcz
Bpm Sport Management: Lazovic, Gallo 4, N. Gitto, Valentino 1, R. Blary, A. Petkovic 5, S. Luongo, Jelaca 2, Mirarchi 1, Bini 1, Razzi, Deserti, Viola. All. Baldineti
Arbitri: Rakovic (Srb) e Gomez (Esp)
Note: sup. num. Vasutas 7/12, Bpm 8/10. Rigori: Vasutas 0/1. Usciti 3 f. N. Gitto e Bini nel IV quarto
La Bpm Sport Management fa e disfa a Budapest e alla fine raccoglie una vittoria di misura che di sicuro accontenta più il Vasutas, ripetutamente sotto anche di 3 gol nel corso della gara. L’attacco crea, la difesa regala: questo il problema principale della Bpm, che con un 8/10 su uomo in pi, 5 gol di Petkovic e 4 di Gallo avrebbe potuto sperare in un risultato più tondo, che valesse già mezza qualificazione alla semifinale: così non è, a Busto Arsizio bisognerà lottare. È Gallo, con una doppietta in un minuto e mezzo, a mettere subito la partita sui binari giusti per i mastini. La squadra di Baldineti si tiene sempre avanti, scappando sul 5-2 grazie ai gol di Petkovice Jelaca. Sono ancora il croato e il georgiano a firmare un nuovo mini-break, nel secondo quarto, che porta la Bpm sull’8-4. Dopo il 9-5 di Mirarchi, ecco il black out: la Sport Management resta 6 minuti senza segnare, mentre il Vasutas piazza un parziale di 3-0 che riapre l’incontro. Si arriva agli ultimi 8’ sul 9-8 per i mastini ed è ancora Gallo a restituire sicurezze alla Bpm con la rete del +2 che mette fine a 7’ di digiuno. La Sport Management torna per tre volte sul +3 (12-9, 13-10 e 14-11), ma il Vasutas ormai ha capito di potersela giocare, aiutato anche da alcune disattenzioni difensive da parte dei mastini. Pasztor accorcia le distanze, poi a 17’’ dalla sirena è Peter Kovacsa fissare il punteggio sul 14-13.
PRIMORJE-FERENCVAROS 9-13 (3-3, 2-4, 2-3, 2-3)
Primorje: Jelovina, Radu 2, Cunko, Power 2, Peros 1, Buljubasic, Maros Tkac, Rakovac 1, Mudrazija, M. Vrlic, A. Vukicevic 3, Paparic, Cubranic. All. Pezelj
Ferencvaros: Gardonyi, Avramovic 1, Madaras 3 (1 rig.), Katonas, Nyeki 1, Sziranyi, Pohl, M. Toth 3, Da. Varga, Jansik 1, M. Cuk 2, S. Mitrovic 2, S. Vogel. All. Z. Varga
Arbitri: Inesta (Esp) e Boudramis (Gre)
Note: sup. num. Primorje 3/16, Ferencvaros 5/9. Rigori: Ferencvaros 1/1
Avvio da dimenticare, poi l’immediata rimonta e poi un successo largo, che vale mezza semifinale. Vince così il Ferencvaros in casa delPrimorje, confermando di avere le carte in regola per arrivare fino in fondo all’Euro Cup. Gli ungheresi partono malissimo: 3-0 per i croati dopo poco più di 2 minuti. Poi si svegliano e rimontano, chiudendo il primo quarto già in pareggio. Radu guadagna espulsioni su espulsioni, ma il Primorje non le capitalizza. Nel terzo quarto, sul 7-7, la fuga del Ferencvaros, con i gol di Marko Cuk, Marton Toth e Stefan Mitrovic, poi i magiari chiudono sul +4.
POSILLIPO-JADRAN HERCEG NOVI 6-9 (1-1, 1-1, 3-4, 1-3)
Posillipo: Negri, Cuccovillo, Rossi, Foglio 1, Klikovac, G. Mattiello, Renzuto 1, Subotic 2, Vlachopoulos 2, Marziali, Dervisis, Saccoia, Sudomlyak. All. Occhiello
Jadran Herceg Novi: Scepanovic, Ukropina 2, Popadic, Z. Kovacic 1, Vidovic 2, Merkulov 2, Banicevic, Moskov, D. Radovic 1, M. Petkovic 1, Spaic, Pjesivac, Kandic. All. Gojkovic
Arbitri: Kouretas (Gre) e Szekely (Hun)
Note: sup. num. Posillipo 3/10, Jadran 6/8.
Serviva una vittoria possibilmente con ampio scarto, è arrivata una sconfitta: il Posillipo delude alla Scandone contro lo Jadran Herceg Novi e compromette seriamente le proprie chance di approdare in semifinale. Il 10 dicembre i napoletani dovranno vincere in casa dei montenegrini con 4 gol di scarto, impresa davvero complicata per quanto visto oggi. I napoletani litigano con l’uomo in più nei primi due quarti (0/4 al 16’) e così, pur giocando meglio dei montenegrini, non riescono a staccarli. Nel terzo quarto il ribaltone: sul 3-2 per il Posillipo la squadra di Gojkovic va due volte in gol nel giro di 30’’ con Ukropina e Zeljko Kovacic. La sbandata mette lo Jadran al comando della partita, con i rossoverdi che faticano a stare dietro agli adriatici. Il break arriva a cavallo dell’ultimo intervallo: Marko Petrovic firma il 6-5 a 15’’ dalla sirena del terzo quarto, poi è il russo Merkulov a portare sul +2 gli ospiti dopo 16’’ dell’ultimo parziale. Per il Posillipo è una mazzata. Vlachopoulos tiene in scia i napoletani, ma nel finale lo Jadran piazza la stoccata: 2 espulsioni guadagnate negli ultimi 2’ minuti e altrettanti gol, segnati entrambi da Stefan Vidovic. Lo Jadran vola sul 9-6 a 51’’ dalla fine. Occhiello chiama time out, con i rossoverdi che guadagnano e sprecano un’altra superiorità: lo Jadran vince 9-6 e già sogna la semifinale. Il Posillipo dovrà cambiare marcia, testa e cuore per riuscire a ribaltare la situazione a Herceg Novi.