domenica 31 luglio 2016

Vasko Vuckovic e l'attività HaBaWaBa - PARTE 1



L’età di riferimento della categoria HaBaWaBa mi impone di lavorare soprattutto sugli elementi basilari del gioco. Sono contrario ai “salti” di insegnamento per inserire fondamenti tattici: credo invece che i movimenti di base siano ancora più utili proprio perchè con una coppia in meno c’è modo per ogni giocatore in acqua di utilizzarli più spesso.




La miglior crescita?
Partecipando al Festival!
Trovo che una fase importante della crescita in questa categoria sia la partecipazione all’HaBaWaBa stesso, perchè in una settimana i bambini hanno la possibilità di avere tantissimi feedback della loro crescita in un lasso di tempo ridotto e con avversari veri, stimoli che la semplice partita tra di loro non può dare.

Riguardo ai fondamentali di base, credo si sia persa l’idea che debbano essere ripetuti fino a renderli di buon livello. Serve tempo ai bambini per assorbire un elemento tecnico nuovo. Spesso invece li accantoniamo dopo averli insegnati, come se i nostri bambini fossero capaci di migliorarli da soli, senza il nostro aiuto!




Un obiettivo importante:
L'educazione dei ragazzi
Punto molto sull’educazione dei ragazzi, non solo perchè noi come società sportive dobbiamo affiancare le famiglie nella corretta crescita dei loro figli, ma anche per un motivo … pratico: è molto più semplice insegnare le cose a un gruppo educato, attento, invece di dover ripetere le cose più volte o di dover perdere ogni volta 5-6 minuti per richiamare il gruppo all’attenzione, alla calma.

Tatticamente poi mi limiterei a 5 cose, che sono già tante:
  1. occupare gli spazi;
  2. attaccare la palla;
  3. marcare avversario;
  4. capire quando c’è occasione e tirare in porta;
  5. tornare indietro quando si perde la palla.
L’errore più grande, a mio avviso, è insegnare e correggere alcune di queste 5 cose e trascurare le altre. Se insegni bene queste 5 cose poi puoi andare allo step successivo, per parlare di scivolamenti, ad esempio.
Fine 1^ parte – Continua

venerdì 29 luglio 2016

Rio 2016, parla Pomilio: attenzione a Grecia e Croazia


Amedeo, Come procede il tuo avvicinamento verso Rio?
Molto bene, sono concentrato, immerso nelle olimpiadi più difficili della storia. Con Sandro e lo staff avremo da lavorare tantissimo, il flusso di informazioni da elaborare sarà enorme. Del resto la situazione è chiara, si è allargato il numero delle pretendenti , il livello si è allineato tra parecchie squadre., di conseguenza conteranno fattori minimi, e nulla può essere lasciato al caso. vedo con grande piacere che il gruppo è molto disponibile a questa full immersion che non avrà sosta fino alla fine della spedizione olimpica.
Come procederà la preparazione una volta a Rio?
Faremo delle partite con altre squadre, per riprendere gli aspetti tattici, tecnici e fisici per smaltire il fuso orario il prima possibile: ci aspetta un girone difficile, che ci impone di giocare da subito ad alto livello.
Pensi all’esordio con la Spagna?
Assolutamente si. Parliamo di una squadra insidiosa che può giocare per una medaglia: ha individualità notevoli riassunte in un gioco efficace, dobbiamo farci trovare pronti.
Possiamo dire che nel nostro girone ci sono 4 poltrone per 5?
È giusto e proprio per questo sarà importante tenere un livello prestativo costante sia nella singola partita che nell’intero torneo, dentro e fuori l’acqua: un filo conduttore che non dobbiamo lasciare mai e che in acqua si traduce in maggiore compattezza, in una continuità di gioco che ti permette di sfruttare al meglio i tuoi punti di forza.
Del Lungo in grande crescita dopo l’infortunio di Tempesti …
Si, ha fatto un notevole passo in avanti, è ancora giovane, in questo periodo si è preso delle responsabilità importanti che lo hanno fatto crescere ulteriormente e che hanno confermato che merita il posto che ha attualmente in nazionale, Ora lui è un valore aggiunto del nostro Settebello. Sono comunque sicuro che Tempesti dopo l’infortunio sarà capace di esprimersi di nuovo al meglio così da rendere ancora più solido un ruolo fondamentale come quello del portiere.
Parliamo un attimo di Australia e Serbia, che avete incontrato pochi giorni fa ad Ostia in common training …
L’Australia farà molto meglio di ciò che ha mostrato ad ostia. Non tanto in difesa, dove si muovono molto bene, quanto in attacco, soprattutto se gira Kayes, il loro centro “neozelandese”. Sono una squadra molto dura, che ti lascia il segno anche dopo la gara: se sei preparato bene recuperi, altrimenti dopo due giorni hai ancora le scorie dell’incontro con loro.
Nelle grandi occasioni restano sempre attaccati alle partite che contano, credo che saranno competitivi a rio, anche grazie alle loro caratteristiche difensive, una zona ben fatta che si alterna ad un pressing alto e fisico. È evidente la mano di Fatovic.
La Serbia si è allenata molto sul pressing forte, questo sicuramente ci ha permesso di allenare bene anche il nostro gioco. La difficoltà nel giocare con loro è che sanno modulare il loro pressing, sanno farlo non solo … “mani addosso”, ma anche giocando molto sulle gambe, molto in anticipo: se unisci questa agilità alla loro capacità di tenere lontano i perimetrali, di impedire i passaggi da un lato all’altro mentre il marcatore isola il centro, capisci bene che diventa un ostacolo molto duro da superare.
E’ la squadra che ha la migliore qualità di gambe in assoluto, sia nel pressing, sia nella zona a risalire, a chiudere gli spazi e anche nell’uomo in meno mi aspetto una difesa con l’uso delle gambe ad altissimo livello. Fino al 2015 erano riusciti a fare una difesa chiusa che con buone gambe diventava molto aggressiva senza darti il tempo di accorgerti che l’assetto è cambiato.
E la Grecia? O vogliamo chiamarlo … Olympiacos?
La Grecia in questo momento è sicuramente al top. Hanno meccanismi estremamente rodati all’interno dell’Olympiacos che,insieme alla loro qualità tecnica altissima fanno si che riescano spesso a raddrizzare partite che li vedono sotto di 2-3 gol. E’ una caratteristica pericolosissima, che nasce dal grande miglioramento dei 2 centroboa che ti impediscono di tappare la bocca ai vari Fontoulis, Afroudakis, Vlachopoulos, Milonakis, etc.
Indubbi i meriti di Vlahos, che ha chiara la situazione: ha una squadra di alto livello, ben rodata, con cui può perfezionare più di altri i minimi dettagli. Sta portando la Grecia ad un livello notevole.
Torniamo nel nostro girone: chi temi di più tra USA, Croazia e Montenegro …
Indubbiamente la Croazia: hanno un gioco collaudato che abbinato ad una forma fisica adeguata permette di raggiungere una consapevolezza di gruppo che potrebbe fare la differenza. Sono campioni olimpici in carica con quel che consegue a livello psicologico, hanno un portiere di altissimo livello, i centri sono migliorati, possono contare sul doppio mancino con l’inserimento Xavi Garcia, e hanno un fuori classe come Sukno.
Quante Olimpiadi con questa?
A Rio toccherò quota 6: 3 da giocatore (1 oro, 1 bronzo), 3 da allenatore (1 argento).
Andiamo oltre Rio: cosa c’è nel tuo futuro?
In Nazionale c’è da lavorare tanto, è normale che se avrò una ulteriore opportunità la esaminerò con serenità . Ma ti ripeto, in nazionale con Sandro stiamo portando avanti un progetto importante volto a valorizzare sia i giovani che sono in prima squadra che quelli delle fasce di età inferiore.

giovedì 28 luglio 2016

Amichevole: Italia - Serbia 10-9 nel test match di Civitavecchia - full match



Vasko Vuckovic “Gojkovic il segreto del nuovo Montenegro”

Vasko Vuckovic

La storia recente dei match tra il Settebello e il Montenegro dice che gli “Ajkula”, gli Squali allenati da Vladimir Gojkovic, rappresentano il pericolo maggiore per gli azzurri nella fase a gironi delle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Agli Europei di Belgrado, il dinamismo, la qualità tecnica e la forza atletica dei montenegrini sorpresero l’Italia, eliminata nei quarti di finale del torneo. Alla Kombank Arena, il Montenegro mise in riga l’Ungheria in semifinale, per poi giocare alla pari di una favoritissima Serbia una finale persa tra le polemiche arbitrali davanti al pubblico più numeroso della storia della pallanuoto. Nessuno, negli ultimi tre anni, ha messo in difficoltà la squadra di Savic quanto il Montenegro. Gli “Ajkula” riusciranno a fare altrettanto ai Giochi Olimpici? L’abbiamo chiesto a Vasko Vuckovic, vero maestro di pallanuoto, attualmente impegnato con il Club Aquatico Pescara e, parallelamente, nello staff di Gojkovic, nel quale ricopre il ruolo di videoanalista.
Mr. Vuckovic, il Montenegro è passato da un quinto posto ai Mondiali non esaltante per qualità di gioco alle imprese di Belgrado. Possiamo dire che il cambio di panchina, da Ranko Perovic a Gojkovic, è servito eccome. 
Gojkovic, c.t. del Montenegro
Gojkovic è divenuto c.t. del Montenegro dopo i Mondiali di Kazan
Gojkovic ha portato serietà e serenità nell’ambiente della nazionale. È riuscito a stimolare i giocatori migliori, a spingerli a dare il massimo. A un certo punto della carriera i bravi giocatori arrivano a pensare di poter fare di testa loro, che l’allenatore non serve a nulla. Anche in maniera dura, Vladimir gli ha fatto capire che non è così.
Un’impresa non facile da un allenatore giovanissimo – classe ’81 – che è stato compagno di squadra di molti dei suoi giocatori. 
Gojkovic non ha guardato in faccia a nessuno e i giocatori hanno accettato il suo modo di fare. Hanno capito di poter essere guidati da uno come lui.
L’altro fattore dell’exploit in Serbia è stato il rientro di Nikola Janovic, fuoriclasse e capitano vero, assente a Kazan. Il suo ritiro, dopo gli Europei, rischia di lasciare il Montenegro senza guida in acqua a Rio? 
Nikola s’è fatto sentire in acqua e fuori, è stato fondamentale. Ora stiamo riorganizzando il gioco senza di lui, ma i giocatori sanno di doversi prendere le responsabilità che erano di Nikola. Siamo fiduciosi, ma solo a Rio sapremo se ci riusciranno. Per un piccolo paese come il Montenegro arrivare a medaglia sarebbe un grande risultato.
A Belgrado il Montenegro ha giocato una pallanuoto dinamica, spesso senza un centroboa in acqua, sottraendo agli avversari i punti di riferimento. La rivedremo in Brasile? 
Ivovic è chiamato a diventare il leader degli Ajkula dopo l'addio di Nikola Janovic
Ivovic è chiamato a diventare il leader degli Ajkula dopo l’addio di Nikola Janovic
Gojkovic ha impostato sin dal primo momento questo tipo di gioco, contando su giocatori come Nikola e Mladjan Janovic, oppure Jokic, in grado di muoversi anche ai due metri. Avessimo avuto ancora un elemento della qualità di Zlokovic, allora sì, avremmo potuto puntare maggiormente sul centro. Ma Boris non gioca più e a noi non resta che giocare una pallanuoto veloce.
Le Olimpiadi di Rio si annunciano tra le più equilibrate di sempre nella pallanuoto. È d’accordo?
Potenzialmente 8 squadre possono vincere l’oro. Le nazionali che hanno fatto pochi cambi sono diventate ogni anno più forti. Qualche sorpresa ai Giochi ci sarà: Grecia, Italia e Ungheria sono squadre che non possono essere escluse a priori dalla zona medaglie. E poi c’è il Brasile di Ratko Rudic, che gioca in casa e propone un continuo ricambio di posizioni, una squadra pericolosa.
Non vede la Serbia favorita?
La Serbia è sicuramente avanti alle altre, ma la distanza s’è ridotta. Alcuni giocatori sono arrivati al loro top, non possono ulteriormente migliorare, ed altri vengono da una stagione in cui hanno giocato solo 12-13 partite. Sono forti, ma non imbattibili.
L’età media del Montenegro è piuttosto alta. Avrete problemi per rinnovare la squadra nel dopo-Rio?
Ukropina, talento 18enne escluso per ora da Gojkovic
Ukropina, talento 18enne escluso per ora da Gojkovic
Non credo. Ero a Baku per i Giochi Europei e lì la nostra U17 non ha espresso tutto quello che poteva (è stata eliminata agli ottavi dalla Russia, ndr). A settembre abbiamo i Mondiali U18 in casa, a Podgorica: i giocatori sono più grandi di un anno e sono certo faranno bene. La nazionale maggiore dovrà vivere un periodo di transizione, ma non abbiamo nessuna paura del futuro, abbiamo dei talenti che possono affermarsi.
Ultima domanda: Belgrado fu invasa dai montenegrini per la finale degli Europei. Accadrà lo stesso a Rio, lontana migliaia di chilometri dal vostro paese? 
Già abbiamo problemi per le richieste di biglietti, ci sono tanti montenegrini in Sud America, specie in Argentina, e vogliono seguirci alle Olimpiadi.

Vasko Vuckovic "Gojkovic is the secret of the new Montenegro"

Vasko Vuckovic

The recent matches between Settebello and Montenegro see the “Ajkula”, the Sharks trained by Vladimir Gojkovic, as the great risk for the “Azzurri” during the groups phase at the Olimpyc Games in Rio de Janeiro. During the European in Belgrade, the dynamism, the technical skills and the physical strength of Montenegro did impressed Italy that was eliminated in quarter finals. At the Kombank Arena semifinal, Montenegro brought Hungary into line, then they end up playing a great final game against Serbia which was eventually lost. The match was held before the greatest audience that waterpolo history have ever seen and it was tensed by many referees debates. During the last three years nobody was able to hinder Savic’s team that much as Montenegro did. Will the “Ajkula” manage to do the same at the Olympics? We interviewed Vasko Vuckovic, a proper waterpolo master, now engaged in the Club Aquatico Pescara and, at the same time, in the staff of Gojkovic, where he performs as video analyst.
Mr. Vuckovic, Montenegro went from the fifth place at the World Championships, which was not very exciting as far as the quality of the game is concerned, to Belgrade’s final. We can assert that changing coach – Gojkovic replacing Ranko Perovic – worked out well.
Gojkovic became coach of Montenegro after Kazan 2015 World Championships
Gojkovic became coach of Montenegro after Kazan 2015 World Championships
Gojkovic brought seriousness and calm to the national team. He managed to motivate the best players and to push them to do their utmost. During a player’s career there is a always a time when he think he can make it on their own, that his coach is useless. Maybe in a tough way, but Vladimir made clear that this is not the way it is.
That was not an easy challenge for such a young coach – he’s 35 – who was a teammate for many of his players. 
Gojkovic answered to no one and the players accepted his method. They realized they could be led by someone like him.
The other cause of the exploit in Serbia was the return of Nikola Janovic, star player and proper team captain, who was missing in Kazan. His retirement after the European Championships risks to leave Montenegro without a real leader in Rio?
Nikola was crucial both inside and outside the water. Now we are rearranging the game without him, but the other players acknowledged the fact that they need to take over the responsibilities that once were Nikola’s. We are confident but once in Rio we will know if they will be able to do so. For such a small country as Montenegro to get the medal would be a great result.
In Belgrade Montenegro played a dynamic waterpolo, very often without a centerforward in the water, stealing to the opponents the reference points. Will we see the same again in Brazil?
Ivovic has to be the new leader of Montenegro after Nikola Janovic retired
Ivovic has to be the new leader of Montenegro after Nikola Janovic retired
Since the beginning Gojkovic has set up the game this way, counting on players as Nikola and Mladjan Janovic or Jokic, capable to play also at two meters. If we had another quality member like Zlokovic, then we could bet more on the center. But Boris is not longer playing, therefore we can only work on speed.
The Olympic Games in Rio seems to be the most well balanced in the waterpolo history. Do you agree?
Potentially eight teams can get the gold. The squads that made few changes have improved every year. We’ll see some surprises during the Games: Greece, Italy and Hungary are teams that cannot be excluded from the winners zone a priori. Then there is Brazil, Ratko Rudic’s team, which is playing at home and that it’s a dangerous team as they offer a constant change of the positions.
Don’ t you see Serbia as favorite?
Surely Serbia is ahead the other teams but the distance has been reduced. Some player got to the top, they cannot further improve and others are coming from a season where they played only 12-13 matches. They are strong but not unbeatable.
Montenegro average age is quite high. Do you foresee any problem in renovating the team after Rio?
Talented Ukropina, 18, was excluded by Gojkovic
Talented Ukropina, 18, was excluded by Gojkovic
I do not think so. I was in Baku for the European Games and over there our U17 did not express its whole potential (they were eliminated at last 16 by the Russia, edit). In september, at home in Podgorica, it will be hold the U18 World Championship: the players are one year older and I am sure they will do well. The national team will face a transition time, but we are not scared of the future, we have talented players that can assert themselves.
Last question: Belgrade was crowded by the montenegrinians during the Europe final. Will it be the same in Rio, thousand miles away from your country?
We already have troubles with tickets demand, there are many montenegrinians in South America, especially in Argentina, and they want to follow us at the Olympic Games.

Mediterranean Cup, Italia U18 k.o. sulla sirena



SERBIA-ITALIA 10-9 (3-3, 3-1, 1-2, 3-3)
Italia: Nicosia, Gavazzi 1, Di Martire 1, Baviera 2, Guidi, Novara 1, Maccioni, Manzi 4, Piombo, Faraglia, Morretti. All. Pesci.
Note: sup. num. Serbia 6/13, Italia 2/9
Inizia con una sconfitta di misura contro la Serbia il cammino alla Mediterranean Cup di Chania, in Grecia, dell’Italia U18, che a fine agosto sarà impegnata nei Mondiali di categoria di Podgorica. Buona la prova della squadra del c.t. Pesci, che spreca troppo in superiorità numerica e si arrende sulla sirena al gol del 10-9, una beduina che sorprende Morretti, in porta nei secondi due quarti (Nicosia il titolare oggi). In tribuna Bassani, Narciso e Navarra.
Domani gli azzurrini torneranno in vasca per un doppio turno: alle 10:40 italiane sfida contro Cipro, alle 17:40 in programma quella contro la Croazia.
La Mediterranean Cup si gioca con le regole sperimentali volute dalla Fina, le stesse che verranno testate anche a Podgorica: campo da 25 metri, 11 giocatori a referto e 6 in acqua, pallone da 4, azione da 25 secondi ed espulsione temporanea a 15 secondi.

Mediterranean Cup – 1a giornata
Croazia-Cipro 31-4
Serbia-Italia 10-9
Spagna-Ungheria
Montenegro-Grecia

Prossimi turni – Venerdì 29 luglio (ora locale)
9.00 Montenegro-Spagna
10.20 Serbia-Croazia
11.40 Italia-Cipro
13.00 Grecia-Ungheria
16.00 Serbia-Cipro
17.20 Montenegro-Ungheria
18.40 Croazia-Italia
20.00 Grecia-Spagna

Jaka provjera za mlađe juniore na Comen Cup-u u Grčkoj

 

Mlađa juniorska vaterpolo reprezentacija Crne Gore, igrači rođeni 1998. godine i mlađi učestvovaće na Comen Cup-u u Grčkoj.
Taj turnir izabranicima Veljka Uskokovića biće generalna proba za Svjetsko prvenstvo koje je na programu od 26. avgusta do 3. septembra u Podgorici.
Crna Gora će na izuzetno jakom turniru igrati u grupi sa Grčkom, Španijom i Mađarskom, dok su u drugoj grupi Italija, Srbija i Hrvatska.
''Turnir je odlična provjera za ono glavno a to je Svjetsko prvenstvo u Podgorici. Rezultat nije u prvom planu. Pripreme smo počeli 21. Jula, a nakon Grčke treniraćemo u Herceg Novom sve do početka šampionata. Jedan dio priprema sparingovaćemo sa Italijanima'', kazao je trener Veljko Uskoković.
Sastav Crne Gore: Petar Tešanović, Savo Ćetković, Dušan Banićević, Đuro Radović, Aleksa Ukropina, Petar Mijušković, Danilo Dragović, Branko Franeta, Marjan Mitrović, Dimitrije Rašković, Vedran Latković, Nikolas Saveljić, Miloš Krivokapić i Dušan Matković.
Pored Veljka Uskokovića u stručnom štabu su i pomoćnici Zoran Ivanovski i Aleksandar Aleksić, kao i doktor Đorđe Klajn. Crnu Goru će na turniru predstavljati i sudija Petar Abramović.

venerdì 15 luglio 2016

UNDER 20 | Final Four: la Lazio supera in finale il Bogliasco e conquista lo scudetto

Lazio campione under 20


1°-2° posto
SS LAZIO-RN BOGLIASCO 6-5 (1-0, 1-1, 2-2, 2-2)
Lazio: Correggia, Manzo 1, Cannella, Ambrosini 1, Vitale 2, Calcaterra E., Ferrante 1, Mariani, Presciutti D., De Vena 1, Perciballe, Narciso, Mariani. All. Sebastianutti.
Bogliasco Bene: Pellegrini, Azzarini, Brambilla F., Gavazzi 2, Congiu T., Bianchi 1, Guidi 1, Ferrero, Ieno, Prian P., Puccio 1, Celli, Caliogna A.. All. Guidaldi.
Note: usciti per limite di falli Cannella (L) e Guidi (B) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Lazio 0/11 + un rigore fallito da Cannella nel primo tempo, Bogliasco 1/11. Arbitri: Calabrò e Taccini.
Bogliasco under 20
3°-4° posto
SAVONA-ROMA NUOTO 4-8 (1-2, 2-1, 1-3, 0-2)
Carisa Savona: Missiroli, Mensi 1, Grosso, Giunta L., Novara E. 1, Delvecchio W., Giunta A. 1, Conterno, Alesiani 1, Novara G., Piombo, Pedrini, Maiocchi. Allenatore: Damonte.
Roma Nuoto: De Michelis, Papa, Romanini, Moroni, Cariello 1, Navarra 1, Giacomozzi, Pappacena 2, Faraglia 1, Sferrazza, Spione 2, Serio 1, Pinci. Allenatore: Gatto R.
Note: usciti per limite falli: Cariello (R) a 5:52 dalla fine del 4º tempo. A 4:12 dalla fine del 3º tempo, espulso Conterno M. (Dir. Savona) per proteste. Superiorità numeriche: Savona 2/10 + rig. 0/1, Roma Nuoto 4/10.Arbitri: Ercoli e Lo Dico.
romanzato under 20


Bor, il Settebello fa tris: steso il Brasile

Pietro Figlioli

ITALIA-BRASILE 11-9 (3-4, 1-2, 4-1, 3-2)
Italia: Tempesti, F. Di Fulvio 1, N. Gitto, Figlioli 4, Fondelli, Bodegas 3, Nora 1, Gallo, C. Presciutti, Velloto 1, Aicardi 1, N. Presciutti, Del Lungo, Busilacchi. All. Campagna
Brasile: Soro, Crivella, R. Franco, Ives Alonso, Salemi, B. Gomes 2, Delgado 3, Charuto 1, Rocha, Perrone 1, Grummy 1, Vrlic 1, Antonelli. All. Rudic
Arbitri: Stanojevic (Srb) e Benjamin (Fra)
Il Settebello continua a raccogliere vittorie in Serbia, al torneo di Bor. Dopo il successo del mattino contro il Giappone, gli azzurri hanno affondato anche il Brasile, chiudendo a punteggio pieno il loro girone: domani, alle ore 18:30, la semifinale contro la seconda del gruppo A. Salvo sorprese dovrebbe essere la Grecia, che ha battuto due volte l’Italia nella recente Super Final di World League.
Quanto al match di oggi pomeriggio, Campagna ha schierato 14 giocatori, lasciando in tribuna il solo Renzuto. Figlioli il top scorer con 4 reti, ma Bodegas ha confermato la sua buona vena: dopo il poker di stamane, l’italo-francese ha realizzato una tripletta contro la Seleçao di Rudic.

Risultati e calendario del torneo di Bor
3° turno (oggi)
Girone A
FRANCIA-GRECIA (ore 18:30)
SPAGNA-SERBIA (ore 20)
CLASSIFICA: Serbia 6, Grecia 3, Spagna 1, Francia 1.

Girone B
MONTENEGRO-GIAPPONE 12-6
ITALIA-BRASILE 11-9
CLASSIFICA: Italia 9, Montenegro 6, Brasile 3, Giappone 0.

Semifinali (domani, 16 luglio)
5° posto
4a GIRONE A-BRASILE (ore 15:30)
3a GIRONE A-GIAPPONE (ore 17)
1° posto
2a GIRONE A-ITALIA (ore 18:30)
SERBIA-MONTENEGRO (ore 20)

Turnir Podgorica Kup: Crna Gora bez problema sa Holandijom


CRNA GORA – HOLANDIJA 9:6 (4:1, 1:2, 3:1, 1:2)
Bazen SC Morača, Podgorica. Sudije: Szabalcs (Mađarska), Balažević (Srbija)
Crna Gora: Mandić, Matković, Vujašević 1, Saveljić, Mitrović 3, Mijušković 1, Ukropina 2, Gardašević 1, Spaić, Radanović 1, Radović, Banićević, Tešanović, Ćetković, Franeta.
Holandija: Arts, Gabanazi, Smelt 1, Van Den Bur 2, Fiser, Van Zanten, De May, Gecman, Van Den Berselar, Van Rauten, Van Gent 2, De Wierd, Hofmajer, Vilens 1.
U drugom meču jutarnjeg programa Srbija je poražena od Mađarske 7:6. Statistiku sa ovog meča možete pogledati na dnu teksta.
Sve utakmice možete pratiti uživo na linku ispod:
UTAKMICE DRUGOG KOLA ĆE SE ZBOG NEVREMENA U PODGORICI ODIGRATI U NIKŠIĆU U SLJEDEĆIM TERMINIMA:
Raspored turnira:
15. jul: 
09:30h Crna Gora – Holandija 9:6
11:15h Srbija - Mađarska 6:7
18:30h Srbija - Australija
20:00h Crna Gora - Mađarska
16. jul:
09:30h Srbija - Holandija
11:15h Mađarska - Australija
17:00h Australija - Holandija
18:45h Crna Gora - Srbija
17. jul:
09:30h Mađarska - Holandija
11:15h Crna Gora - Australija

Turnir u Boru: Crna Gora lako sa Japanom


Crna Gora - Japan 12:6 (3:0,2:3,4:1,3:2)
CRNA GORA: Radić, Dr. Brguljan, Pasković 1, Petrović, Da.Brguljan 1, Đurđić, Janović 2, Drašković, Ivović 1, Mišić1, Klikovac 5, Jokić 1, Šćepanović, Pješivač. Selektor: Gojković
JAPAN: Tanamura, Odači 1, Oraji 1,Šiga, Janese, Ilda 1, Šimiza, Kadono, Takei 2, Jusuda,Okava 2, Mazai , Fukušima. Selektor:Omoto
Sudije: Buh i Golijanin. 
Isključenja Crna Gora 7, Japan 9. Peterci: Crna Gora 1 (1), Japan 1 (0).
Grupa A
1. ITALIJA 2 2 0 0 21:18 6
2. C.GORA 3 2 0 1 28:22 6
3. BRAZIL 2 1 0 1 19:17 3
4. JAPAN 3 0 0 3 25:36 0

 

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