Bud Spencer non c’è più. Carlo Pedersoli, questo il suo vero nome, s’è spento ieri a Roma all’età di 86 anni. Mito del cinema, uno dei volti italiani più conosciuto a livello internazionale, prima di diventare famoso sul grande schermo è stato un grande campione di nuoto e pallanuoto. Primo italiano a scendere sotto il minuto sui 100 stile libero, Pedersoli ha vinto 20 titoli italiani e partecipato a due Olimpiadi (Helsinki ’52 e Melbourne ’56). Da pallanuotista ha vinto un oro con la Nazionale ai Giochi del Mediterraneo del ’55 a Barcellona.
Ex giocatore della Lazio, raccontava spesso della sua passione per la waterpolo e delle sfide vissute in acqua. “Da atleta – disse durante la visita al Centro Federale di Ostia, nel 2014, per il suo 85esimo compleanno – ricordo le partite di pallanuoto a Camogli, in mare, dove ogni volta si rischiava di essere linciati dal pubblico, che noi d’altronde provocavamo. E poi ricordo la gomitata rifilata a un sovietico in casa loro: in partita mi tirava… dove non si più dire”.
Divenuto attore grazie al suo fisico statuario, esordì in “Quo Vadis?”, per poi raggiungere la fama internazionale con gli spaghetti-western e i film d’intrattenimento girati in coppia con Terence Hill. In Germania, dov’era amatissimo, arrivano a intitolargli una piscina. In Italia, adesso, sarebbe il caso di fare altrettanto.
I funerali di Bud Spencer si terranno giovedì 30 giugno alle ore 12 a Piazza del Popolo a Roma, presso la Chiesa degli Artisti (Basilica Santa Maria in Montesanto). Domani invece in Campidoglio dalle ore 10 sarà allestita la camera ardente.
Vio Marciani, ex giocatore del Bogliasco, racconta a Pallanuotando di Carlo Pedersoli, suo compagno in azzurro.
Il bel servizio del TG5 per la morte di Carlo Pedersoli
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