1a giornata
STATI UNITI-AUSTRALIA 8-6 (0-0, 2-1, 3-1, 3-4)
Stati Uniti: Moses, Kimbell, Vavic 1, Obert, Roelse 1, Cupido 1, Samuels 2, Azevedo 2, Bowen, Bonanni, J. Smith, Mann 1, Baron. All. D. Udovicic
Australia: Stanton, Campbell 1, Ford, Cotterill 2, Power 1, Gilchrist 1, Roach, Martin, Swift 1, Emery, Howden, Edwards, Dennerley. All. Fatovic
Nel match d’esordio dell’Intercontinental Tournament di Yokohama – la fase extraeuropea della World League – gli Stati Unitihanno la meglio sull’Australia, arrivata in Giappone, però, senza Younger, il suo elemento migliore, rimasto allo Szolnok per i playoff del campionato ungherese. Statunitensi sempre in controllo del match, guidati da Azevedo e Mann ai due metri. “Vogliamo arrivare a un livello tale da potercela giocare contro chiunque – ha dichiarato a fine gara Dejan Udovicic -, questa squadra è giovane: lavoriamo per l’oro olimpico a Tokyo 2020”.
KAZAKISTAN-BRASILE 7-19 (0-6, 2-4, 3-3, 2-6)
Kazakistan: Makhmetov, Medvedev 2, Zhardan, Pilipenko, Aubakirov, Shmider 1, Shakenov 1, Verdesh, Ukumanov 3, Ruday, Manafov, Altayev, Shlemov. All. Knezevic
Brasile: Antonelli, Crivella 1, G. Gomes 1, Ives Alonso, Salemi 3, B. Gomes 3, Baches 3, Charuto 1, Rocha, Perrone 2, Grummy 1, Vrlic 4, Oliveira. All. Rudic
Non c’è partita tra il Brasile di Rudic e un Kazakistan ringiovanito: il 6-0 in avvio lancia la Seleçao verso un successo piuttosto agevole.Vrlic implacabile ai due metri, bene sui due lati del campo il sorese Salemi e Bernardo Gomes della Roma Vis Nova.
GIAPPONE-CINA 21-5 (6-0, 2-3, 8-1, 5-1)
Giappone: Tanamura, Adachi 3, Arai 5, Shiga 1, Yanase 1, Iida 2, Shimizu 2, Kadono 2, Takei, Yasuda 1, Okawa 2, Hazui 2, Fukushima. All. Omoto
Cina: Guozheng Wu, Chenghao Chu, Beiyi Wang, Yingyi Gao, Zhongxian Chen 1, Zekai Xie, Wenhui Lu 1, Yimin Chen 1, Gelin Zhu 1, Yu Liu, Zhenrui Lei 1, Wei Tang, Linfeng Li. All. Lingyun Mao
Davanti al pubblico di casa, il Giappone, che sarà alle Olimpiadi, si mostra nettamente superiore ad una Cina che, dopo il divorzio da Paolo Malara, è ripartita da zero, con una squadra tutta nuova e dall’età media molto bassa. I nipponici partono alla grande e poi dilagano in controfuga.
LA CLASSIFICA: Giappone 3, Brasile 3, Stati Uniti 3, Australia 0, Kazakistan 0, Cina 0.
2a giornata
AUSTRALIA-BRASILE 13-9 (2-1, 4-1, 6-3, 1-4)
Australia: Stanton, Campbell 2, Ford, Cotterill 1, Power 1, Gilchrist, Roach 3, Martin, Swift 1, Emery 3, Howden 1, Edwards 1, Dennerley. All. Fatovic
Brasile: Antonelli, Crivella, G. Gomes, Ives Alonso, Salemi, B. Gomes 1, Baches 1, Charuto, Rocha 1, Perrone 2, Grummy 3, Vrlic 1, Oliveira. All. Rudic
Primo successo per l’Australia all’Intercontinental Tournament di Yokohama, torneo che qualifica le formazioni extraeuropee per la Super Final di World League. Gli Aussie Sharks (nella foto in alto Gilchrist), sconfitti ieri dagli Usa, superano il Brasile di Rudicpiuttosto nettamente grazie a una ottima difesa nei primi due quarti, conclusi sul 6-2. Guidati in zona gol da Roach e Emery, gli australiani prendono il largo nel terzo quarto, per poi cedere qualcosa alla Seleçao nell’ultimo.
CINA-KAZAKISTAN 10-15 (5-5, 1-4, 2-3, 2-3)
Cina: Guozheng Wu, Chenghao Chu 1, Beiyi Wang, Yingyi Gao, Zhongxian Chen 2, Zekai Xie 1, Wenhui Lu 3, Yimin Chen 3, Gelin Zhu, Yu Liu, Zhenrui Lei, Wei Tang, Linfeng Li. All. Lingyun Mao
Kazakistan: Makhmetov, Medvedev 1, Zhardan 2, Pilipenko 2, Aubakirov, Shmider 3, Shakenov, Verdesh 1, Ukumanov 4, Ruday, Manafov 1, Altayev, Shlemov. All. Knezevic
Primo sorriso anche per il Kazakistan, che batte la Cina e raggiunge il Giappone, avversario contro il quale, di fatto, si giocherà l’accesso alla Super Final. Ukumanov il più ispirato tra i kazaki, che scappano nel secondo quarto e non si lasciano più raggiungere.
STATI UNITI-GIAPPONE 17-14 (4-1, 5-5, 4-3, 4-5)
Stati Uniti: Moses, Kimbell, Vavic, Obert 4, Roelse 1, Cupido 1, Samuels, Azevedo 2, Bowen 2, Bonanni 3, J. Smith, Mann 4, Baron. All. D. Udovicic
Giappone: Tanamura, Adachi 2, Arai 1, Shiga 2, Yanase, Iida 2, Shimizu, Kadono, Takei 5, Yasuda, Okawa 2, Hazui, Fukushima. All. Omoto
Mai dare per morto il Giappone: questa la lezione imparata oggi dagli Stati Uniti, che solo nel finale riescono a spegnere la squadra diOmoto. Avanti 9-6 nel secondo quarto, gli statunitensi vengono rimontati fino al 9-8 dai nipponici, molto efficaci in controfuga, specie con Takei, top scorer del match con 5 gol. Sul 15-13, a 3’ dalla fine, è stato Obert a chiudere i giochi con la rete che ha definitivamente tagliato le gambe al Giappone.
LA CLASSIFICA: Stati Uniti 6, Australia 3, Giappone 3, Brasile 3, Kazakistan 3, Cina 0.
0 commenti:
Posta un commento