Carpisa Yamamay Acquachiara-Pro Recco sarà l’ultima partita alla Scandone di Amaurys Perez. Il difensore italo-cubano, 40 anni compiuti lo scorso 18 marzo, ha deciso di concludere a fine stagione la sua carriera da pallanuotista. “La mia famiglia mi manca, voglio trascorrere più tempo con mia moglie e i miei figli che vivono in Calabria. E poi c’è un altro motivo: il mio amore per la pallanuoto ha subito un duro colpo nella partita di campionato a Trieste, dove ci hanno annullato addirittura quattro gol. Quel giorno qualcosa è morto dentro di me e spero fortemente che rinasca con l’aiuto dei bambini che pallanuotisticamente saranno il mio futuro”. Perez tornerà in Calabria, dove è iniziata la sua carriera italiana e dove ha conosciuto sua moglie Angela, per allenare i ragazzini. “Chissà, magari se il Cosenza avrà bisogno di me…”.
Perez verrà ricordato come l’uomo che più ha contribuito, recentemente, a portare la waterpolo fuori dal suo recinto, nel mondo dello spettacolo, grazie alla partecipazione a diversi programmi tv, da “Ballando con le Stelle” a “Pechino Express”, grazie al suo fascino e alla sua simpatia. E nello spettacolo, magari, la carriera di Perez potrebbe continuare. Il rischio è che le sue imprese da uomo di spettacolo oscurino quanto fatto da Perez in acqua, con la calottina in testa. L’italo-cubano è stato fondamentale nella ricostruzione dell’immagine vincente del Settebello, contribuendo in maniera decisiva alla vittoria del Mondiale di Shanghai del 2011 e sfiorando l’oro alleOlimpiadi di Londra 2012. Nel suo palmares anche un argento e un bronzo in World League. Ma il Perez giocatore va ricordato soprattutto per la sua incredibile forza di volontà e la determinazione a migliorarsi.
Arrivò in Italia nel 2004 per giocare nel Cosenza: aveva già 28 anni, un fisico statuario, ma era ben lontano dal poter essere definito un gran difensore. Nessuno avrebbe potuto immaginare dove sarebbe arrivato. La sua è stata una crescita costante: Rari Nantes Salerno,Nervi e Posillipo (decisivo l’incontro con Carlo Silipo allenatore) le sue tappe prime di arrivare in Nazionale a 34 anni, grazie all’intuizione di Sandro Campagna, poi il passaggio all’Acquachiara. Sintentizzando, potremmo dire che Perez ha fatto della sua carriera un esempio. La sua storia è quella di un gigante arrivato da Camaguey a ricordarci che, nello sport, testa e cuore contano più di ogni altro fattore.
Qui l’intervista completa di Amaurys Perez nel comunicato diffuso dalla Carpisa Yamamay Acquachiara.
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