Francesco Di Fulvio
ITALIA-RUSSIA 14-9 (3-1, 2-1, 4-4, 5-3)
Italia: Del Lungo, F. Di Fulvio 5 (1 rig.), N. Gitto, Figlioli, Giorgetti 2, Bodegas 1, Figari, Nora 1, Velotto 1, S. Luongo 2, Fondelli 1, Baraldi 1, Prian. All. Campagna
Russia: Antonov, Giniyatov 1, Khalturin, Bychkov 1, Bugaychuk, Krasnov 1, Merkulov 2 (1 rig.), Shepelev, Dereviankin, Kholod 2 (1 rig.), Lisunov 2, Magomaev, Korneev. All. Shagaev.
Arbitri: Stefanovic (Srb) e Draskovic (Mne)
Note: sup. num. Italia 6/10, Russia 3/7. Rigori: Italia 1/1, Russia 2/2.
Il Settebello sperimentale post-Belgrado e pre-Trieste batte la Russia e si prende gli applausi del Palazzo del Nuoto di Torino, dagli spalti gremiti e preparato come un grande evento di pallanuoto merita. Senza pedine importanti come Tempesti e Aicardi, l’Italia fa valere la maggiore qualità tecnica contro la Russia, ottenendo una vittoria piuttosto agevole contro un probabile avversario nei quarti di finale del pre-olimpico della Bianchi. Ciò che più contava per il c.t. Campagna, probabilmente, era la valutazione di alcuni singoli, possibili alternative rispetto al 13 di Belgrado: positive, in questo senso, le prove di Fondelli, Figari e soprattutto Velotto, tra i più intraprendente sui due lati del campo. Su tutti, però, spicca ancora la prova di Francesco Di Fulvio, non solo per le 5 reti realizzate che l’hanno trasformato nel top scorer azzurro in World League. Il recchelino è sempre nel vivo del gioco, generoso nei recuperi e nelle ripartenze, micidiale al tiro. Una vera certezza.
Dicevamo delle novità presentate da Campagna. Rispetto a Belgrado l’Italia cambia per 5/13, con Bodegas schierato da centroboa “vero” in coppia con Baraldi e Del Lungo tra i pali, mentre Alesiani e i fratelli Presciutti finiscono in tribuna. L’impostazione di gioco del Settebello, invece, non cambia, con il c.t. che chiede ai suoi di trasformare rapidamente l’azione da difensiva in offensiva, cercando controfughe e tiri in transizione. Nel primo quarto gli azzurri vanno in gol in superiorità (Di Fulvio) e contro la difesa schierata (Nora), mentre nel secondo riescono ad accontentare Campagna, cambiando marcia e trovando tre reti in velocità con Luongo (doppietta) e ancora Di Fulvio. In difesa l’Italia è attenta sul forte centroboa Lisunov, prima scelta offensiva di Shagaev, concedendo anche qualcosa sul perimetro ai russi, ma Kholod e Bugaychuk, i più intraprendenti, trovano davanti a loro un ottimo Del Lungo.
Si arriva all’intervallo lungo sul 5-2 per gli azzurri, che nel terzo quarto perdono in concentrazione, concedendo ai russi un paio di reti in parità numerica evitabili, come quella di Giniyatov in entrata per il 5-3 o quella di Kholod in controfuga addirittura per il 7-6. Campagna si fa sentire e così il Settebello ritrova sé stesso. Giorgetti e Fondelli, entrambi in superiorità, ristabiliscono le distanze, aggiustando anche la percentuale azzurra con l’uomo in più, poi nell’ultimo parziale l’Italia prende il largo, alzando nuovamente il ritmo e allungando il break fino al 13-6 di Velotto. Il 6-0 in 5’ atterra la Russia e permette all’Italia di chiudere il match tra gli applausi: tra i più acclamati c’è Prian, che esordisce in azzurro negli ultimi 4’.
“Nella prima fase abbiamo prodotto tanto – commenta Campagna -, ma realizzato poco. Sul 5-2 abbiamo avuto un calo di attenzione, affrettando conclusioni e subendo contropiedi evitabili. Del resto non è semplice gestire forze fisiche e mentali senza commettere errori, soprattutto in un momento stagionale particolarmente intenso come questo. Ho richiamato la squadra durante un timeout e siamo tornati a giocare con scioltezza in difesa, ma anche in attacco. Era la prima partita ufficiale che i ragazzi disputavano dopo il sesto posto dei campionati europei e desideravo constatarne l’approccio. Le delusioni sono parte integrante dello sport. Bisogna accettarle. Reagire. Farne tesoro e crescere”.
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