“Dopo Rio de Janeiro smetto con il Settebello”. Parole di Stefano Tempesti, che al Secolo XIX anticipa il suo ritiro dalla Nazionale, un evento di cui, finora, la pallanuoto italiana quasi non ha avuto il coraggio di parlare: fa male pensare all’Italia senza il gigante di Prato. Il tempo, però, non fa sconti neanche ai fuoriclasse: Tempesti ha già compiuto 36 anni e con il consueto mix di maturità e ironia spiega le ragioni della sua scelta. “Di capelli ne ho già pochi – dichiara nell’intervista di Italo Vallebella -, se mi presentassi alle Olimpiadi del 2020 anche con la barba bianca sarei poco credibile”. “Io vorrei anche non smettere”, prosegue poi, “ma la carta d’identità dice un’altra cosa. Certo, mai dire mai. Però, ripeto, mi sembrerebbe molto curioso andare alle Olimpiadi a 41 anni”.
Tempesti – premiato ieri a Genova con la Caravella d’Oro – spiega anche che la sua decisione è maturata parlando con il c.t. Sandro Campagna. “Ha detto una cosa che mi ha fatto riflettere: si può anche giocare fino a cinquant’anni, ma le cose non cambieranno perché arriverà sempre un ultimo allenamento, un’ultima partita, un ultimo Mondiale o un’ultima Olimpiade. E se ci pensi, mica la puoi evitare. Meglio vivere ogni momento con serenità”.
Tempesti lotterà dunque per conquistare con il Settebello il pass per la sua quinta Olimpiade. Dopo, però, continuerà a giocare solo con la Pro Recco. “Ho le motivazioni di un ragazzino, voglio ancora vincere – dice il capitano recchelino -, ma sono consapevole che ogni anno può essere anche l’ultimo”.
Tempesti – premiato ieri a Genova con la Caravella d’Oro – spiega anche che la sua decisione è maturata parlando con il c.t. Sandro Campagna. “Ha detto una cosa che mi ha fatto riflettere: si può anche giocare fino a cinquant’anni, ma le cose non cambieranno perché arriverà sempre un ultimo allenamento, un’ultima partita, un ultimo Mondiale o un’ultima Olimpiade. E se ci pensi, mica la puoi evitare. Meglio vivere ogni momento con serenità”.
Tempesti lotterà dunque per conquistare con il Settebello il pass per la sua quinta Olimpiade. Dopo, però, continuerà a giocare solo con la Pro Recco. “Ho le motivazioni di un ragazzino, voglio ancora vincere – dice il capitano recchelino -, ma sono consapevole che ogni anno può essere anche l’ultimo”.
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