DA WATERPOLOPEOPLE.COM
Ci eravamo lasciati prima delle vacanze estive con Dario Di Gennaro
con una previsione negativa che purtroppo in questa intervista il
telecronista Rai conferma: "Quest'anno ci sarà per il campionato una
sola telecronaca a settimana, il venerdì".
L'orario?
Non è stato ancora stabilito. Vogliamo sceglierlo con cura,
vogliamo che la telecronaca della pallanuoto avvenga in un orario tale
da garantire un appuntamento fisso con la pallanuoto, sempre alla stessa
ora, in modo da ottenere così anche un maggior seguito di pubblico.
Con quali criteri saranno scelte le partite?
Chiaramente, per par condicio, dobbiamo rispettare il criterio
dell'alternanza. Non possono certo andare in tv sempre le stesse
squadre. Cercheremo, comunque, di mandare in onda di volta in volta la
partita di A1 maschile o femminile più interessante. Approfitto
dell'occasione per un'annotazione estremamente positiva: ai Mondiali di
Kazan le partite del Setterosa hanno avuto un successo televisivo senza
precedenti, nettamente superiore alle aspettative.
Ci sarà quest'anno la possibilità di vedere anche qualche partita di A2 maschile, campionato bellissimo?
L'intenzione c'è, anche da parte della Federazione. Stiamo parlando di partite della fase finale del campionato.
Quali saranno le altre novità?
E' nostra intenzione cominciare la telecronaca con abbondante
anticipo rispetto all'orario di inizio della partita per dedicare dieci
minuti alla presentazione del match con servizi e interviste ai
protagonisti.
C'è sempre il solito problema dei campi di gioco...
Per quest'anno sono ottimista. Grazie anche all'opera di
sensibilizzazione da parte della Fin nei confronti delle società, sono
certo che vedremo in televisione piscine addobbate in maniera degna.
Per la verità io mi riferivo ai riflessi sull'acqua...
Quello, purtroppo, è un problema con il quale dovremo imparare a convivere. E' una croce che ci porteremo dietro per sempre.
D'accordo, ma telecronache massacrate da registi incapaci non ne vogliamo più vedere...
Anche i mondiali, sotto questo aspetto, hanno lasciato a
desiderare. A Kazan spesso il telespettatore ha perso azioni importanti
in diretta perchè la regia si è soffermata ad inquadrare il pubblico, le
panchine, i giocatori nel pozzetto. Anche i replay sovente non sono
stati mandati in onda con la necessaria tempestività, il tutto a scapito
della telecronaca diretta.
Ci permettiamo un suggerimento: utilizzare i tempi morti per analizzare dettagliatamente gli episodi controversi...
Sono d'accordo. Ciò potrà garantire sicuramente maggiori motivi di
discussione, e di conseguenza maggiore interesse da parte del
telespettatore.
Mario Corcione
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