Il quinto posto finale ha mascherato la delusione, in casa del Montenegro, per un Mondiale giocato al di sotto delle proprie possibilità. Oggi, a pochi giorni dalla fine del torneo di Kazan, arriva però la notizia delle dimissioni del commissario tecnico Ranko Perovic, criticato in patria – insieme a tutta la squadra – per i risultati negativi ottenuti in Russia.
Dopo la sconfitta contro la Serbia all’esordio, il Montenegro – privo di Nikola Janovic, che chiesto di non essere convocato per il Mondiale – ha pareggiato con l’Australia e vinto contro i modesti Giappone (nell’ultimo match della fase a gironi) e Kazakistan, negli ottavi di finale. Ma a sollevare le critiche contro gli “Squali” è stata soprattutto la prestazione contro la Croazia nei quarti di finale, una sconfitta per 10-4 che ha visto la squadra di Perovic mai in partita. Una volta uscito dalla corsa per le medaglie, il Montenegro ha battuto Australia e Ungheria nel tabellone perdenti che metteva in palio il quinto posto. Troppo poco per una formazione che a Barcellona 2013 aveva conquistato l’argento.
Oltre a quella medaglia, Perovic, in carica dal 2011, con il Montenegro ha ottenuto un argento europeo (Eindhoven 2012), due bronzi in World League (2013 e 2014), un quarto posto alle Olimpiadi di Londra e agli Europei di Budapest della scorsa estate.
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