DA "LA GAZZETTA DELLO SPORT" (articolo di Stefano Arcobelli)
Il Settebello c’è. Tempesti chiude la porta, la difesa torna decisiva e il Canada si scioglie al sole, rispettando la previsione meteo del c.t. nordamericano che aveva confidato a Campagna: «Se c’è il sole vincerà l’Italia». Ma questo è solo un siparietto dopo una gara dura, serrata, corretta e diligentemente giocata dagli azzurri che confondono la lucidità dei canadesi nelle azioni d’attacco. Una partita da dentro o fuori, dopo un confronto a viso aperto tra il c.t. e i leader della squadra sugli errori da evitare nella 2 a fase senza appello. E’ un altro Settebello, questo che tiene il pallino del risultato e crea un argine davanti al portiere, capace di parare 2 rigori nel 2° e 4° tempo a Conway e McElroy. Un Settebello sicuro di volere proseguire a tutti i costi il cammino mondiale, di volersi presentare gasato ai campioni del mondo ungheresi, domani nella sfida che vale l’accesso al gioco delle medaglie.
Accuse respinte Dopo aver respinto il Canada, escono fuori le illazioni, le accuse su una presunta voglia di perdere contro gli americani per incrociare i magiari ed evitare i serbi, e le risposte piccate di Alex Giorgetti, il più ungherese degli azzurri che non usa mezzi termini dopo aver elogiato la squadra: «E’ uscito il vero Settebello, con grande carattere, voglia di sacrificarsi, con una squadra unita e una difesa eccezionale. L’Ungheria vedrà la nostra forza, ci dovrà temere dopo averci istigato. L’allenatore ungherese (Timor Benedek, ndr. ) ha detto che noi abbiamo fatto apposta a perdere per trovare l’Ungheria che è più debole rispetto alla Serbia e che i suoi giocatori si sentono offesi e infastiditi e che ci aspettano al varco. E’ una brutta accusa: noi non abbiamo perso apposta. Questo tipo di antisportività non mi è mai piaciuta, abbiamo perso con gli Usa perché abbiamo giocato male come contro la Grecia, e adesso abbiamo un doppio stimolo: batterli due volte. Ho una fiamma ardente che voglio far esplodere in acqua: gli ungheresi non ci avevano considerati più scarsi della Serbia? Ora ci hanno punzecchiato e siamo pronti. Se vogliamo vincere il Mondiale dobbiamo battere tutti, con la mentalità che abbiamo dimostrato col Canada. E’ stata una partita combattuta, la squadra ha saputo reggere l’emozione e la tensione di una gara che non si doveva sbagliare. Ci siamo svegliati: non ci siamo sacrificati 2 mesi per nulla, per eccellere serve personalità, giocare al top e divertirsi: sta uscendo tutto al momento giusto». Conferma Campagna: «Partita a perdere? Ma se ero arrabbiato come una biscia? Avremmo fatto una pessima figura. Pensiamo alla partita storica che sarà, se gli ungheresi si vogliono esaltare così facciano pure, poi vedremo in acqua. Il Settebello mi è piaciuto per come ha tenuto, evitando di arrivare a un finale incerto e nervoso, mi è piaciuta la 2a parte rispetto alla Russia. Coi ragazzi ho un rapporto schietto, ho ricevuto feedback per dettagli su fasi di gioco. Tempesti dà sicurezza? La difesa ha bisogno di lui e viceversa».
Come nel 2011 Anche Matteo Aicardi parla di «svolta effettiva, siamo italiani e finché non siamo sull’orlo del burrone non tiriamo fuori il meglio. Corretti gli errori, stiamo crescendo ma adesso bisogna superare lo scoglio ungherese. Mi ricordo di Shanghai, faticammo con la Germania ma se si vuol arrivare sino alla fine bisogna soffrire. L’Ungheria? Quando arrivi a queste sfide una squadra vale l’altra, l’anno scorso a 30” dalla fine ci negò la finale europea. Adesso è un’altra storia»..
s.a.
DA "TUTTOSPORT" (articolo di Emanuele Mortola)
«Siamo giunti ai quarti con un percorso di alti e bassi, ma soffrire ogni tanto fa anche bene perché aiuta a crescere. Ora ci attende l'Ungheria per una sfida affascinante che, come sempre, proveremo a vincere».
Sandro Campagna si proietta subito sula sfida di domani contro i magiari campioni del mondo. In palio ci sarà la zona medaglie. Al Settebello servirà un' impresa, una prestazione ben di versa da quella offerta ieri col Canada. In effetti, l' Italia nel suo ottavo di finale non ha giocato una grande partita e per almeno due tempi ha fatto proprio il "minimo sindacale" contro un avversario dagli evidenti limiti tecnici. Se non altro il Settebello ha ritrovato un' ottima difesa, ancora una volta imperniata sullo strepitoso Tempesti che ha parato anche due rigori. Così così gli altri reparti, in particolare l' attacco ha vissuto più sugli spunti individuali dei due centroboa Aicardi e Baraldi che sulle manovre corali.
Emanuele Mortola
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