Cristiano Presciutti (ITA)
CINA-ITALIA 9-16 (5-3, 1-6, 2-2, 1-5)
Cina: Wu Honghui, Tan Feihu 1, Hu Zhangxin, Dong Tao 3, Lu Wenhui 1, Li Li, Chen Zhongxhian, Gu Liang, Xie Ze Kai 1, Chen Jinghao 1, Zhang Chu Feng, Liang Nianxiang 2, Liang Zhiwei. All. Malara
Italia: Tempesti, F. Di Fulvio 1, Velotto 1, Figlioli 1, Giorgetti 3 (2 rig.), Fondelli 3, N. Presciutti 1, Gallo, N. Gitto, S. Luongo 1 (rig.), Aicardi 2, Baraldi 3, Del Lungo. All. Campagna
Arbitri: Terpenka e Dester
Note: sup. num. Cina 3/11, Italia 6/14. Uscito 3 f. Li Li nel II quarto, Velotto nel III, Lu Wenhui, N. Gitto e Xie Ze Kai nel IV
Anche nella finalina per il 7° posto con la Cina, il Settebello impiega più di un quarto a carburare prima di prendere il largo e andare a vincere con una certa facilità. La squadra di Malara si porta addirittura sul 6-3 nel corso dopo 9’ di gioco, poi l’Italia alza il ritmo, soprattutto in difesa, e piazza un parziale di 6-1 (nonostante un rigore parato da Wu a Gallo) che ribalta l’andamento della gara. Gestione comoda della seconda parte di gara, l’ultima degli azzurri a Bergamo.
Il bilancio è in chiaroscuro, ma Campagna aveva chiarito che la Super Final sarebbe servita principalmente come preparazione al Mondiale di Kazan. Le vittorie contro Australia e Stati Uniti, ma ancor di più le sconfitte contro Serbia, Croazia e Ungheria, serviranno al Settebello per migliorare in vista dell’appuntamento in Russia, soprattutto sotto il profilo della continuità. Quando l’Italia ha giocato la sua pallanuoto migliore, infatti, tutti gli avversari che ha affrontato hanno tremato.
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