mercoledì 3 giugno 2015

Champions League: la Top 13 della Final Six!

Per la Final Six di Champions League abbiamo deciso di
allargare la nostra Top 7 ad una Top 13, creando la migliore formazione possibile, riserve incluse, con i giocatori visti alla Picornell diBarcellona. I primi 7 sono schierati secondo il classico semicerchio offensivo, in panchina abbiamo mandato un portiere, due difensori (meglio avere più soluzioni sui centri avversari, no?), un attaccante destro, un mancino e un centroboa.

Ecco i nostri nomi:
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Tempesti ha vinto la sua quinta Champions
Tempesti ha vinto la sua quinta Champions

1) Portiere: Tempesti (Pro Recco).
Cresce minuto dopo minuto della Final Six. Inizia senza brillare, nella semifinale con il Barceloneta, ma conclude alla grande contro il Primorje: la difesa del Recco, specie con l’uomo in meno, funziona perché c’è lui a far paura ai tiratori croati. Anche l’8aChampions, dunque, è segnata dal “fattore T”.
2) Mancino: Filipovic (Pro Recco). Non entra nel tabellino contro il Primorje, ed è una notizia, ma se i liguri arrivano a quella partita lo devono al Best Player Fina 2014: le sue 5 reti sono le briglie che impediscono allo scatenato Barceloneta di scappare via. Determinante.
3) Posizione 2: Figlioli (Pro Recco). Contro il Primorje lo trovi dovunque: difende duro sui centri e sugli esterni ed è il primo a ripartire per cercare di sorprendere la difesa croata. La rete dell’8-6 è l’ultimo colpo di una due giorni da campione vero.
4) Difensore: Younger (Jug). Pensi all’australiano ed è impossibile non rivedere il clamoroso pari mancato contro il Primorje. Seppur grave, quell’episodio è l’unico errore della sua tre giorni di gare: senza Dobud, l’Aussie moltiplica le forze da due metri a due metri, dando il cambio a Costantin-Bicari a centroboa e risultando fondamentale per lo Jug. Fantastico il suo gol, a palomba da sott’acqua, nella finalina con il Barceloneta.
Perrone, eletto MVP della Final Six
Perrone, eletto MVP della Final Six
5) Posizione 4: Perrone (Barceloneta). Il Brasile è Perrone-centrico, si dice: ma se questo è Perrone, allora attenzione al Brasile. Un giocatore totale (o forse sono due?), per 32 minuti in 3 partite. I 9 (meravigliosi) gol sono solo una minima parte del contributo che dà al Barceloneta: che si giochi a Barcellona non c’entra, l’avrebbero fatto MVP anche su Marte.
6) Posizione 5: Muslim (Primorje).Cannoniere implacabile, è l’ultimo ad arrendersi in finale, insieme a Sukno, rispetto al quale, però, mette una notevole dose di grinta in più. Nel nostro 7 ideale, non può mancare un bomber così.
7) Centroboa: D. Pijetlovic (Pro Recco). Si esalta nel gioco senza fronzoli di Milanovic, che fonda l’architettura offensiva del Recco su due pilastri: il buon Dusko e Aicardi. Rispetto all’azzurro, aggiunge maggiore sostanza in difesa e la rete che a 6’’ dalla fine spedisce i liguri in finale.
IN PANCHINA 
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8) Mancino: Echenique (Barceloneta). È mancino, argentino e gioca in una squadra di Barcellona, ma il parallelo calcistico con Messi finisce qui: della “Pulce” il caro Gonzalo non ha niente. Il capellone, però, è solido come una roccia: recuperi, controfughe e un tiro micidiale (accompagnato da una finta che fa muovere tutta la Picornell) i suoi pezzi forti.
9) Difensore: Ivovic (Pro Recco). Nel vederlo sulla nostra panchina, qualcuno griderà allo scandalo. Ma il colosso montenegrino paga le poche gare giocate nella seconda parte di stagione con una semifinale non al top. Contro il Primorje si riprende eccome: spettacolare il duello con Radu, strepitoso per forza e cattiveria il gol a Vican.
Buslje ha vinto la Champions nel 2006
Buslje ha vinto la Champions nel 2006 con lo Jug
10) Difensore: Buslje (Jug). Fa pesare chili e centimetri sui centri avversari; in superiorità, uscendo dal palo, sembra Shaquille dei tempi d’oro in NBA: dagli la palla che lui la schiaccia in rete. Stende l’Eger, lotta con il Primorje: più che Boskovic, è lui a sventolare la bandiera della vecchia scuola Jug.
11) Attaccante: Sukno (Primorje).Meno grinta di Muslim, abbiamo detto, ma a un cecchino così non si rinuncia. Micidiale in semifinale, “battezza” Tempesti con due sassate in finale, per poi calare. Ma accade anche perché la Pro Recco monta su di lui una guardia speciale.
12) Centroboa: Radu (Primorje). Due reti e una valanga di espulsioni procurate, conclude la sua meravigliosa stagione con due partite da applausi. Lo preferiamo a Tahull, che potrebbe essere suo figlio: lo spagnolo ha mezzi fisici fuori dal comune e una buona dose di talento, ma il vecchio Cosmin è ancora tra i migliori nel ruolo.
Lopez Pinedo, 34 anni, portiere del Barceloneta
Lopez Pinedo, 34 anni, portiere del Barceloneta
13) Portiere: Lopez Pinedo (Barceloneta). Decide con una parata di testa su Madaras la sfida ai rigori con lo Szolnok, poi fa soffrire il Recco, Filipovic e Pijetlovic esclusi. In assoluto è ben più di una spanna sotto Tempesti, ma quando alla Picornell si gioca la Champions, la distanza si riduce.
Allenatore: Milanovic (Pro Recco).Amato o no, in un solo anno è entrato nella storia di un club come quello ligure, che certo non manca di blasone. La scelta di lasciare fuori Felugo e Fondelli è da pazzi o da geni, a voi la scelta: l’8aChampions dà ragione a lui.

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