PRO RECCO-BRESCIA 11-7
(2-3, 4-2, 2-1, 3-1)
[finale chiusa sul 3-0]
Pro Recco: Tempesti, D. Pijetlovic 2, Prlainovic 1, Figlioli 2, Giorgetti, Felugo, Giacoppo, F. Di Fulvio, Figari, Fondelli 2, Aicardi 2, N. Gitto 2, Pastorino. All. Milanovic
Brescia: Del Lungo, Bruni, C. Presciutti 1, F. Pagani, Molina 1, Rizzo 3, Giorgi, Nora, N. Presciutti, Bodegas 2, D. Fiorentini, Napolitano, Dian. All. Bovo
Arbitri: Gomez e Ceccarelli
Note: sup. num. Pro Recco 4/9, Brescia 2/12. Uscito 3 f. N. Gitto nel IV.
La squadra del record: la Pro Recco centra il suo decimo scudetto consecutivo, fissando un nuovo primato nella pallanuoto italiana e scrivendo una nuova pagina della sua storia. Nel ’73 Eraldo Pizzo e i suoi compagni di squadra erano andati vicini allo stesso traguardo, ma erano stati fermati dalla Canottieri Napoli: nessuno, stavolta, è riuscito a fermare Tempesti e soci, semplicemente i più forti. Il Brescia ci ha provato, in tutti i modi. Ci ha provato stasera con una partenza meravigliosa, esaltante, l’unica possibile quando sei spalle al muro. La squadra di Bovo ha attaccato e mostrato i denti, portandosi sul 3-0 in un amen e spaventando i campioni. Ma la bufera si è poi trasformata in una pioggerellina, con la Pro Recco che ha spazzato via le nubi, allungando le mani sullo scudetto, il 29° della storia del club ligure.
Tempesti, che ha messo il suo zampino in tutti e 10 gli ultimi scudetti, è senza dubbio l’MVP della finale, alla sua crescita ha corrisposto puntualmente quella della squadra. Anche stasera è stato così: bucato in avvio da Christian Presciutti e Rizzo in parità numerica e beffato da Bodegas, in rete su un rimpallo del palo per il 3-0, il capitano è tornato immediatamente a fare la voce grossa, bloccando l’egemonia bresciana sulla partita. Davanti sono stati Felugo (10° titolo anche per lui, 9° con la Pro Recco) e Fondelli a ribaltare l’inerzia della gara: sul 4-2 per il Brescia, il “Pirlo della pallanuoto” ha inventato un assist per Aicardi; Fondelli, che partita dopo partita sembra sempre più il suo erede, ha completato l’opera con una doppietta d’autore da posizione 2: diagonale fulmineo per il 4-4, palomba deliziosa per il 5-4. Il 6-4 di Figlioli è arrivato ancora in parità, dalla stessa mattonella della vasca: sintomo che la zona lombarda, in quel punto, non funzionava.
Passato avanti, il Recco non si è fatto più riprendere, soprattutto grazie alle parate di Tempesti, che ha reso vano l’eccezionale lavoro di Bodegas ai 2 metri, da ambo le parti della vasca: difensore e centroboa, il francese ha conquistato espulsioni a raffica (6 in totale), ma il Brescia in superiorità ha collezionato un colpevole 2/12, che di fatto ha deciso la partita. Nuovo strappo sul 6-5, nel terzo quarto, con i gol di Aicardi a centro e di Pijetlovic sul palo (pescato ancora da Fondelli). L’affondo che ha ucciso la partita è arrivato nell’ultimo quarto, dopo il 9-7 di Rizzo, l’ultimo ad arrendersi nel Brescia: Pijetlovic ha segnato il 10-7 nonostante Molina sulle spalle, Gitto, in controfuga 4 contro 3, ha firmato 11-7 a 4’34’’ dalla fine. La festa del Recco è scattata a 53’’ dalla fine, quando Tempesti ha detto no all’ennesimo tiro di Rizzo.
Tripudio a Sori, sorrisi anche per Milanovic, che nonostante le voci e le critiche dell’ambiente è inattaccabile sul piano dei risultati: dopo la Coppa Italia, il serbo ha centrato anche lo scudetto, chiudendo la finale in 3 partite. La Final Six di Champions sarà un nuovo banco di prova per lui, ma stasera festeggia con i giocatori. Deluso il Brescia, a cui deve andare il ringraziamento di tutta la pallanuoto italiana per aver reso il campionato vero e la finale uno spettacolo.
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