DESPAR MESSINA-ORIZZONTE 14-12 (3-3, 4-2, 0-2, 3-3) (4-2 ai rig.)
Despar Messina: Sparano, Apilongo 1, Gitto, Starace, Morvillo, Garibotti 2 (1 rig.), Radicchi 2, Sevenich 2, R. Aiello 1, Avola, Bosurgi 2, Laganà. All. Mirarchi
Orizzonte: Harache, Greenwood 2, Distefano, Buccheri, Di Mario 1, Grillo 2, Palmieri 1, Marletta 2 (1 rig.), Musumeci, G. Aiello, Riccioli 2, Lombardo, Schillaci. All. Miceli
Arbitri: Calabrò e Severo
Note: nel secondo tempo Garibotti (Messina) ha tirato sulla traversa un rigore. Nel quarto è uscita per limite di falli Palmieri (Orizzonte). Spettatori 150 circa. Superiorità numeriche: Messina 5/12 + 2 rigori e Orizzonte 2/4 + 1 rigore. Rigori: Garibotti gol, Di Mario gol, Sevenich (Messina) gol, Greenwood (Orizzonte) parato, Aiello (Messina) gol, Marletta (Orizzonte) gol, Bosurgi (Messina) gol e Riccioli (Orizzonte) parato.
Fughe, rimonte, sorpassi e controrimonte. Insomma, roba da playoff: in gara 2 dei quarti di finale, Despar Messina e Orizzonte regalano un derby vero, ricco di spettacolo, che si conclude solo ai rigori con la vittoria della squadra di Maurizio Mirarchi. Decisiva Fabiana Sparano, che para le conclusioni dai cinque metri di Greenwood e Riccioli, spedendo Messina in semifinale contro la Mediterranea Imperia e cancellando l’ipotesi di una gara 3. L’Orizzonte l’avrebbe meritata, per l’impegno, la grinta e la qualità messa in acqua alla Cappuccini: prima dei playoff, Martina Miceli aveva detto che le sue giovanissime giocatrici hanno un grande futuro e oggi a Messina si è capito ancora una volta il perché. Prendete Isabella Riccioli, classe 2000: segna due reti e va a tirare anche il rigore decisivo. Lo sbaglia, ma è solo un dettaglio: la grande pallanuoto aspetta questa ragazzina dal tiro fatale e dal coraggio immenso.
Un enorme plauso va a tutta la squadra catanese. Chi si aspettava un Orizzonte dimesso e rassegnato a chiudere sul 2-0 la serie si è dovuto immediatamente ricredere. La squadra di Miceli, con un grande avvio, si porta sul 3-1 nel primo quarto (reti di Palmieri, Grillo e Di Mario), obbligando la Despar ad alzare subito il ritmo. La squadra di Mirarchi capisce quanto siano pericolose le avversarie, e grazie a due superiorità in fila, nell’ultimo minuto, agguanta il pari, andando in rete con Rosaria Aiello e Bosurgi. Nel secondo quarto Riccioli riporta avanti l’Orizzonte, ma con un parziale di 4-1 Messina prende tra le mani l’inerzia della partita.
L’inerzia, non il controllo totale. Perché nella seconda metà di gara l’Orizzonte costruisce un muro davanti alla porta di Harache: il Messina resta a secco per oltre 13’, mentre le etnee infilano per quattro volte la palla alle spalle di Sparano. Nel terzo quarto sono Marletta e Grillo a colpire, ma l’avvio dell’ultimo è ancora più frastornante per le padrone di casa, che in meno di un minuto e mezzo si trovano sotto di 2 gol (9-7), colpite ancora da Riccioli e Marletta. A svegliare dal torpore la Despar è Bosurgi, con il gol del 9-8, seguito però dal nuovo +2 di Greenwood. Messina, intanto, è tornata in partita e nel giro di un minuto agguanta il pari con due reti in superiorità firmate da Sevenich e Radicchi.
Si va ai tiri di rigore. Garibotti e Di Mario vanno entrambe a segno, poi, dopo la rete di Sevenich, Sparano compie la prima prodezza, negando la rete a Greenwood. La seconda arriva dopo le trasformazioni di Rosaria Aiello, Marletta e Bosurgi, sul rigore di Riccioli: esulta Messina, ma quanti applausi per l’Orizzonte.
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