POSILLIPO-CARPISA YAMAMAY ACQUACHIARA 6-6 (1-0, 1-1, 1-3, 3-2)
Posillipo: Negri, Dolce, Briganti, Foglio, Klikovac 2, Radovic 1, Renzuto 1, Gallo, E. Russo, Bertoli 2, Mandoli, Saccoia; n.e. Caruso. All. Occhiello
Carpisa Yamamay Acquachiara: Caprani, Perez 2, Rossi, Paskvalin 1, Scotti Galletta, Petkovic 2 (1 rig.), Lanzoni 1, Marziali, S. Luongo, Valentino, Astarita, M. Gitto. All. De Crescenzo
Arbitri: Franulovic (Cro) e Galindo (Spa)
Note: sup. num. Posillipo 2/9, Acquachiara 1/11. Usciti 3 f. Bertoli a 28’14’’, Lanzoni a 31’31’’. Caprani para un rigore di Radovic a 16’49’’
Filip Klikovac (Posillipo)
Il derby delle difese, delle mani addosso e della correttezza. Il derby dell’equilibrio, un equilibrio totale. Giusto, dunque, che tra Posillipo e Acquachiara finisca in parità: si rammarica la squadra di Paolo De Crescenzo, in vantaggio fino a 2’’ dalla fine, quando è stata agguantata dalla caparbietà del Posillipo e, in particolare, di Filip Klikovac, in gol al terzo tentativo dei rossoverdi negli ultimi 30’’. Allo scadere di un uomo in più, il montenegrino scaglia in rete il pallone dopo un palo di Renzuto e una palomba di Saccoia che si era fermata sulla linea. Giusto così: la squadra di Occhiello non avrebbe meritato la sconfitta davanti al c.t. Campagna, ospite in tribuna, mentre il pubblico della Scandone, riempita all’inverosimile, guadagna un match di ritorno che non ha favoriti e che promette emozioni ancora più grandi.
Emozioni che latitano nella prima parte della gara, quando le squadre – che si conoscono a memoria – paiono bloccate. I cannonieri di ambo i team – Gallo, Renzuto, Radovic da una parte, Luongo e Petkovic dall’altra – vengono marcati in maniera asfissiante e così c’è un po’ di spazio per servire i centroboa: Klikovac ne approfitta subito per l’1-0, ma la gara non decolla perché il ritmo è basso e in superiorità le due squadre fanno fatica. Specie l’Acquachiara, ma Caprani tiene in partita i suoi confermando il suo ottimo stato di forma. Non che Negri sia da meno: non è un caso che l’Acquachiara chiuda il match con un 1/11 che stona di parecchio con la sua media stagionale. Il 2-0 di Renzuto illude il Posillipo, Paskvalin mette i biancazzurri in gara guadagnandosi un rigore allo scadere del secondo quarto: Petkovic, fino ad allora invisibile, fa 2-1. Nel terzo il croato commette un vistoso errore dimenticando Bertoli sul palo e favorendo il 3-2 rossoverde, ma poi si fa perdonare punendo Negri dalla distanza per il 3-3.
Il 4-3 dell’Acquachiara è favorito da un clamoroso errore di Gallo che sbaglia un retropassaggio regalando un comodo assist a Paskvalin. Insieme al pallone, pare che il capitano rossoverde consegni all’Acquachiara anche l’inerzia della partita. Nell’ultima frazione il Posillipo perde la sua vivacità offensiva, ma riesce a trovare il pari per il primo errore di Caprani, su tiro di Bertoli. In avanti le due squadre faticano, ma l’Acquachiara riesce a sbloccarsi con l’uomo in più e a segnare con Lanzoni un nuovo vantaggio (5-4). La mazzata non disunisce il Posillipo, che ha il merito di continuare a giocare senza perdere la testa. Così la squadra di Occhiello viene premiata da un alzo e tiro di Radovic deviato da un difensore acquachiarino. Subito dopo, però, Negri si lascia bucare da Perez sul primo palo. Mancano 1’26’’ dalla fine, un’eternità in un derby. I rossoverdi lo sanno e a 29’’ guadagnano un’espulsione che vale oro: al terzo tiro, arriva il 6-6 di Klikovac. Primo round in parità, l’11 aprile è in programma una nuova battaglia.
“Il risultato è giusto – commenta a fine gara Occhiello – Siamo partiti molto bene, per 16 minuti li abbiamo tenuti a secco, poi una serie di episodi poteva portarci fuori dalla partita, ma la squadra non si è smontata e ha reagito con grande lucidità. Sono molto soddisfatto perché è proprio il fattore sul quale abbiamo insistito in fase di preparazione. Caprani è stato sicuramente il migliore dell’Acquachiara e questo la dice lunga sulla nostra partita. Adesso ci aspetta un’altra battaglia, sperando di rivedere la Scandone così, questa sera ha vinto la pallanuoto”.
“Il derby è stato uno spot per la pallanuoto – gli fa eco Paolo De Crescenzo – non solo per il pubblico che ha riempito la Scandone, ma anche per il comportamento delle due squadre di grande correttezza. Si sono visti i veri valori della pallanuoto. Quanto alla partita, il pari è giusto, all’inizio c’è stato un bel Posillipo, poi siamo venuti fuori nonostante andassimo male in quello che facciamo meglio, ovvero l’uomo in più. I singoli? Faccio solo un nome: Caprani”.
Il c.t. Sandro Campagna, invece, si è detto molto soddisfatto per il pienone alla Scandone. “Questa sera Napoli ha risposto alla grande ad un appuntamento importante come la finale di Euro Cup,m ma bisogna creare l’evento a prescindere dell’importanza della partita. Anche una gara con un risultato scontato può diventare un grande spettacolo, se c’è un’organizzazione adeguata. Nella NBA ci sono partite che finiscono anche con 50 punti di scarto, ma in tribuna ci sono 15mila persone estasiate. Stasera c’è spettacolo oltre la partita e la gente si diverte, deve essere così. Il Posillipo ha investito nell’evento ed è esattamente quello che devono fare le società: investire per rendere la pallanuoto un grande spettacolo. Con il Settebello ci stiamo riuscendo e ora puntiamo a fare sempre meglio. Il nostro obiettivo adesso è portare la Nazionale in tutta Italia, con piscine temporanee da costruire dentro i palazzetti dello sport per giocare davanti a 7-8mila persone. Si può fare e lo faremo”.
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