C.Y. ACQUACHIARA-BRESCIA 7-7 (3-2, 1-2, 1-1, 2-2)
Carpisa Yamamay Acquachiara: Caprani, Perez, Rossi, Ferrone, Scotti Galletta, Petkovic 2, Lanzoni, Marziali 4, S. Luongo 1, Valentino, Astarita, M. Gitto; n.e. Lamoglia. All. De Crescenzo
Brescia: Del Lungo, Bruni, C. Presciutti 1, F. Pagani, Molina 3, Rizzo, Giorgi 1, Nora, N. Presciutti, Bodegas 2, D. Fiorentini, Napolitano: n.e. Dian. All. Oliva (Bovo squalificato)
Arbitri: Bianchi e Collantoni
Note: sup. num. Acquachiara 1/6, Brescia 3/11. Uscito 3 f. Del Lungo para un rigore a Petkovic 8’53’’. Espulso De Crescenzo per proteste 31’52’’.
L’entusiasmo conta più delle gambe pesanti, degli infortuni e del rispetto nei confronti di un avversario grande, grandissimo. Lo ha dimostrato la Carpisa Yamamay Acquachiara, che dopo aver centrato la storica qualificazione alla finale di Euro Cup è andata ad un passo dal successo sul Brescia, andato vicinissimo al suo primo k.o. stagionale in campionato. La squadra di Bovo non è più a punteggio pieno, ma ha salvato il primato solitario grazie a Willy Molina, in gol a 8’’ dalla fine su uomo in più contestatissimo dalla panchina napoletana (espulsione di Luongo sull’esterno): Paolo De Crescenzo, a fine gara, ha annunciato che per protesta non prenderà parte alla commissione voluta dalla Fin per il dialogo tra società e GUG, che si riunirà per la prima volta lunedì.
L’Acquachiara avrebbe probabilmente meritato di più: tornata a casa solo nel tardo pomeriggio di ieri dopo una vera e propria traversata e orfana di Paskvalin, fermato da una botta alla gamba rimediata a Spalato, ha disputato una gara eccezionale soprattutto in fase difensiva, il suo punto debole di quest’anno. E, invece, i napoletani hanno tenuto il Brescia a secco con l’uomo in più per quasi due quarti (0/7 a 1’ dall’intervallo lungo), mentre in attacco hanno sfruttato al meglio la serata magica di Marziali, trasformato dall’assenza di Paskvalin in autentico leader dell’attacco. Il centroboa ha segnato 4 gol, l’ultimo dei quali sul 6-6, dopo una grande giocata tra Bodegas e Del Lungo. Il Brescia, sempre a inseguire nel corso della gara (eccezion fatta per l’1-0 di Christian Presciutti), se la cava con la qualità dei suoi singoli, Molina su tutti, non a caso l’uomo decisivo nel finale, ma conferma di aver mal digerito il doppio k.o. contro la Pro Recco in Coppa Italia e Champions.
“Lascio la commissione con tecnici e arbitri voluti dalla Fin – commenta Paolo De Crescenzo, espulso nel finale per proteste – tanto non cambierà nulla. Non voglio dire altro, se non che sono orgoglioso della mia squadra, di come ha lottato”.
“Avrei preferito segnare due gol in meno e vincere – chiosa Luca Marziali, il migliore in acqua -. Senza Paskvalin avevo più responsabilità, so che qui sono il secondo centroboa, ma ci tenevo a far vedere di poter dare il mio contributo alla squadra”.
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