Trieste raggiunge quota 100 nei gol fatti e stende anche il Torino. Alle spalle della capolista resta il Sori, corsaro ad Imperia, mentre cambiano le gerarchie al terzo posto con il Lavagna che aggancia il Quinto, fermato dall’ammazza-grandi Padova. Il Camogli supera a domicilio il Chiavari, in coda il Nervi inguaia il Brescia.
PALLANUOTO TRIESTE-TORINO 81 12-5 (3-1, 5-1, 1-1, 3-2)
La Pallanuoto Trieste fa cifra tonda. Con le dodici reti rifilate al Torino, gli alabardati raggiungono quota 100 nella casella dei gol realizzati e mantengono la vetta della classifica, allungando ulteriormente sul quinto posto e blindando di fatto l’accesso ai playoff. Al di là dei meri dati statistici le buone notizie per il tecnico Piccardo arrivano però da una netta dimostrazione di forza, una facilità quasi irrisoria nello sbarazzarsi di un avversario, quello piemontese, che arrivava alla “Bianchi” con un buon bottino e che non nasconde propositi di gloria per il prosieguo del campionato. I padroni di casa sfoderano una prestazione difensiva ai limiti della perfezione, limitando il raggio d’azione di Azzi e Vuksanovic, quest’ultimo a secco, mentre in avanti ci pensa il solito Petronio con cinque marcature a far volare ai suoi sull’8-2 di fine secondo quarto. Negli ultimi due tempi i ritmi calano e il divario è più contenuto, pur restando sempre a favore di Jurisic e compagni che segnano ben undici gol in parità numerica. Diverse le considerazioni in casa gialloblu, dove il tecnico Aversa dovrà riflettere sulla scarna percentuale con l’uomo in più (1/9) che non ha permesso ai suoi ragazzi di rientrare in partita.
IMPERIA-SORI 6-15 (2-3, 1-3, 0-3, 3-6)
Al pokerissimo di Petronio risponde quello di Vuleta (nella foto). Sono le reti dei bomber principe della coppia di testa a far volare Trieste e Sori in un duello appassionante che si protrarrà probabilmente fino al termine della Regular Season. D’altronde i granata di Cavallini sono stati gli unici fino ad ora a togliere punti alla corazzata giuliana, vincendo lo scontro diretto della terza giornata. Con tali premesse, quindi, il derby contro l’Imperia si è rivelata una mera formalità per un Sori che ha suddiviso equamente le reti nei primi tre tempi, dilagando negli ultimi otto minuti con un parziale tennistico di 3-6. Oltre al capocannoniere croato da rimarcare anche le super prestazioni di Mugnaini, anche lui a segno cinque volte, e dell’estremo difensore Ferrari, che ha concesso appena un gol a cavallo tra secondo e terzo quarto. Tra le fila dell’Imperia, guidata oggi in panchina da Marco Capanna per la squalifica di Fratoni, si salva l’esperto centroboa Barillari, unico in doppia cifra tra i suoi.
PLEBISCITO PADOVA-SC QUINTO 8-8 (0-2, 3-3, 4-2, 1-1)
Se non è crisi poco ci manca. Il Quinto che aveva rubato l’occhio per solidità e continuità di risultati nelle prime giornate sembra essersi dissolto negli ultimi quattro turni dove sono arrivati appena quattro punti, compreso il pari ottenuto a Padova nella giornata di ieri. La brusca e decisa frenata dei liguri biancorossi ha effetti negativi anche sulla classifica, con un terzo posto ormai non più al sicuro, a causa di un Lavagna rinfrancato dal successo nel recupero della prima giornata e adesso a pari punti con gli uomini di Paganuzzi. Guardando l’andamento dell’incontro aumentano i rimpianti in casa Quinto, soprattutto per il doppio vantaggio mantenuto nei primi due tempi e gettato via al rientro in acqua dal 4-2 di break dei padroni di casa. Il Plebiscito, impelagato nelle zone calde ma sempre a contatto con le dirette concorrenti per la salvezza, si conferma “ammazza-grandi” del campionato e, dopo aver fermato sul pari Sori e Lavagna, fa lo stesso con i biancorossi, mostrando orgoglio, gioco e macinando una percentuale quasi perfetta in superiorità numerica (6/7), che gli permette di trovare il pareggio. Tra gli ospiti passaggio a vuoto di Martinic, espulso anche per limite di falli nel terzo periodo, sostituito in fase realizzativa dalla coppia Brambilla-Luccianti, autori di sei delle totali otto marcature.
LAVAGNA 90-ARENZANO 15-9 (5-0, 1-4, 2-3, 7-2)
Prosegue la corsa del Lavagna verso i playoff. Con il successo sull’Arenzano salgono a due i successi consecutivi dei bianco blu e, se si esclude lo stop con il Quinto, la serie positiva parla di nove punti conquistati su dodici disponibili. Tuttavia i tre punti nel derby con la formazione di Caltabiano sono stati meno semplici di quanto il risultato possa far pensare. I bianco verdi infatti si sono dimostrati avversari temibili, azzerando uno svantaggio che pareva quasi incolmabile al termine della prima frazione di gioco (5-0) e giocandosela ad armi pari fino alle battute finali. L’ultimo quarto si rivela decisivo con i ragazzi guidati in panchina da Marco Risso che si ridestano dal torpore e piazzano un tremendo contro parziale di 7-2, segnato dalle marcature di Parisi, top scorer con cinque gol, e Congiu, autore di una tripletta.
CHIAVARI-CAMOGLI 5-10 (1-1, 1-2, 2-3, 1-4)
Nell’arco di appena tre giorni sfuma l’aggancio al quarto posto per il Chiavari. E’ il doppio derby ligure contro Lavagna prima e Camogli poi a spegnere, seppur momentaneamente e con un intero campionato ancora da disputare, i sogni di gloria dei ragazzi di Federici che però, a differenza del recupero della prima giornata, si concedono quasi inermi agli avversari, reggendo appena un tempo e mezzo. Dall’altra parte i bianconeri del Camogli rialzano la testa dopo la bruciante sconfitta della scorsa settimana contro Trieste ed agganciano propri i rivali in classifica. Protagonista di giornata è Beggiato, top scorer assoluto con una tripletta, seguito da Fondelli e Fracas. Da salvare in casa Chiavari la prestazione di Barrile, autore di due reti.
BRESCIA WATERPOLO-ALBARO NERVI 4-11 (2-3, 1-3, 1-2, 0-3)
Si fa sempre più disperata la situazione del Brescia che perde l’ennesima sfida con una diretta concorrente per la salvezza e resta ancorato al fondo della classifica, attendendo ancora la partita della svolta. Lo score dei lombardi parla fin troppo chiaro: otto sconfitte in altrettante uscite, peggior difesa ed attacco, numeri che delineano al meglio i destini di una squadra che comunque dimostra di saper lottare, anche se la mole di gioco creata non è accompagnata da una buona finalizzazione. L’Albaro Nervi è bravo ad approfittare delle difficoltà dell’avversario e conquista i tre punti con merito, toccando vette mai raggiunte nella gestione dell’uomo in più (8/11) ed affidandosi in fase realizzativa ad Edoardo edAlessandro Caliogna.
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