USA-ITALIA 10-10 (2-1; 2-0; 3-2; 3-7)
Italia: Del Lungo, Di Fulvio F. 1, Velotto, Bini, Renzuto, Fondelli A., Coppoli, Nora, Presciutti N. 1, Luongo S. 5, Bruni 2, Baraldi 1, Vespa. All. Campagna.
Usa: Baron, Wigo, Obert, Cupido, Kimbell, Bonanni 3, Samuels, Azevedo 1, Bowen 2, McConnell, Smith 1, Mann 3, Wolf. All. Udovicic.
Note: gli altri azzurri sono Busilacchi, Dolce e Aicardi.
NEWPORT BEACH – Non è la prima volta quest’anno che il Settebello rimette in sesto partite che sembrano compromesse. Era già successo contro il Montenegro in World League. Però stavolta gli azzurri si sono superati. Nella prima amichevole californiana contro gli Usa, disputata a Newport Beach, l’Italia è stata capace di rimontare ben quattro gol negli ultimi sei minuti, concludendo in parità un match che sembrava più che perso. Un finale di gara sorprendente, considerato anche che fino a quel momento si era visto in acqua il Settebello più brutto della stagione, a tratti completamente in balia della squadra di Udovicic, nella quale ha giocato l’italiano Cupido.
Ma raccontiamo questi sei fantastici minuti, che hanno avuto come protagonista soprattutto Stefano Luongo. Si parte dall’8-4, realizzato in superiorità numerica dallo statunitense Bonanni dopo due minuti dall’inizio della quarta frazione. Il -3 lo firma Bruni con una splendida beduina, il -2 Luongo che parte in controfuga 1 contro 0 e batte Baron (8-6). Segue un doppio botta e risposta che porta il punteggio sul 10-8: per l’Italia segnano ancora Bruni, che finalizza un’ostinata azione personale di Francesco Di Fulvio, e Nicholas Presciutti.
Alla fine dell’incontro manca poco più di un minuto, ma gli azzurri non hanno alcuna intenzione di arrendersi. Luongo ruba palla nell’area azzurra, s’invola verso la porta statunitense, resiste al ritorno di un avversario e mette il pallone alle spalle di Baron (10-9). Il successivo possesso di palla degli Stati Uniti ha come unico esito quello di innescare una nuova controfuga azzurra, che Luongo finalizza con il suo quinto centro personale (10-10). Campagna, non pago, prova pure a vincerla questa gara nelle ultimissime battute, ma dopo il time out chiamato dal commissario tecnico azzurro l’ultima conclusione italiana finisce contro il muro dei difensori statunitensi.
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