venerdì 5 dicembre 2014

ITALIA A1: BRESCIA AL CARDIOPALMO, MOLINA STENDE LA PRO RECCO A 1” DALLA FINE

Brescia al cardiopalmo, Molina stende la Pro Recco a 1” dalla fine

AN BRESCIA-PRO RECCO 7-6 (3-1, 1-2, 2-2, 1-1)
Brescia: Del Lungo, Bruni, C. Presciutti, Pagani, Molina 3, Rizzo 2, Giorgi, Nora, N. Presciutti, Bodegas, D. Fiorentini, Napolitano 2, Dian. Allenatore: Bovo
Pro Recco: Tempesti, Lapenna, Prlainovic 2, Figlioli 1, F. Di Fulvio 1, Giacoppo, Vara, Figari 2, Fondelli, Ivovic, Gitto, Pastorino. Allenatore: Milanovic
Superiorità numeriche: Brescia 2/10 + 2 rigori, Pro Recco 2/13.
Arbitri: Gomez e Bianchi.
Note: Usciti per limite di falli Ivovic(P), Fondelli (P) e Rizzo (B) nel quarto tempo. 
IL BRESCIA SI AGGIUDICA IL BIG MATCH DELL’OTTAVA GIORNATA E RESTA CAPOLISTA SOLITARIA. E’ LO SPAGNOLO MOLINA A DECIDERE LA SFIDA AD 1’ DALLA FINE, DOPO CHE LA PRO RECCO AVEVA RECUPERATO UNO SVANTAGGIO DI DUE RETI.
Come nella finale scudetto di un anno fa. Stesso teatro (la piscina Mompiano), stesso finale thrilling ma, soprattutto, stessa squadra che gioisce. IlBrescia si aggiudica il primo atto di quella che sarà a tutti gli effetti una sfida infinita tra campionato e Champions League (entrambe le italiane sono inserite nel gruppo A, ndr) contro la Pro Recco. Il 7-6 che pone il sigillo al match arriva praticamente ad un secondo dalla sirena ma cambia l’attore principale: dodici mesi fa toccò a Nora, stavolta un pallone che pesa quanto un macigno passa per le mani esperte di Guillermo Molina (nella foto) e lo spagnolo di Ceuta non sbaglia, chiudendo la sua personale serata perfetta da top scorer con tre reti. La formazione ligure si ferma dopo sedici vittorie di fila, anche se il tecnico Milanovic è costretto a fare la conta degli assenti: ai lungodegenti Giorgetti ed Aicardi si aggiunge nelle ore immediate della vigilia Felugo. Più forti di qualsiasi defezione i campioni d’Italia in carica si rendono protagonisti di una sfida gagliarda, vissuta sempre ad inseguire, in più circostanze di due lunghezze, e riacciuffata tra la fine del terzo e l’inizio del quarto tempo, quando Prlainovic e Figari, gli unici in doppia cifra tra gli ospiti, azzerano il massimo vantaggio dei padroni di casa (6-4).
Napolitano conferma il suo stato di grazia e, nelle vesti di capocannoniere dei cidnei, sblocca l’incontro dopo 30”, aprendo un primo quarto a tinte bianco e azzurre. Di Fulvio, di ritorno a Brescia dopo il passaggio ai rivali nel corso dell’estate, impatta sul pari ma non basta per arrestare l’avanzata dei ragazzi di Bovo,  a segno ancora con il centroboa siracusano e con Molina. La Pro Recco riesce a rientrare in partita sfruttando le proprie armi offensive dai corridoi esterni: Prlainovic e Figari finalizzano due azioni ad uomini pari per il 3-3 che sembra mandare le squadre all’intervallo lungo. Un’impressione spenta sul nascere da Valerio Rizzo, savonese doc, che segna due volte dalla linea dei cinque metri – nel secondo caso va tra i pali Di Fulvio per l’espulsione temporanea di Tempesti per qualche scaramuccia con Napolitano – per il nuovo +2 dei lombardi che resta tale anche dopo la segnatura di Figlioli grazie al secondo guizzo personale di Molina. Il fondamentale nel quale entrambe le compagini peccano è lo sfruttamento delle superiorità numeriche: nonostante siano le due squadre con la maggiore percentuale realizzativa con l’uomo in più, stasera gli attacchi sono con le polveri bagnate e ad uscirne vincitrici sono le rispettive difese. A dimostrazione di ciò c’è un tabellino che vede a zero giocatori come Bodegas eChristian Presciutti da una parte ed Ivovic dall’altra, quest’ultimo uscito per limite di falli nel quarto periodo, da sempre bocche da fuoco e protagonisti in zona gol. Mai doma  la Pro Recco opera lo sforzo più grande e torna a farsi sotto fino a quando Figari trova lo spazio giusto, realizzando appena la seconda superiorità sulle tredici conquistate. Oltre ad Ivovic vengono allontanati dal piano vasca anche Fondelli e Rizzo ma i fuochi d’artificio sono destinati ad arrivare nel finale. Sull’ultima azione è Molina, uno degli ex più amati in casa recchelina, ad avere il pallone decisivo e resta freddo al punto giusto per battere Tempesti e far esplodere il proprio pubblico. Esattamente come un anno fa.

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