Monitorare il territorio. Individuare i campioni del futuro. Non disperdere talenti. Nasce il progetto “Tokyo 2020″ che, con il diretto coinvolgimento dei comitati regionali, mira a promuovere la pallanuoto attraverso la condivisione di obiettivi e ad alimentare la crescita di potenziali nazionali under 15, under 17 ed under 20.
Il progetto prevede un’organizzazione piramidale con il cittì del Settebello Alessandro Campagna e il tecnico federale, nonché assistente tecnico, Amedeo Pomilio in veste di coordinatori e i tecnici federali Massimo Tafuro, che avrà la responsabilità dei nati tra il 2000 e il 2002, Ferdinando Pesci, Alessandro Duspiva e Massimino Di Cecca in veste di referenti per gruppi di età.
Particolarmente delicato il compito dei delegati regionali che dovranno curare i rapporti coi tecnici sociali e trasmettere, attraverso linee guida comuni, schede valutative sui prospetti più interessanti che poi saranno selezionati per partecipare a raduni regionali. Gli atleti più meritevoli nati tra il 2000 e 2002 prenderanno parte ad un collegiale di un paio di settimane, in programma a fine estate, guidato da Massimo Tafuro.
“Il progetto mira a promuovere un linguaggio comune a tutti gli allenatori cosicché la pallanuoto italiana possa avere una scuola sorretta da basi tecniche condivise a prescindere dalla regione di applicazione – il tecnico federale Amedeo Pomilio si sofferma sulla filosofia che ha dato vita a “Tokyo 2020″ – La maggior parte dei pallanotisti provengono da Liguria e Campania, ma siamo certi di poter accrescere il numero di atleti formati in altre regioni con un’adeguata attenzione fin dall’età dello sviluppo. Solo con un linguaggio comune riusciremo a ricucire il gap tra le varie zone d’Italia, evitando di perdere il contatto con atleti che giocano in periferia”.
Il progetto, pertanto, prevede la responsabilizzazione dei referenti regionali attraverso il loro diretto coinvolgimento. “Ogni tecnico dovrà compilare e aggiornare nel tempo delle minuziose schede di valutazione-atleta divise in paragrafi che comprendono aspetti fisici, tecnici e tattici in relazione agli obiettivi a corto, medio e lungo termine”. Queste schede comprendono anche una parte destinata ai tecnici sociali “per capire in che condizioni lavorano, con particolare attenzione alla disponibilità di spazi acqua, palestre, allenamenti a secco e metodologie”.
La partenza operativa di “Tokyo 2020″ è stata preceduta da una riunione che i tecnici federali hanno avuto coi referenti regionali nel corso del convegno allenatori. “In quell’occasione abbiamo illustrato la filosofia del progetto ed i mezzi di attuazione e abbiamo potuto sottolineare la necessità di creare un rapporto continuativo coi tecnici sociali per monitorare il territorio”.
Nel corso della stagione si svolgeranno dei raduni regionali per valutare gli atleti segnalati e lo sviluppo del lavoro tecnico in corso. “Inoltre durante i mini collegiali di approfondimento organizzeremo dei clinic con video tematici e discussioni ad hoc per scambiare utili informazioni, fornire suggerimenti e valorizzare il decentramento. Tutti i dati i forniti – conclude Pomilio – saranno molto utili per creare un archivio accessibile a tutti i tecnici federali anche in futuro”.
Il progetto prevede un’organizzazione piramidale con il cittì del Settebello Alessandro Campagna e il tecnico federale, nonché assistente tecnico, Amedeo Pomilio in veste di coordinatori e i tecnici federali Massimo Tafuro, che avrà la responsabilità dei nati tra il 2000 e il 2002, Ferdinando Pesci, Alessandro Duspiva e Massimino Di Cecca in veste di referenti per gruppi di età.
Particolarmente delicato il compito dei delegati regionali che dovranno curare i rapporti coi tecnici sociali e trasmettere, attraverso linee guida comuni, schede valutative sui prospetti più interessanti che poi saranno selezionati per partecipare a raduni regionali. Gli atleti più meritevoli nati tra il 2000 e 2002 prenderanno parte ad un collegiale di un paio di settimane, in programma a fine estate, guidato da Massimo Tafuro.
“Il progetto mira a promuovere un linguaggio comune a tutti gli allenatori cosicché la pallanuoto italiana possa avere una scuola sorretta da basi tecniche condivise a prescindere dalla regione di applicazione – il tecnico federale Amedeo Pomilio si sofferma sulla filosofia che ha dato vita a “Tokyo 2020″ – La maggior parte dei pallanotisti provengono da Liguria e Campania, ma siamo certi di poter accrescere il numero di atleti formati in altre regioni con un’adeguata attenzione fin dall’età dello sviluppo. Solo con un linguaggio comune riusciremo a ricucire il gap tra le varie zone d’Italia, evitando di perdere il contatto con atleti che giocano in periferia”.
Il progetto, pertanto, prevede la responsabilizzazione dei referenti regionali attraverso il loro diretto coinvolgimento. “Ogni tecnico dovrà compilare e aggiornare nel tempo delle minuziose schede di valutazione-atleta divise in paragrafi che comprendono aspetti fisici, tecnici e tattici in relazione agli obiettivi a corto, medio e lungo termine”. Queste schede comprendono anche una parte destinata ai tecnici sociali “per capire in che condizioni lavorano, con particolare attenzione alla disponibilità di spazi acqua, palestre, allenamenti a secco e metodologie”.
La partenza operativa di “Tokyo 2020″ è stata preceduta da una riunione che i tecnici federali hanno avuto coi referenti regionali nel corso del convegno allenatori. “In quell’occasione abbiamo illustrato la filosofia del progetto ed i mezzi di attuazione e abbiamo potuto sottolineare la necessità di creare un rapporto continuativo coi tecnici sociali per monitorare il territorio”.
Nel corso della stagione si svolgeranno dei raduni regionali per valutare gli atleti segnalati e lo sviluppo del lavoro tecnico in corso. “Inoltre durante i mini collegiali di approfondimento organizzeremo dei clinic con video tematici e discussioni ad hoc per scambiare utili informazioni, fornire suggerimenti e valorizzare il decentramento. Tutti i dati i forniti – conclude Pomilio – saranno molto utili per creare un archivio accessibile a tutti i tecnici federali anche in futuro”.
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