sabato 22 novembre 2014

Coppa Italia, giochi già fatti


scandone
Tribuna principale della Scandone durante la partita di Coppa Italia Brescia-Canottieri Napoli: spettatori zero, mai accaduto prima per una partita tra squadre di A1
Un fatto senza precedenti alla Scandone: stamattina per la partita Brescia-Canottieri Napoli tribuna principale completamente vuota fino a metà del secondo tempo. Poi è arrivato uno spettatore. Dall’altra parte, ad inizio partita, 14 persone, che poi sono diventate a metà gara 22.
Per quanto riguarda poi il discorso qualificazione, è stato facile essere profeti: giochi già fatti al termine della seconda giornata, la terza giornata è diventata assolutamente inutile. Colpa di un calendario fatto male, dalle società organizzatrici, in entrambi i gironi.
Girone A (a Roma): Pro Recco e Sport Management 6; Lazio e Savona 0.
Girone B (a Napoli): Brescia e Acquachiara 6; Canottieri e Posillipo 0.
REGOLAMENTO: si qualificano per la Final Four Pro Recco, Sport Management, Brescia e Acquachiara
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Terza giornata – Sabato Sabato 22 novembre
PRO RECCO-SPORT MANAGEMENT 16,00
SAVONA-LAZIO 17,30
BRESCIA-ACQUACHIARA 17,30
POSILLIPO-CANOTTIERI NAPOLI 19,00
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Seconda giornata – Sabato 22 novembre
SAVONA-SPORT MANAGEMENT 8-10 (2-1; 2-3; 0-1; 4-5)
Carisa Savona: Antona, Alesiani 2, Damonte 2, Colombo 3, Bianco L., Nicche, Mistrangelo 1, Fulcheris, Bianco G., Grosso, Pesenti, Fiorentini, Missiroli. All. Angelini.
Bpm Sport Management: Volarevic, Luongo 1, Binchi, Zimonjic, Filipovic D. 1, Di Fulvio A., Ivovic B. 1, Steardo, Lapenna M. 1, Bini 3, Razzi 3, Sadovyy, Conti. All. Baldineti.
Arbitri: Gomez e Calabrò.
Superiorità numeriche: Savona 5/15 + 2 rig. (falliti da Alesiani e Fiorentini, entrambi parati da Volarevic); Sport Management 5/17.
Note: usciti per limite di falli: Bianco L. (S) nel terzo tempo, Fiorentini (S) e Lapenna (SM) nel quarto tempo. Espulsi Baldineti (all. SM) nel terzo tempo e G. Bianco (S) nel quarto tempo per proteste.
Volarevic, due rigori parati contro il Savona
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LAZIO-PRO RECCO 6-20 (0-3, 1-6, 4-5, 1-6)
Lazio: Vespa, Samuels 2 (1 rig.), Di Rocco, Africano, Gianni, Colosimo, Cannella, Vittorioso 3 (1 rig.), Leporale 1, Sacco, Maddaluno, Mele, Correggia. All. Sebastianutti.
Pro Recco: Tempesti, Lapenna F. 2, Prlainovic 4 (1 rig.), Figlioli 4, Di Fulvio F. 2, Felugo, Giacoppo 2, Bassani 1, Figari, Fondelli A. 2, Ivovic A. 2, Gitto N. 1, Pastorino. All: Milanovic.
Arbitri: Centineo ed Ercoli.
Superiorità numeriche: Lazio 2/5 + 2 rig., Pro Recco 4/5 + 1 rig.
IL COMUNICATO DELLA PRO RECCO
Finisce in goleada la partita mattutina delle 9 della Pro Recco; i biancocelesti guidati da Igor Milanovic superano la Lazio per 6 a 20. Ma la vera notizia di giornata è la prima rete di Gabriele Bassani – centrovasca classe 1999 – che va a scrivere il proprio nome tra i marcatori che hanno indossato la calotta recchelina. Ivovic, Prlainovic e Giacoppo.
Si può riassumere così il primo tempo della sfida tra i padroni di casa della S.S. Lazio e la Pro Recco Waterpolo 1913. I tre gol dei biancocelesti recchelini sono le uniche emozioni vissute dai pochi spettatori – l’orario delle 9 di mattina certo non aiuta – presenti sugli spalti del Salaria Sport Village. Nel secondo tempo è necessario aspettare quattro minuti per assistere alle prime giocate più interessanti: è Federico Lapenna a portare la Pro Recco sul trampolino di lancio: i liguri si sciolgono e assestano un parziale di 5-0 firmato Prlainovic, Figlioli, Di Fulvio e Giacoppo (e Lapenna come si è detto). La prima rete laziale, invece, arriva alla fine del secondo tempo grazie a un rigore trasformato da Samuels a cui risponde immediatamente Fondelli con un tiro potente e preciso che Vespa non può fare altro che stare guardare mentre la sfera passa sopra il braccio e va infilarsi sotto il sette della sua porta.
In inizio di terzo set va Pietro Figlioli sulla sfera facendola sua, sugli sviluppi dell’azione Lapenna conquista, ancora una volta, un’ottima espulsione che Figlioli stesso trasforma per poi ripetersi – sempre a uomo in più – qualche minuto più tardi, interrotto da un assolo del 41enne Vittorioso, capitano della S.S. Lazio. Botta e risposta tra le due squadre per qualche frangente dell’incontro, fino a quando il numero 4 recchese (poker per lui) non decide di voler allungare ancora le distanze portando lo score sul 3-14 a poco più di un minuto dalla fine del terzo parziale. L’ultimo quarto si apre con il gol di Niccolò Gitto a uomo in più e la rete a uomini a pari siglata da una vera e propria bordata di Aleksandar Ivovic. Al centro Federico Lapenna continua a fare gli straordinari: conquista espulsioni a raffica e le trasforma in rete – quest’oggi per ben due volte – portando il Recco sul +13.
La Lazio prova a giocare sulle individualità e Samuels supera Tempesti, ma i pochi presenti si alzano in piedi per la standing ovation sul finire della partita, quando il giovane Bassani, classe 1999 della Pro Recco, lascia partire un destro di pregevole fattura che prima impatta sul palo interno e poi si insacca alla spalle di Correggia: è il primo gol nella massima serie e in Coppa Italia per il ragazzo terribile di Mister Milanovic proveniente dal vivaio della Pro Recco.
Matteo Sacco
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Paolo De Crescenzo a colloquio con i suoi giocatori prima del derby col Posillipo (FOTO Rosario Caramiello)
ACQUACHIARA-POSILLIPO 14-7 (2-2; 6-2; 2-0; 4-3)
Carpisa Yamamay Acquachiara: Caprani, Perez 1, Rossi, Paskvalin 2, Scotti Galletta, Petkovic 2 rig., Lanzoni 2, Marziali 2, Luongo 4, Valentino 1, Astarita, Gitto M., Lamoglia.  All. De Crescenzo P.
Posillipo: Caruso, Dolce 1, Nina, Foglio, Klikovac, Radovic 2, Renzuto 2, Gallo 1, Russo, Bertoli, Mauro, Saccoia 1, Negri. All. Cufino.
Arbitri: Riccitelli e Severo.
Superiorità numeriche: Acquachiara 8/12 + 3 rig, Posillipo 3/6 + 1 rig.
Note: Caprani (A) ha parato un rigore a Gallo nel secondo tempo: Valentino (A) espulso per proteste nel primo tempo. Usciti per limite di falli Russo (P) nel terzo tempo, Foglio (P) e Dolce (P) nel quarto.
NAPOLI – Posillipo, adda passa ‘a nuttata. E potrà passare soltanto quando Cufino riavrà a disposizione tutti gli effettivi. Stamattina il tecnico rossoverde ha dovuto affrontare il derby senza gli infortunati Negri, Briganti e Mandolini e con Radovic non al meglio per un problema al ginocchio.
In casa Acquachiara, invece, splende il sole. Ennesima prestazione convincente della Carpisa Yamamay alla Scandone, e copione già visto anche in altre partite: partenza biancazzurra soft e progressiva accelerazione. Con effetti letali per il Posillipo già nella seconda frazione di gioco.
Nell’Acquachiara colpisce – lo abbiamo già scritto in precedenti occasioni – la forza del collettivo a dispetto della rivoluzione dell’organico effettuata questa estate. E’ chiaro che, in una squadra dove tutto funzione bene, ci sia a turno spazio per mettersi in evidenza sul piano individuale. Fa eccezione Marziali, che aveva giocato molto bene anche  ieri contro la Canottieri Napoli e si è ripetuto stamattina. Il miglior in acqua, però, è stato Stefano Luongo. Molto bene anche Scotti Galletta in difesa e Paskvalin al centro dell’attacco biancazzurro. Il croato ha festeggiato degnamente il compleanno.
La svolta dell’incontro nel secondo parziale, dopo il 2-2 del primo tempo. La Carpisa Yamamay fa il break (5-2) con un rigore di Petkovic e due controfughe vincenti di Luongo. Radovic con una gran botta accorcia le distanze, ma Marziali le ristabilisce: l’ex bogliaschino conquista una superiorità numerica e poi la trasforma con una bella deviazione sfruttando un preciso passaggio di Luongo. Lo stesso Marziali ottiene poi un rigore che Petkovic non fallisce (7-3). Poco prima, invece, Caprani aveva detto no al “cinque metri” tirato da Gallo.
Un botta e risposta Renzuto-Perez, entrambi con l’uomo in più, chiude la seconda frazione. Nel terzo tempo Luongo e Paskvalin portano l’Acquachiara a +6 (10-4), per il Posillipo non c’è più nulla da fare. Da segnalare, in una quarta frazione del tutto ininfluente, il solito pezzo di bravura di Gallo: gran palombella vincente da posizione 2.
Mario Corcione

Nora, top scorer del match assieme a Christian Presciutti
BRESCIA-CANOTTIERI NAPOLI 18-1 (3-0, 5-1, 3-0, 7-0)
Brescia: Del Lungo, Bruni, C. Presciutti 4, Pagani, Molina 2, Rizzo 1, Giorgi 1, Nora 4, N. Presciutti 2, Bodegas 1, D. Fiorentini 1, Napolitano 2, Dian. All. Bovo.
Canottieri Napoli: Turiello, Buonocore, Peluso, Vitullo, Brguljan, Borrelli, Ronga, Campopiano 1, Mattiello, Velotto, Lanfranco, Esposito, Vassallo. All. Zizza.
Arbitri: Castagnola e Paoletti.
Superiorità numeriche: Canottieri Napoli 0/4, Brescia 5/5.
Note: uscito per limite di falli Bruni (B) nel terzo tempo.
NAPOLI – Non c’è mai partita, basta guardare il risultato. Brescia già avanti 3-0 nel primo tempo con le reti di Christian Presciutti, Giorgi e Nora. Il primo e unico gol della Canottieri Napoli arriva nel secondo parziale, sul punteggio di 6-0. Lo segna Campopiano. Piove sul bagnato in casa giallorossa: Canottieri anche senza Buonocore, bloccato da un problema al collo.
IL COMUNICATO DEL BRESCIA
Nessuna sindrome da appagamento e nessun calo di tensione: dopo la netta vittoria di ieri sera con il Posillipo, questa mattina, a Napoli, nel secondo match del girone D di Coppa Italia, l’An Brescia (in calottina bianca per questioni di sorteggio) supera 18 a 1 la Canottieri (3-0, 5-1, 3-0, 7-0, i parziali). Da parte An, nessuno sconto alla giovane squadra di Paolo Zizza, per altro penalizzata da rilevanti assenze (Di Costanzo, Migliaccio e Baraldi), a dimostrazione di una costante voglia di continuare a migliorare nel corso di una stagione che, proprio in questo periodo, sta entrando in una delle prime fasi cruciali. Solo un gol subito (in parità), tutte le inferiorità numeriche (quattro) neutralizzate e un più che eloquente 100% (5 su 5), con l’uomo in più: questi alcuni dei dati che fotografano una partita a senso unico, nella quale i ragazzi di Sandro Bovo (Brando Dian compreso, in acqua nell’ultima frazione) hanno avuto modo di creare, e concretizzare, una notevole mole di gioco, il tutto con la determinazione che serve non solo per portare a casa una vittoria senza discussioni, ma anche per affinare la preparazione del gruppo.
«Nella sfida di stamattina – dice il vice presidente dell’An, Alessandro Morandini -, non c’è stata storia, i ragazzi si sono espressi con grande concentrazione e, fin dalle prime battute, s’è creato un divario incolmabile. Volendo continuare a crescere, era importante affrontare la sfida con grande attenzione e con decisione, in ogni frangente di gioco; direi che ci siamo riusciti. Ma, senz’altro, non vogliamo accontentarci, anche perché non abbiamo tagliato alcun traguardo, il cammino è ancora molto lungo e la voglia di migliorare non è di certo esaurita».
Stefano Gussago
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