I campioni d’Europa del Barceloneta si aggiudicano il quarto trofeo dell’anno solare 2014. Dopo il “triplete” dell’ultima stagione, i ragazzi del “Chus” Martin superano 12-7 lo Spartak Volgograd e conquistano la Supercoppa Europea, doppiando il successo del Sabadell nella finale femminile.
I tifosi del Barceloneta difficilmente potranno dimenticare l’ultima stagione. Non solo il primo trionfo europeo del club gialloblu, la Champions League vinta dinanzi al pubblico di casa e che fa il paio con l’ormai canonica accoppiata campionato-coppa. Ieri è arrivata anche la Supercoppa Europea, contro uno Spartak Volgograd che di certo non ha ricoperto i panni della vittima sacrificale. I russi, vincitori dell’Euro Cup dello scorso anno, dimenticano un periodo di appannamento che li ha portati all’eliminazione da tutte le competizioni internazionali e giocano alla pari con gli avversari per circa due tempi, nonostante l’inseguimento continuo sin dalle prime battute. Gli iberici, dall’altra parte, possono però contare sul “man of the match” Gonzalo Echenique: il mancino argentino, naturalizzato spagnolo, è protagonista assoluto dell’incontro, marchiando a fuoco il successo con sei reti che oscurano la tripletta di Espanol e che mandano indirettamente un segnale al c.t. della “roja” Gabi Hernandez. Lo stesso segnale che manda l’estremo difensore David Lopez Pinedo, che chiude la propria porta per un tempo intero, il terzo, contribuendo al break di 4-0 che azzera le speranze avversarie, attutito solo parzialmente dal 3-4 degli ultimi otto minuti e dai tre gol di Lisunov, miglior marcatore per i suoi.
CN BARCELONETA-SPARTAK VOLGOGRAD 12-7 (3-2, 2-1, 4-0, 3-4)
Barceloneta: Lopez Pinedo, Sziranyi, Perrone 1, Oneto, Espanol 3, Minguell 1, Roca 1, Echenique 6, Ubovic, Fran Fernandez, Lopez, Tahull, Linares. Allenatore: Chus Martin
Spartak Volgograd: Fedorov, Lazarev, Yurchik 2, Cheshev, Panfili, Ashaev 1, Khalturin 1, Andryukov, Latypov, Rekechinskiy, Lisunov 3, Agarkov, Ivanov. Allenatore: Vladimir Karabutov
Arbitri: Stavridis (GRE) e Caputi (ITA)
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