INTERVISTA CON ANGELO BARRECA
Adriatic League 2014-2015 da sogno. E sarebbe stata ancora più bella con la Pro Recco al via…
Sinceramente non l’abbiamo proprio presa in considerazione. Noi quest’anno puntiamo tutte le nostre forze sul campionato, per vincerlo, e sulla Champions per arrivare tra le prime tre.
Come, le prime tre? Vi accontentereste di un terzo posto?
Siccome l’anno scorso abbiamo detto che puntavamo a vincerla e siamo arrivati sesti, un po’ di scaramanzia non guasta.
Certo, al confronto dell’Adriatic League il campionato italiano di A1 non ci fa una bella figura quest’anno. Verdetti annunciati, pochissimi stranieri di prima fascia…
Non sono d’accordo, è un campionato molto bello, ricco di giovani interessanti. E il verdetto finale non è per nulla scontato. Del resto, gli ultimi due campionati parlano chiaro: il Brescia ci ha reso la vita molto dura.
E le altre?
A me piace molto la Sport Management, ma anche Acquachiara e Posillipo non saranno ostacoli agevoli da superare.
Mario Corcione
INTERVISTA CON PINO PORZIO
L’Adriatic League 2014-2015 è quasi la Superliga Europea che avresti voluto tu…
Per anni mi sono battuto affinchè la Superliga Europea diventasse una realtà. Sarebbe stata importantissima per tutto il movimento. Non può che farmi piacere, dunque, che in Europa ci sia comunque un campionato come l’Adriatic League che allinea ai nastri di partenze molte tra le squadre più forti del continente…
Il campionato italiano, invece…
Si avverte una certa volontà complessiva di arrivare al dilettantismo puro. Certo, è un momento difficile, la crisi economica fa sentire in maniera massiccia il suo peso sulle nostre società, ma neppure è giusto che ormai prendano quasi un rimborso spese giocatori che fanno due allenamenti quotidiani. Sia chiaro, come tecnico sono il primo che vorrebbe che si allenassero dieci ore al giorno, ma bisogna anche mettersi nei loro panni.
E quindi?
Forse sarebbe più logico, a questo punto, un campionato estivo che duri tre mesi e che dia ai giocatori, per il restante periodo, la possibilità di investire il loro tempo in attività più remunerative. Fermo restando che la prima cosa che ti spinge in acqua non sono i soldi, ma la passione.
Aumenta il numero dei giocatori italiani che vanno all’estero…
E alcuni sono anche di valore. Come dargli torto? Io stesso, se avessi un figlio che gioca a pallanuoto, gli consiglierei la strada dello studio.
C’è pessimismo nelle tue parole…
No, purtroppo è la realtà, anche se c’è sempre la speranza che le cose possano cambiare in un futuro prossimo.
E il futuro di Pino Porzio?
Non mi dispiacerebbe cimentarmi a livello di club o di nazionali in qualcosa di diverso, che non sia necessariamente un progetto che miri a vincere qualcosa.
Non mi dispiacerebbe cimentarmi a livello di club o di nazionali in qualcosa di diverso, che non sia necessariamente un progetto che miri a vincere qualcosa.
La tua Pro Recco ce la farà a vincere la Champions quest’anno?
Ha un grande allenatore, ha preso tre giocatori che nei loro rispettivi ruoli sono i più bravi al mondo, ha un gruppo di italiani fortissimo. E’ dunque la favorita numero 1 per il successo continentale, fermo restando che vincere la Champions è sempre un’impresa difficilissima.
Mario Corcione
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