lunedì 30 giugno 2014

Mirarchi fa rotta su Malta, intervista al tecnico laziale

Giuseppe Ricci 


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Il tecnico romano è stato ingaggiato dalla squadra maltese dell'Exiles e per lui sarà la prima esperienza all'estero. Anche se da lontano, ci parla della Final Six di Barcellona, del futuro del Settebello e della scelta della Pro Recco di ingaggiare Milanovic.
Com'è stato coinvolto in un avventura come il campionato maltese, che anno dopo anno sta acquisendo sempre maggiore spessore grazie alla partecipazione di grandi campioni della pallanuoto europea e qual'è stato il suo impatto con l'ambiente?
Già qualche anno fa sono stato contattato da una squadra maltese ma ho dovuto rinunciare perchè ero impegnato con i play off. Quest’anno, quando mi ha chiamato il presidente Paris, ho accettato con molto piacere. Il campionato maltese è molto interessante, ci giocano grandi campioni (vedi Biros, Molnar, Radovic, Pektovic..) che alzano il livello tecnico. E' un campionato molto seguito e c'è rivalitá tra le squadre. Una cosa molto interessante è che si paga il biglietto per assistere alle partite e nei play off la piscina è sempre piena.
Il campionato italiano è stato ormai archiviato e si è concluso come tanti si aspettavano con la vittoria del Recco. Quali sono le sue impressioni sul campionato appena concluso anche dal punto di vista delle altre squadre?
Tutto scontato nel campionato italiano sia in testa che in coda. Recco, anche se con più fatica del previsto, ha vinto come era pronosticato su un Brescia che si è rafforzato molto rispetto alla passata stagione. Nervi era scritto che retrocedesse cosi come il Promogest che ha pagato il ritardo nel fare la squadra ad inizio stagione a causa dei problemi economici. Il Posillipo è stato il più regolare mentre l’Acquachiara ha avuto troppi alti e bassi.
Parliamo di Final Six, alla vigilia le aspettative per le squadre italiane si orientavano in direzione completamente opposta. secondo lei si può parlare di flop per Recco e Brescia? Questa nuova formula della Final Six si è rivelata una scelta convincente oppure ha penalizzato le squadre che nella fase a gironi si erano nettamente imposte?
Non credo si possa parlare di flop per il Brescia, mentre, al contrario, per il Recco non è stata una buona finale. Sinceramente non avrei mai pensato che il Partizan potesse vincere. Una squadra molto giovane, ben preparata ma con soli tre o quattro giocatori adatti per giocare a quel livellom, infatti nella partita successiva si è visto. Non so se la formula è quella giusta, io sono più per una formula tipo calcio fino ad arrivare alla finale secca.
Capitolo nazionale: l'italia è reduce da due prestazioni di grande livello contro l'ungheria che hanno avuto un epilogo decisamente positivo. nelle ultime apparizioni stanno trovando maggiore spazio anche i più giovani, in ottica europei, chi sono quelli che meriterebbero un'occasione, anche per dare nuova linfa ad un settebello che negli ultimi anni ha davvero fatto grandi cose?
Campagna per questi tornei e per gli europei ha chiamato molti giovani. Contiunerá a monitorare il campionato e secondo me non terra' conto della carta d’identità ma di quello che sapranno mostrare nei prossimi due anni sia più esperti che i più giovani. La cosa importante è che tutti sono coinvolti nel suo programma e si possono giocare una chance per le olimpiadi.
Ora un commento sulla vicenda fresca nomina di Milanovic come allenatore della Pro Recco.
Io credo che non sarà facile allenare in Italia per un allenatore straniero. Soprattutto a Recco dove il secondo posto equivale ad un fallimento. Milanovic ha vinto una bellissima Coppa dei Campioni a Roma con il Partizan, ma tutta la pressione era sulle spalle della squadra di Pino Porzio. Ora dovrà essere bravo, oltre che tecnicamente, anche a saper gestire un gruppo come quello e tutta la pressione ambientale. Comunque io ritengo che in Italia ci siano allenatori bravi e preparati che avrebbero meritato ugualmente quella panchina.
Mirarchi con i suoi due ex allievi all'Acquachiara, Petkovic e Marcz.

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